Beneath backdrop
Beneath poster

BENEATH

2013 US
July 19, 2013

Six high school seniors celebrating with day's excursion find themselves on rowboat attacked by man-eating fish and must decide who must be sacrificed as they fight their way back to shore.

Directors

Larry Fessenden

Cast

Daniel Zovatto, Bonnie Dennison, Jonny Orsini, Griffin Newman, Mark Margolis, Mackenzie Rosman, Chris Conroy, Graham Reznick
Horror
HMDB

REVIEWS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Freschi di diploma, sei compagni di scuola decidono di festeggiare la fine dei corsi scolastici con una gita al lago. Malgrado gli ammonimenti di un pescatore locale, i sei prendono una piccola barca a remi e si avventurano nell’acqua. Ma il lago è infestato da un grosso pesce carnivoro che in breve tempo danneggia l’imbarcazione e ferisce a morte uno di loro. Per i ragazzi sarà tempo di decidere chi tra loro deve sacrificarsi e fare da esca al mostro così da consentire agli altri di raggiungere la riva. Ai più il nome di Larry Fessenden non dirà molto, ma a chi segue il cinema horror probabilmente brilleranno gli occhi, visto che fin dagli anni ’90 il regista newyorkese ha praticato il genere con visioni autoriali nel panorama più underground (“No Telling – La sindrome di Frankenstein” e “Habit”) e più recentemente con l’interessante “Wendigo” e il decisamente poco riuscito “The Last Winter”, fino ad essere consacrato master of horror con un episodio dei più belli della serie tv “Fear Itself”. Ora Fessenden torna con un film rigorosamente low budget ma cambia stile, abbandonando l’approccio lento e simbolico dei suoi precedenti lavori a favore di un beast movie acquatico raccontato con il linguaggio del teen-slasher. Non si capisce se questo mutamento di rotta e stile sia un bene o meno. Visti i risultati letargici di “The Last Winter” si potrebbe propendere per un si, ma a conti fatti “Beneath” è un filmetto piccolo e dimenticabile che su due piedi diverte anche, ma lascia ben poco allo spettatore. La situazione raccontata ricorda da vicino il mitico episodio “La zattera” di “Creepshow 2”, con una location quasi unica e molto ristretta che comprime l’azione e tende a far emergere le personalità dei protagonisti. Purtroppo però i personaggi non sono mai interessanti, alcuni troppo simili tra loro nell’aspetto e nella caratterizzazione caratteriale, alcuni si affidano a facili stereotipi (c’è perfino il tizio un po’ nerd appassionato di cinema che si presenta con una videocamera per riprendere tutto!) e non ci si riesce mai neanche un istante ad affezionarsi a loro, con la grave conseguenza che della loro sorte non interessa nulla allo spettatore. Allo stesso tempo, però, c’è un aspetto interessante che sta nell’evoluzione della situazione in cui non è tanto il mostro in acqua a rappresentare il pericolo, bensì la paura stessa dei protagonisti che messi sotto pressione tirano fuori il peggio di loro stessi, arrivando credibilmente a fare scelte di sopravvivenza per lo più crudeli che implicano la vecchia legge del più forte. Enorme punto a sfavore di questo film sono gli effetti speciali, che di speciale hanno ben poco, soprattutto per quanto riguarda la resa del pesce assassino, un anacronistico pupazzo di cartapesta che sembra uscito da qualche b-movie anni ’80. Non si capisce se è per il budget ridotto o per una scelta ben precisa, ma il pesce killer di questo film è troppo palesemente finto, smorzando di fatto la tensione di ogni scena in cui compare. Anche il modo il cui muoiono i personaggi è troppo poco vario e se in un paio di occasioni c’è concessione allo splatter, per lo più il tutto si risolve con una chiazza rossa a pelo d’acqua. Il sotto testo ecologico tipico del filone a cui “Beneath” appartiene può richiamare “Wendigo” e soprattutto “The Last Winter”, così come la piccola concessione al soprannaturale e alla magia dei nativi d’America che però in questo caso risulta un po’ stonata nel contesto. Insomma, “Beneath” a tratti convince perché ha ritmo e offre uno spettacolo da b-movie che richiama certo cinema disimpegnato che fa sempre piacere guardare, però allo stesso tempo presenta evidenti difetti soprattutto per la mancanza di cura negli effetti speciali e nell’assoluta non originalità del soggetto che fa assimilare questo a troppi altri film, rendendolo assolutamente poco memorabile. Presentato in anteprima italiana al 33° Fantafestival di Roma, "Beneath" è attualmente inedito in Italia.

Trailer