Blackwater Valley Exorcism backdrop
Blackwater Valley Exorcism poster

BLACKWATER VALLEY EXORCISM

2006
octobre 17, 2006

Basato su una storia vera, "Blackwater Valley Exorcism" è la storia di Isabelle, una ragazza fortemente disturbata, costretta a lottare contro un terribile demone che sta cercando di possedere la sua anima. Terrorizzata dal pensiero di vederla varcare per sempre il confine con le tenebre, la famiglia di Isabelle chiede aiuto a Jacob, il sacerdote del luogo, anch'esso un individuo tormentato. Jacob cercherà di esorcizzare il demone dentro il corpo di Isabelle ma scoprirà anche come la poveretta non sia l'unica a dover essere salvata.

Réalisateurs

Ethan Wiley

Distribution

Cameron Daddo, Kristin Erickson, James Russo, Jeffrey Combs, Randy Colton, Madison Taylor, Don O. Knowlton, Leslie Fleming-Mitchell, Paul Kapellas, Del Zamora
Horreur
HMDB

CRITIQUES (1)

PF

Pietro Ferraro

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La giovane Isabelle ha gravi problemi mentali, la famiglia disperata e incapace di trovare una cura alla strana malattia che affligge la figlia si rivolge ad un giovane sacerdote che rivelerà il demone che possiede la giovane. Con l'aiuto di alcuni amici e di tutta la famiglia di Isabelle, Jacob, al suo primo esorcismo, cercherà di salvare l'anima della ragazza. Il filone sulla possessione demoniaca et similari non conosce pause, anche se i prodotti che periodicamente ci vengono presentati non sono propriamente dei capolavori. Dopo il pessimo prequel "L'esorcista: La genesi", film dalla travagliatissima produzione, l'anonimo remake de "Il presagio", e il più riuscito ed interessante "I segni del male", un altro prodotto per il circuito home video fa capolino tra gli innumerevoli film diciamo "inediti": “Blackwater Valley Exorcism”. Dopo un prologo in cui si avverte lo spettatore che il film si basa su fatti realmente accaduti e che addirittura un vescovo ha supervisionato la veridicità della cerimonia dell'esorcismo, ci troviamo in una fattoria dove la giovane Isabelle comincia a dare segni di squilibrio mentale, arrivando addirittura a divorare conigli ancora vivi. Preoccupati per la sorte della loro figlia, i genitori di Isabelle si rivolgono ad un amico di famiglia, lo sceriffo della cittadina, interpretato da uno spaesato Jeffrey Combs, che viene letteralmente terrorizzato dall'indemoniata ragazzina che comincia a peggiorare ulteriormente aggiungendo alla sequela di improperi lanciati contro chiunque le si avvicini frasi in latino ed aramaico con una "vocina", come direbbe Bill Murray (Ghostbusters), da soprano leggero. Fin qui tutto rimane nei canoni del genere e la storia sembrerebbe abbastanza credibile, lo stalliere della fattoria Miguel si accorge dei chiari sintomi della ragazza e consiglia agli ormai disperati genitori di rivolgersi ad un prete. Qui fa la sua comparsa Jacob, un sacerdote dal passato più confuso che oscuro che sembra conoscere bene la sfortunata famiglia, e con l'aiuto di Miguel organizzerà una squadra che durante una "infernale" nottata affronterà il demonio con tragiche conseguenze. Per metà del film la sceneggiatura sembra avere un corso logico, e sembra chiaro che i fatti reali terminano con l'arrivo del prete: da quel punto in poi la confusione regna sovrana, si cerca di dare spiegazione e spessore ai personaggi con alcuni flashback che non fanno altro che rendere la storia caotica. I dialoghi sono in alcuni momenti assurdi, nel giro di venti minuti succede di tutto e di più senza che vi siano preamboli ai folli gesti dei componenti della famiglia, per non parlare della recitazione che, vista l'atmosfera "surreale", per non usare termini più espliciti, che regna nel film, sembra sempre fuori sintonia. Il regista Ethan Wiley fa un uso anomalo della macchina da presa inserendo riprese alla "Raimi" in alcune sequenze che risultano scollate visivamente dal resto del film. E' chiaro l'omaggio che si vuole fare ad "Evil dead", basta guardare l'arrivo dello sceriffo, l'inseguimento nel bosco e alcune scene palesemente sopra le righe, ma inserire con leggerezza riprese stilisticamente azzardate non è cosa da tutti, ci sono momenti che sfiorano la comicità da cartoon e in quella che dovrebbe essere una storia reale stridono in maniera esagerata. La presenza di Combs e di James Russo, altra figura fissa di produzioni low-budget, è talmente minima da risultare superflua e senza alcun appeal. In conclusione ci troviamo di fronte all'ennesimo prodotto scadente che poteva, visto l'intrigante contesto del fatto di cronaca, essere realizzato più degnamente e risultare un prodotto godibile, ma così non è stato… per l'ennesima volta. Se volete pellicole più godibili sullo stesso tema consigliamo il già citato "I segni del male", interessante commistione mistico-biblica, "The exorcism of Emily Rose", solido legal-thriller a sfondo demoniaco e l'ottimo "Stigmate", che affronta la possessione da un punto di vista totalmente inedito.