LS
Luigi Scaramuzzi
•
Samantha e Craig sono una giovane coppia che ha realizzato ogni suo desiderio, tranne quello più importante: avere un bambino. Vedendosi costretti a ricorrere all'inseminazione artificiale, i due giovani si rivolgono ad una prestigiosa clinica che li aiuterà a realizzare il loro sogno. Appena scoperto di essere in attesa di due gemelli, Samantha inizia a ricevere inquietanti avvertimenti da uno sconosciuto, che fanno nascere in lei il terribile presentimento che qualcosa di agghiacciante sia legato alla nascita dei suoi figli. I sogni di Samantha si trasformeranno presto in un incubo, dal quale non sembra esserci alcuna via di uscita.
Distribuito dalla Fox solo per il mercato home video, “Blessed – Il Seme del Male” è un horror-thriller della durata di 98 minuti diretto dal regista Simon Fellows ( “7 seconds” ), in cui spiccano soprattutto i nomi dei due protagonisti: Heather Graham ( “La vera storia di Jack lo squartatore”; “Austin Powers”; “Terapia d’urto” ) e James Purefoy ( “Resident Evil” ).
Siamo di fronte all’ennesimo capitolo del bene contro il male, Dio vs. il Diavolo, in una storia che si svolge nel 21°secolo e vede l’avvento del demonio nel solito grembo di una dolce e bella fanciulla ignara della situazione.
“Blessed” dà la sensazione di film visto e rivisto ( alcune situazioni richiamano ad esempio “The Calling” giusto per citarne uno), in cui si cerca di inserire almeno una variante che possa sfiorare l’originalità nella storia per dare quel tocco di diversità; in questo caso, infatti, non si parla dell’Anticristo ma di altre figure chiamate “Agenti di Satana”, in uno script che probabilmente si è ormai esaurito avendo già dato tutto quello che al cinema poteva dare!
Film dal ritmo blando e noioso, intervallato da un paio di buoni sobbalzi dalla poltrona e sorretto solo dai due attori citati prima. Il regista ad un certo punto tenta di aggrapparsi a James Purefoy e al suo trascorso in “Resident Evil” (c’è una scena dove l’attore appare proprio come in “Resident Evil”, stessa giacca di pelle accompagnato dalle quasi stesse note musicali) nel tentativo di rendere interessante il film (mossa davvero disperata). Solo un po’ prima del finale il ritmo diventa decente, ricordando così allo spettatore il genere a cui il film che sta guardando appartiene.
Blood quasi completamente assente cosi come il make-up, senza parlare degli effetti speciali: zero! Insomma un film senza pretese, che mescola “Rosmary ‘s Baby” al più recente “Godsend”; decisamente per tutti; o meglio…per tutti coloro interessati!