Campamento infernal backdrop
Campamento infernal poster

CAMPAMENTO INFERNAL

Bloody Murder 2: Closing Camp

2003 US
febrero 18, 2003

Han pasado ya cinco años desde que tuvieron lugar los famosos asesinatos de Nelson Hammond en el Campamento Placid Pines y éste finalmente ha vuelto a abrir sus puertas. Tras la marcha de todos los niños, la primera noche que los monitores están solos, celebran el éxito que ha sido este verano. Ellos estaban en octavo curso cuando sucedieron los asesinatos y sólo han oído las terroríficas historias que se cuentan. Tracy es la única excepcin. Su hermano mayor, Jason, estaba en el campamento cuando sucedió todo y nunca regresó del bosque. Las peores pesadillas de Tracy se hace realidad cuando, durante un juego, van siendo asesinados uno a uno.

Directores

Rob Spera

Reparto

Katy Woodruff, Tyler Sedustine, Kelly Gunning, Tiffany Shepis, Amanda Magarian, Raymond Novarro Smith, Arthur Benjamin, Tom Mullen, Lane Anderson, Virginia Mendoza
Terror Suspense
HMDB

RESEÑAS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Seppur sono trascorsi cinque lunghi anni la giovane Tracy non riesce ancora a dimenticare l’orribile massacro accaduto al campo estivo di Placid Pines e al cui seguito scomparve suo fratello maggiore Jason. Ora Tracy lavora come organizzatrice del campeggio e, terminata la stagione estiva, è arrivato il momento di chiudere per far fronte all’arrivo dell’inverno. Ma prima che il campeggio possa essere considerato chiuso a tutti gli effetti un nuovo orrore si prepara a prendere forma: uno dopo l’altro tutti gli organizzatori iniziano ad essere brutalmente massacrati da un misterioso assassino, Tracy teme che il killer che aveva agito cinque anni prima possa essere ancora vivo e la storia, dunque, possa ripetersi una seconda volta. Parlare di “Bloody Murder 2” sarebbe come spendere parole per un libro composto interamente da pagine bianche: non avrebbe alcun senso! La prima cosa che ci si chiede dopo avere portato a termine la visione di questo film è per quale motivo la Eagle Pictures si sia disturbata tanto nel voler distribuire sul nostro marcato questa pellicola dal momento che il primo “Bloody Murder” non è mai approdato in territorio italiano e mai lo farà; la seconda cosa che ci si chiede, invece, è per quale motivo questo film esiste. Ad entrambi i dilemmi risulta piuttosto difficile attribuire una risposta soddisfacente, l’unica cosa che possiamo affermare con convinzione è che noi, di questo “Bloody Murder 2”, non sentivamo proprio il bisogno. A dire il vero, il film in questione non può essere catalogato propriamente come “brutto” (anche se di certo siamo ben lontani dal prodotto di qualità) ma senza alcuna difficoltà può essere catalogato con l’etichetta “film inutile”. Per quanto possa essere relativo e soggettivo il concetto di “inutilità”, appare impossibile, durante tutti gli ottanta minuti di durata, trovare un reale motivo d’interesse che possa risparmiare al film l’attribuzione di tale aggettivo. La pellicola, diretta nel 2003 dallo stesso Rob Spera che diresse “Leprechaun 5: In the Hood” (se la qualità dei suoi film sarà sempre questa, meglio mutare il nome in Rob Aspetta e Spera), non fa altro che riproporre dall’inizio alla fine tutti i più risaputi luoghi comuni del genere facendo si che, alla fin fine, il risultato sia quello di un film senz’anima che potrebbe essere considerato senza troppe difficoltà la versione tarocca di “Venerdì 13” (troppe le affinità: campeggio, campeggiatori, killer con maschera bianca e con attaccamento morboso ad un genitore, uno dei personaggi si chiama Jason, ecc, ecc). Ciò che rimane poco chiaro è sapere quale fosse l’intento dei soggettisti: realizzare un film “omaggio” e dunque consapevole dell’assenza di originalità? Oppure realizzare uno slasher, senza il minimo impegno, saccheggiando a piene mani le idee di qualcun altro? Qualunque fossero le intenzioni di base, però, poco importa dato che quello che si ha tra le mani è comunque un anonimo prodotto che sa di già visto per tutto il minutaggio che si estende tra i titoli di testa e quelli di coda. Lo spettatore che si appresta a visionare il film per la prima volta, infatti, non tarderà ad essere assalito dal forte dubbio di aver già visto il film in qualche altra occasione. Tanta è la sensazione di déjà-vu e la prevedibilità di ogni singolo evento. Superato il fattore “originalità” c’è davvero poco altro da aggiungere e occorre riconoscere che tutto il resto, ogni singola componente, non si discosta molto dal risultato offerto da un classico brutto slasher tra i tanti che affollano il mercato del direct to video. Si potrà riscontrare, dunque, una regia particolarmente piatta; una sceneggiatura strapiena di banalità; personaggi poco approfonditi e gettati all’insegna dello stereotipo; attori anonimi e dal talento discutibile, tra i quali va citata giusto una sempre poco vestita Tiffany Shepis (“Nympha”, “Abominable”, “Dead Scared”) pronta a donare un tocco di erotismo alla pellicola; scenografie approssimative e una fotografia abbastanza patinata. Viste le poche (nessuna) idee a disposizione, si poteva giocare la carta della splatter cercando almeno di tener sveglio lo spettatore, ma niente da fare. Benché ci sia qualche scena che cerca timidamente di approcciarsi al gore, tutti gli omicidi risultano poco memorabili e incapaci di offrire qualche cosa di nuovo. Insomma, “Bloody Murder 2” è il classico film che non serviva, un prodotto talmente insignificante che sarà dimenticato ancor prima che il film finisca.