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BRAINSCAN - IL GIOCO DELLA MORTE

Brainscan

1994 GB
aprile 22, 1994

Michael è un adolescente triste con una situazione familiare complessa: sua madre è morta e suo padre è sempre assente per lavoro. Il ragazzi vive così sempre tra computer, giochi di ruolo e film dell'orrore. Un giorno scopre un nuovo passatempo: Brainscan, una realtà virtuale che presenta una serie interminabile di scene raccapriccianti e che rischia di trasformare Michael in un serial killer. Il detective Hayden riesce però a entrare in contatto con il ragazzo.

Registi

John Flynn

Cast

Edward Furlong, Frank Langella, T. Ryder Smith, Amy Hargreaves, Jamie Marsh, Victor Ertmanis, David Hemblen, Vlasta Vrana, Domenico Fiore, Claire Riley
Horror Fantascienza
HMDB

RECENSIONI (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Michael da quando ha perso la madre in un incidente stradale, si è chiuso in sé stesso e passa le giornate in casa a guardare film dell’orrore, giocando ai videogiochi o spiando la ragazza che abita nella casa di fronte, della quale è innamorato. Un giorno riceve per posta un nuovo videogioco horror, “Brainscan”, un’esperienza interattiva che gli consentirà di calarsi nei panni di un serial killer. Ma il gioco non permette più a Michael di distinguere la realtà dalla finzione e quando si accorgerà che le persone che uccide nel videogioco muoiono anche nella dimensione reale tenterà di distruggere il cd.. “Brainscan” è un anomalo teen-movie decisamente originale, che riesce a creare un riuscito mix di horror e fantasy. Il suo punto forte è sicuramente l’accattivante storia di base, ma è anche pregevole trovare in un prodotto del genere una certa cura nella delineazione della psicologia dei personaggi e nello sviluppo della trama. Il personaggio di Michael, interpretato da Edward Furlong (il John Connor di “Terminator 2”), è un ragazzo tormentato dal ricordo della madre morta, che trascorre le giornate nella sua stanza ipertecnologica, da solo, dal momento che il padre è perennemente in viaggio di lavoro. I personaggi di contorno vanno dall’unico amico di Michael, Kyle (interpretato da James Marsh, visto in seguito anche in “Desert Vampires”), un ragazzino che condivide le stesse passioni del protagonista; a Kimberly (Amy Hargreaves), la ragazza “per bene” che abita nella casa di fronte; al poliziotto interpretato dal veterano Frank Langella (da ricordare nel “Dracula” di John Badham del 1979) che dà la caccia al misterioso killer. La folta schiera dei co-protagonisti annovera anche uno strambo demone cibernetico, Trickster, interpretato da un irriconoscibile T.Ryder Smith (visto recentemente in “Birth – io sono Sean”), una sorta di diavolo tentatore che spinge Michael a giocare al gioco della morte, ma che forse, nelle intenzioni dei produttori, sarebbe dovuto diventare un nuovo Freddy Krueger. La regia di Flynn (che si era già fatto conoscere dirigendo Sylvester Stallone in “Sorvegliato speciale”) è forse troppo televisiva ma funzionale alla storia; la sceneggiatura di Brian Owens, come già accennato, non presenta sbavature ed anzi riserva più di una sorpresa; diligente anche l’uso degli effetti speciali, anche se nel film non sono presenti scene truculente, mentre una menzione particolare va alle suggestive musiche di George S. Clinton. “Brainscan” inoltre si fa portatore di un ambiguo messaggio moralistico in cui i videogiochi e i prodotti dell’immaginario orrorifico vengono quasi condannati poiché istigano alla violenza, ma tutto ciò è chiaramente smentito dalla figura del preside bigotto (letteralmente sbeffeggiato dalla sceneggiatura del film) e da un finale capace di ribaltare la situazione, giovando sicuramente alla credibilità narrativa dell’intero film. In conclusione “Brainscan” è film originale e ben realizzato, differente dal resto degli horror teen presenti sul mercato. Forse non è un’opera particolarmente memorabile, ma si distingue dalla massa degli scadenti prodotti horror sfornati nella metà degli anni 90. Merita almeno una visione.