Wrong Turn backdrop
Wrong Turn poster

WRONG TURN

2003 CA
May 30, 2003

Chris crashes into a carload of other young people, and the group of stranded motorists is soon lost in the woods of West Virginia, where they're hunted by three cannibalistic mountain men who are grossly disfigured by generations of inbreeding.

Directors

Rob Schmidt

Cast

Eliza Dushku, Desmond Harrington, Emmanuelle Chriqui, Jeremy Sisto, Kevin Zegers, Lindy Booth, Julian Richings, Garry Robbins, James Downing, Wayne Robson
Horror Thriller
HMDB

REVIEWS (1)

RG

Roberto Giacomelli

skull skull skull skull empty skull
Chris è diretto ad un colloquio di lavoro ma un incidente sulla statale lo spinge ad inoltrarsi in una stradina tra i boschi: una fatale distrazione lo porta quindi a travolgere un’automobile bloccata in mezzo alla strada. I proprietari del veicolo colpito avevano a loro volta interrotto il loro viaggio a causa di un foro, provocato da una striscia di filo spinato trovata sull’asfalto. Tutti gli accidentati si muovono in cerca di aiuto, e si imbattono in una casa malandata circondata da decine e decine di auto danneggiate. Scoprono in seguito che in quella zona vivono tre uomini mostruosi che vanno a caccia di turisti e campeggiatori per derubarli e mangiare le loro carni. Per i ragazzi sarà una lotta per la sopravvivenza. Risulta subito evidente che questo film nasce da una mescolanza di ingredienti cannibalistico - rurali in un ambientazione bucolica, il tutto vicino allo stile degli anni ’70. Ci sono chiari rimandi a “Non aprite quella porta” (la casa degli orrori in cui abitano i 3 mostri e gli inseguimenti nel bosco), “Le colline hanno gli occhi” (i 3 mostri cannibali risultato di menomazioni naturali) e “Un tranquillo week-end di paura” (le location e la serrata lotta per la sopravvivenza). “Wrong turn” risulta quindi un riuscito esperimento di revival, caratterizzato da un ritmo serrato (incentrato molto sull’azione) e dalla voglia di stupire e provocare raccapriccio nel pubblico. Nel film sono presenti diversi momenti di violenza sensazionalistica e felicemente gratuita: tra le scene cult della pellicola va citato l’episodio in cui i tre mostri tornano a casa, mentre i quattro sventurati ragazzi sono nascosti all’interno e assistono impotenti allo smembramento di una loro amica precedentemente catturata; oppure la lunga sequenza dell’inseguimento sugli alberi quando una delle vittime viene sorpresa di spalle mentre è appoggiata ad un tronco e viene decapitata con l’ascia: noi vediamo il suo corpo cadere dall’albero mentre la sua testa rimane attaccata alla lama dell’arma. Sotto l’aspetto tecnico – professionale il film in questione rispetta i canoni del genere: regia a volte piatta, a volte dedita all’inquadratura ricercata e funambolica; sceneggiatura prevedibile ma efficace nella sua semplicità; interpretazioni discrete che vanno dal mediocre e inespressivo Desmond Harrington nel ruolo del protagonista (gia visto in “The Hole” e “Nave fantasma”) alla bella Eliza Dushku (“Buffy the vampire stayer” ; “Soul survivors”) nella parte della donzella in pericolo. Una menzione particolare va agli ottimi effetti di make – up, curati dal geniale Stan Winston, il leggendario creatore di mostri del calibro di “Terminator” e “Predator”. Infatti i tre mostri cannibali di “Wrong turn” sono uno dei punti forti del film: raccapriccianti e spaventosi al punto giusto, ma anche incredibilmente reali, dal momento che sono stati creati studiando veri soggetti affetti da menomazioni. Tra il terzetto colui che spicca per cattiveria e carisma è Three fingers, interpretato da un irriconoscibile Julian Richings (“Il cubo” ; “Urban legend”): mostro con tre dita in una mano, magrissimo e veloce che si esprime con risatine ed emette frequentemente un agghiacciante urlo. In conclusione “Wrong turn” risulta un horror di buon livello, veloce ed adrenalinico, caratterizzato da una consistente dose di gore e da un terzetto di “cattivi” da antologia. Consigliato come espediente ad una calda serata estiva, da gustare con amici, birra e pop – corn.