CHERRY FALLS

Nelle campagne di Cherry Falls, una tranquilla cittadina della Virginia, una giovane coppietta sta per fare sesso ma viene interrotta da un killer che li uccide. Il caso viene affidato allo sceriffo Marken (Michael Biehn), la cui figlia Jody ( Brittany Murphy) frequenta la stessa scuola delle vittime. Il professore d'inglese Mr. Marliston (Jay Mohr) prova ad aiutare gli studenti a superare la tragedia, ma poco dopo avviene un altro terribile crimine. Gli omicidi hanno un elemento in comune: tutte le vittime erano vergini. Quando al college si sparge la voce che essere vergini aumenta la probabilità di essere uccisi, la parola d'ordine diverrà “sesso, e subito”! Prodotto e realizzato nel (già lontano) 2000, “Cherry Falls” diretto da Geoffrey Wright (ex-critico cinematografico al suo esordio dietro la macchina da presa), ha visto la luce solo ora, trovando una distribuzione, e non poteva essere altrimenti, per il solo mercato dell’ home video. Questo perché fermato da problemi di censura che hanno rischiato di mandare in pensione la pellicola; basti pensare che negli USA è vietato ai minori di 18 anni e non per un eccessivo splatter o violenza, ma semplicemente per la storia trattata ("cherry" in americano è sinonimo di imene/verginità). I protagonisti sono degli adolescenti di un liceo alle prese con un’assassino che uccide solo vergini e l’ unico mezzo di salvezza per i ragazzi (quando si dice a mali estremi estremi rimedi) è perdere la verginità , e per farlo organizzano un mega party in un enorme casolare dove tutti insieme devono darsi da fare con il primo che capita! Ora, dopo aver letto la trama, non bisogna fermarsi alle apparenze pensando di aver di fronte un prodotto di horror b-movie dove la parola orrore,appunto, è solo un pretesto per mostrare corpi nudi ed erotismo patinato da farlo somigliare a qualche prodotto degli anni 80 (soprattutto italiano). Certo il film presenta elementi di volgarità, spesso gli studenti non dicono mai una cosa intelligente sino alla fine del film, il killer si capisce dopo 10 minuti e dopo 40 intuisci praticamente già la sua storia, ma tutto sommato “Cherry Falls” è un horror godibile; 92 minuti di pellicola che scorrono facilmente e in modo divertente, accompagnati da elementi simpatici come la scena in cui al suono della campana il liceo diventa un delirio di felicità ed eccitazione per la gran serata organizzata dagli studenti, oppure la scena del party dove tra musica (e sì perché non creare anche un po’ di atmosfera!) e birra ci sono i primi approcci per concludere, bulli o secchioni non fa differenza, tutti insieme per la salvezza! Un prodotto convenzionale con punte di originalità, in cui le scene di blood partono in sordina e terminano con abbondanza nel momento in cui il killer, ormai uscito allo scoperto verso la fine del film, fa irruzione nel casolare e inizia ad affettare qualunque corpo semi nudo, intento a fuggire, gli si trovi davanti. Consigliato a tutti coloro che frequentano le scuole superiori.