Cuando llama un extraño backdrop
Cuando llama un extraño poster

CUANDO LLAMA UN EXTRAÑO

When a Stranger Calls

2006 US
febrero 3, 2006

En una remota casa en lo alto de una colina, la estudiante de segunda enseñanza Jill Jonson se prepara para una rutinaria noche de canguro. Con los niños profundamente dormidos y una bonita casa para inspeccionar, cierra la puerta con llave y conecta la alarma. Pero tras una serie de inquietantes llamadas telefónicas en las que un extraño insiste en que “vaya a ver a los niños” Jill empieza a angustiarse. El miedo va en aumento hasta convertirse en terror cuando le informan que las llamadas proceden del interior de la casa. Jill debe reunir todas sus fuerzas si pretende defenderse y lograr salir de la casa con vida.

Directores

Simon West

Reparto

Camilla Belle, Katie Cassidy, Tommy Flanagan, Brian Geraghty, Clark Gregg, Derek de Lint, Kate Jennings Grant, Steve Eastin, Karina Logue, Dianna Agron
Terror Misterio
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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La liceale Jill Johnson, in punizione per un acconto telefonico particolarmente salato, viene costretta dai genitori a fare da babysitter proprio la sera in cui si svolgerà una festa organizzata dai suoi amici. La ragazza, durante la serata nella lussuosa e tecnologica casa dei Mandrakis, comincia a ricevere continue telefonate in cui una inquietante voce maschile tenta di spaventarla, prima, e comincia a minacciarla, dopo. La terrorizzata Jill, dopo aver avvertito la polizia, apprende che le telefonate minatorie provengono proprio dall'interno della casa dei Mandrakis. Nel 1979, Fred Walton dirige un thriller/ horror che si guadagna con gli anni la fama di cult del genere, il titolo del film in questione è "Quando chiama uno sconosciuto", splendidamente omaggiato nel prologo del craveniano "Scream". Oggi, in un periodo in cui ad Hollywood le idee scarseggiano e si cerca di investire sul guadagno sicuro, neanche il film di Walton sfugge alla regola del remake ed ecco che, in un estate affollata di film horror, giunge puntuale anche questo "Chiamata da uno sconosciuto". Diretto dall'esperto in action movie Simon West ("Con air" e "Tomb raider"), "Chiamata da uno sconosciuto" è uno strano esempio di mid-remake, cioè invece di rigirare il film seguendo, fedelmente o meno, la storia dell'originale, ci si concentra su una sola parte e si sviluppa costruendo su di essa l'intera pellicola. Probabilmente il limite di "Chiamata da uno sconosciuto" risiede proprio in questa scelta: dilatare per quasi 1h e 30 minuti una situazione adatta a ricoprire al massimo una mezz'ora di narrazione filmica. Si avrà così una prima parte eccessivamente lunga, in cui la sceneggiatura si ripete all'inverosimile, mostrandoci la protagonista che esplora ogni centimetro quadro della casa e in seguito riceve continui squilli dal maniaco; la seconda parte, invece, è eccessivamente sbrigativa e sullo schermo compaiono i titoli di coda senza che lo spettatore sia pronto ad accoglierli. Cos'altro non funziona in "Chiamata da uno sconosciuto"? Sicuramente la gestione dei momenti di suspance. West è un buon mestierante e con i film d'azione se la cava egregiamente, ergo gli ultimi quindici minuti di "Chiamata da uno sconosciuto" funzionano bene, sono ben coreografati ed elargiscono adrenalina a sufficienza; ma da un thriller non ci aspetta di certo solo questo! I numerosi momenti in cui la suspance sarebbe dovuta essere palpabile, vengono gestiti malamente, sono poco convincenti, quasi stanchi: sarebbe stato gradevole assistere a qualche "bus" in più nella prima parte ed evitare prevedili sobbalzi sulla poltrona (ormai tutti si aspettano che se c'è un gatto in giro, prima o poi è destinato a sbucarti davanti all'improvviso!), utili solo a dilatare la durata della messa in scena. Altro punto debole risiede in quello che sarebbe dovuto essere il punto forte del film, cioè le telefonate minatorie del killer. Ricordate il tesissimo prologo di "Scream" con una tortura telefonica memorabile? Beh, in "Chiamata da uno sconosciuto" ciò non accade; le telefonate si risolvono con qualche respiro affannato alla Darth Vader e qualche piccola minaccia subliminale ("hai controllato i bambini?") che sfocia nella sua apoteosi con la frase "voglio il tuo sangue addosso a me" e niente più. Sicuramente da salvare la scenografia di Jon Gary Steele, che vede l'intera vicenda ambientarsi in una casa futuristica tanto confortante e piacevole a vedersi, quanto temibile e pericolosa quando le luci si spengono e fuori imperversa il temporale. Anche la protagonista Camilla Belle, anche se non incarna perfettamente i canoni della scream-queen spaventata dal killer, ha un volto interessante e se la cava bene; si prospetta quindi per lei un probabile futuro roseo nello star system. Dunque "Chiamata da uno sconosciuto" risulta un film indubbiamente guardabile, ma a causa dei numerosi difetti, dettati con grande probabilità da una eccessiva fretta nella fase produttiva della pellicola, non si può di certo raccomandarne la visione.

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