Creatura dal Profondo degli Abissi backdrop
Creatura dal Profondo degli Abissi poster

CREATURA DAL PROFONDO DEGLI ABISSI

Beneath Loch Ness

2001 US
luglio 6, 2001

Il paleontologo Case Howell, insieme alla ex-moglie e alla produttrice di Discovery Channel, viene inviato sul lago di Loch Ness per continuare gli studi del suo professore misteriosamente scomparso nel lago. Troveranno una creatura antica e terrificante che dovrebbe essere estinta da un milione di anni.

Registi

Chuck Comisky

Cast

Patrick Bergin, Lysette Anthony, Brian Wimmer, Lysa Apostle, Adria Dawn, Vernon Wells, Gerry Gibson, David Andriole, Chris Taaffe, Dick Stilwell
Horror Azione Thriller Fantascienza Mistero
HMDB

RECENSIONI (1)

MC

Marco Castellini

skull empty skull empty skull empty skull empty skull

Creatura dal Profondo degli Abissi

Il professor Egan e la sua squadra si trovano in Scozia, sulle rive del Loch Ness, per dimostrare la teoria secondo la quale quel lago è uno dei luoghi in cui in passato vivevano giganteschi rettili. Durante un’immersione, una misteriosa scossa sismica fa perdere ogni traccia del professore. Giunge dagli Stati Uniti il paleontologo Case Howell, mandato a continuare le ricerche di Egan e indagare sulla scomparsa dell’uomo. Ma con il passare dei giorni le vittime nel lago si moltiplicano e gli avvistamenti di un gigantesco animale preistorico si fanno sempre più frequenti. Si tratta di uno dei più affascinanti misteri studiati dalla criptozoologia, Nessie, il famoso mostro di Loch Ness. La sua esistenza è stata più volte annunciata e poi smentita, documentata e poi negata da quelli che sono il più delle volte risultati clamorosi falsi. Nessie, a detta degli studiosi, dovrebbe essere un plesiosauro, ovvero un gigantesco animale preistorico anfibio appartenete all’era mesozoica e sopravvissuto per qualche strano motivo all’estinzione e tutt’ora vivo nelle profondità del famoso lago scozzese. Il cinema horror si è occupato raramente di questo argomento e con esiti non proprio memorabili (basti pensare all’horror del 1981 “The Loch Ness Horror”), lasciando il leggendario mostro all’universo fantasy per ragazzi (“Loch Ness” del 1996 o il recentissimo “The Water Horse: Legend of the Deep”). Nel 2001, però, l’effettista Chuck Comisky (suoi sono gli effetti visivi di “Il Corvo”) realizza “Beneath Loch Ness”, da noi ribattezzato con l’anonimo “Creatura dal profondo degli abissi”, un filmetto tanto scialbo e piatto da finire immediatamente nel dimenticatoio. L’idea di partenza non è di certo da buttare via poiché, come ho già detto, Nessie non è mai stata davvero sfruttata dal cinema di genere e di potenzialità ne ha sicuramente, però il film di Comisky parte fin da subito con il piede sbagliato, portando in scena una trama ripetitiva e poco originale, una serie di personaggi da dimenticare e un ritmo piatto e troppo lento. Gli omaggi allo “Squalo” spielberghiano sono innumerevoli e a tratti invasivi (quando il paleontologo chiederà di chiudere il lago e lo sceriffo si rifiuterà di farlo perché si trovano nella stagione turistica, una sensazione mista di compassione e sdegno balenerà in ogni spettatore), la storia fatica a partire e il climax finale è così brutto e mal fatto da far rabbrividire. Molta della colpa della non riuscita di questo film va alla pochezza degli effetti speciali visivi che, seppur scadenti, sono usati in abbondante quantità, anche se spesso mascherati da scarse condizioni di illuminazione. Il regista avrebbe almeno potuto insistere sulla bellezza delle locations scozzesi, invece i suggestivi paesaggi che circondano il lago sono del tutto tralasciati o malamente mostrati e resi anonimi da evidente incapacità di chi non è proprio adatto a sedere dietro la macchina da presa (Comisky è qui alla sua prima e fino ad ora unica esperienza da regista). I personaggi che popolano “Creatura dal profondo degli abissi” sono dei semplici pupazzi che dicono o fanno cose stupide, interpretati da completi sconosciuti piuttosto incapaci nel recitare, dei quali l’unico volto noto è quello di Lysette Anthony (“Dracula morto e contento”, “Trilogia del terrore 2”; “Talos – L’ombra del faraone”). Il ritmo della pellicola è fortemente televisivo, più adatto ad una fiction in più puntate piuttosto che ad un lungometraggio di 90 minuti. Insomma, uno di quei film che sprofondano nella mediocrità più sfacciata e nell’inutilità latente, incapace di interessare, intrattenere o divertire. Sconsigliato.