Predatorman backdrop
Predatorman poster

PREDATORMAN

Alien Lockdown

2004 US
mars 1, 2004

Dans un laboratoire secret du gouvernement, le Docteur Woodman conduit une expérience destinée à transformer un alien agressif en redoutable machine de guerre. Mais la créature s'échappe, semant la terreur autour d'elle. Un commando spécial de l'armée, mené par la splendide Rita Talon, reste alors le dernier recours pour traquer la bête.

Réalisateurs

Abram Cox

Distribution

Michelle Goh, John Savage, Martin Kove, James Marshall, Stanislav Dimitrov, Nathan Perez, T.M. Van Ostrand, Atanas Srebrev, David Kallaway
Horreur Science-Fiction
HMDB

CRITIQUES (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Ai primordi dell’umanità, un meteorite cadde sulla terra e al suo interno c’era una pietra verde smeraldo che venne venerata come una divinità. Dopo milioni di anni, uno scavo archeologico riporta alla luce la pietra, che viene presa immediatamente in custodia dal governo degli Stati Uniti. All’interno della pietra è contenuto un prezioso DNA alieno che, estratto e mescolato con quello umano, da vita ad un mostruoso essere ibrido, capostipite di una nuova futura razza di umanoidi che il Dott. Woodman ha creato per utilizzare in guerra. La creatura si libera e fa una strage nei laboratori, lasciando in vita solamente il Dott. Woodman e il suo assistente Charlie. Vengono mandati sul luogo del disastro Rita Talon e la sua squadra militare per distruggere la creatura e i superstiti, affinché tale storia venga insabbiata per sempre. Prodotto da Sci-fi Channel e distribuito direttamente sul mercato dell’home video, “Creature” (“Alien Lookdown”, in originale) è il classico povero prodotto d’imitazione che si lascia appena guardare e poi dimenticare in tutta fretta. In questo caso abbiamo a che fare con un filmetto che ruba a più non posso da tutti i prodotti fanta-horror di successo degli ultimi 25 anni; infatti nel calderone di “Creature” sono mescolati, senza nessuna inventiva, elementi provenienti da “Alien” e “Aliens – Scontro finale”, “Specie mortale”, "Il quinto elemento" e “Alien vs. Predator”; inoltre in molti casi si notano somiglianze anche con il recente “Doom”, anche se quest’ultimo è posteriore a “Creature”. Se la storia parte, appunto, da un’introduzione stile “Specie mortale”, l’andamento del film si rifà pesantemente ad “Alien vs. Predator”, con tanto di corridoi e laboratori in scenografia, aggiungendo il classico e risaputo espediente dell’esperimento degenerato e degli intrighi governativi alla “X-files”. Se tutto ciò non bastasse, al comparire della creatura aliena si ha un profondo e disdicevole senso di déjà-vu, dal momento che ci troviamo davanti ad una copia spudorata del celeberrimo alieno umanoide di “Alien” che, guarda caso, quando si riproduce e appare nella forma da “cucciolo” è un po’ troppo simile agli xenomorfi del suddetto film di Scott. Dunque, se si va a cercare qualche cosa di originale in “Creature” si rimane fortemente delusi. Ma non è solo l’elemento originalità a latitare in questo lungometraggio, poiché anche tutto ciò che solitamente fa di un fanta-horror un buon fanta-horror, qui viene a mancare. Il ritmo è fin troppo televisivo per un prodotto di questo genere (ma non poteva essere altrimenti, vista la natura del progetto) e la spettacolarità è del tutto assente: per l’intero film vediamo un gruppetto di soldati che vaga nei corridoi del laboratorio e, uno ad uno, vengono uccisi dal mostro, naturalmente senza il minimo accenno di suspance. Gli effetti speciali alternano l’utilizzo di protesi in lattice e modelli meccanici (soprattutto per il mostro “madre”) e pessimi effetti in computer graphic per la realizzazione dei mostri “cucciolo”. Inutile andare alla ricerca di talenti tra i componenti del cast, poiché ci si imbatte solamente in monoespressivi e rudi attori di serie Z, anche se, in cotanto cast, si intravede timido anche il volto di un ormai decaduto John Savage (Il Cacciatore), qui nel ruolo del Dott. Woodman. Unico elemento anomalo, e dunque positivo, in tanta sciatteria è una fotografia piuttosto curata per appartenere ad un prodotto televisivo. In conclusione, “Creature” è un inutile e sterile prodotto d’intrattenimento di terz’ordine, per nulla originale e dozzinale nella realizzazione. Se siete dei fans sfegatati della saga di “Alien” e derivati…beh, tanto vale riguardarsi “Alien” e i suoi cloni più riusciti; “Creature” non merita decisamente troppa attenzione.