Cut backdrop
Cut poster

CUT

2000 AU
février 23, 2000

Un groupe d'étudiants en cinema, emmené par la dynamique Raffy, décide de terminer un film d'horreur laisse inachevé quatorze ans auparavant, après que sa réalisatrice, Hilary Jacobs, ait été sauvagement assassinée. En dépit de la désapprobation de leur professeur M. Lossman, jadis assistant a la mise en scène sur "Hot Blooded", le film interrompu, les étudiants sont enthousiastes. Ils parviennent a convaincre Vanessa Turnbill, la star du film, de revenir jouer son rôle. Mais le tournage, dans une maison isolée de tout, va être... mortel.

Réalisateurs

Kimble Rendall

Distribution

Molly Ringwald, Frank Roberts, Kylie Minogue, Geoff Revell, Stephen Curry, Jessica Napier, Cathy Adamek, Sarah Kants, Matthew Russell, Erika Walters
Horreur Thriller
HMDB

CRITIQUES (1)

MC

Marco Castellini

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Un gruppo di studenti tenta di terminare un film horror la cui produzione fu interrotta anni prima a causa del misterioso omicidio del regista. Quando però gli studenti ritornano sul misterioso luogo dove furono iniziate le riprese, ritorna a farsi vivo anche il killer... Praticamente non distribuito nelle sale italiane, esce per il mercato home-video questo slasher movie risultato di una co-produzione australiano-statunitense. Purtroppo dopo un buon avvio (piuttosto originale e “violento”) il film va via via perdendosi, abbracciando i soliti cliché delle pellicole di genere per poi perdersi in un finale banale e deludente. Di positivo c’è la presenza di qualche scena splatter (teste amputate, dita mozzate, sgozzamenti); di negativo c’è la scelta di creare un killer che nella prima parte del film ricorda molto il Michael Myers di Halloween (tuta blù, maschera bianca e camminata lenta ed inesorabile) ma che nel finale si “trasforma” in una specie di Freddy Kruger ultimo modello (quello da “Nightmare 4” in poi, per intenderci) che, prima di uccidere le sue vittime, scambia con loro dialoghi a base di battute improbabili. Il folle assassino di “Cut” perciò non riesce ad avere un’identità precisa, risultando poco credibile e, cosa più grave, poco “pauroso” rovinando così l’intero film. Peccato!