Darkness backdrop
Darkness poster

DARKNESS

2002 ES
octobre 11, 2002

Il y a quelque chose dans cette maison, quelque chose d'ancien et de sombre qui demeure caché, immobile et silencieux. L'obscurité est son univers. ELLE ne se déplace que quand il fait noir. ELLE en tire même son nom. ELLE vit là depuis quarante ans, dans cette maison au passé terrible, écrin d'un acte odieux, d'une barbarie épouvantable : sept enfants, des gens sans visages, un rituel bien rodé, et du sang, beaucoup de sang...Mais un grain de sable interrompt le rituel et en fige les acteurs. C'est pourquoi ELLE attend là depuis quarante ans, ELLE attend une délivrance. Une nouvelle famille emménage dans la maison, il y a un petit garçon. Un papa extrêmement nerveux, qui contrôle mal ses excès de colère. Une famille idéale, une cible idéale, au bon endoit au bon moment, enfin...

Réalisateurs

Jaume Balagueró

Distribution

Anna Paquin, Lena Olin, Iain Glen, Giancarlo Giannini, Fele Martínez, Fermí Reixach, Stephan Enquist, Francesc Pagès, Craig Stevenson, Carlos Castañon
Horreur
HMDB

CRITIQUES (1)

MC

Marco Castellini

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Una famiglia americana, padre, madre e due figli, si trasferisce in Spagna. Vanno ad abitare in un’isolata casa di campagna non sapendo che quella tenebrosa e sinistra dimora nasconde un terribile passato che distruggerà le loro vite. Il padre Mark torna a soffrire degli strani disturbi mentali dai quali sembrava essere guarito, le sue crisi aumentano di intensità più passano i giorni all’interno di quella casa. A farne le spese è l’intera famigliola: la moglie Maria, il piccolo Paul e la figlia adolescente Regina l'unica che cercherà, aiutata dall’amico Carlos, di risolvere il mistero che si cela dietro alla malattia del padre e a quella casa maledetta… Girato interamente in Spagna e prodotto dalla Fantastic Factory del duo Bryan Yuzna / Julio Fernandez “Darkness” è il secondo film diretto dal promettente regista spagnolo Jaume Balagueró, che già si è fatto apprezzare con il suo film d’esordio, il pluripremiato thriller-horror “Nameless”. Inutile dire che l’idea base del film - una casa isolata infestata da oscure presenze - è quanto di meno originale ci si possa attendere da un film dell’orrore, così come pure la maggior parte degli elementi della storia (fantasmi, bambini morti, sette sataniche) ma il tutto è miscelato in uno script che, seppur pagando qualche dazio di troppo alla coerenza narrativa, riesce ugualmente ad essere sufficientemente interessante e ben scritto. Azzeccata soprattutto l’idea di descrivere il buio come habitat naturale della paura, come un’entità viva e a sé stante, che si insinua a poco a poco nelle menti dei protagonisti, impaurendole e offuscandole fino a renderle completamente fuori controllo. Il cast internazionale è decisamente di buon livello ed annovera, tra gli altri, un efficace Giancarlo Giannini (“Hannibal”, “Mimic”) e l’ottima Anna Paquin (premiata con l’Oscar, per “Lezioni di Piano”, a soli undici anni!) A fronte di una prima parte di presentazione e preparazione piuttosto lenta, nella seconda metà il film acquista decisamente di ritmo: l’uso della macchina da presa frenetico e quasi convulso, i continui e repentini stacchi di montaggio, le sequenze “velocizzate” delle apparizioni delle presenze che popolano l’oscurità rendono la mezz’ora finale di “Darkness” assolutamente angosciante, paurosa e pregna di suspense. Il tutto sfocia (come già avveniva in “Nameless”) in un finale nero, inquietante, senza speranze e per nulla consolatorio, così raro da trovare nelle moderne produzioni horror. “Darkness” non rimarrà forse nella storia del genere horror ma riesce a regalare alcuni veri momenti di ansia e paura che lo rendono assolutamente appetibile e decisamente consigliato.

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