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DEATH TUNNEL (EL SANATORIO)

Death Tunnel

2005 US
octubre 17, 2005

En 1928, una horrorosa epidemia, "la plaga blanca", se cobró 63.000 vidas en Kentucky. El enorme sanatorio de Waverly Hills fue construido para aislar a los infectados y realizar desesperados experimentos para hallar una cura. Desde entonces ese lugar es considerado uno de los más terroríficos del mundo por las numerosos fenómenos paranormales que allí suceden. 75 años después, 5 chicas deberán pasar una noche en el antiguo sanatorio, como parte de una ceremonia para entrar en una hermandad. Serán las 5 horas más largas de sus vidas.

Directores

Philip Adrian Booth

Reparto

Steffany Huckaby, Melanie Lewis, Yolanda Pecoraro, Kristin Novak, Annie Burgstede, Jason Lasater, Gary Wolf, Robyn Corum, Gill Gayle, Brian Dyer
Terror
HMDB

RESEÑAS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Cinque ragazze vengono scelte per partecipare ad un insolito gioco da svolgersi in un inquietante e sinistro ospedale abbandonato, che in passato era stato teatro di morte a causa di una violenta epidemia e che ora si dice sia infestato dai fantasmi. Le cinque concorrenti, disposte una per ogni piano dell’ospedale, saranno costrette a vagare per cinque ore nei decadenti e tetri corridoi dell’ospedale. Le regole : cinque ragazze, cinque piani, cinque ore. Inizia il gioco! “Death Tunnel” è un horror americano distribuito nel 2005 per il solo mercato dell’home video e che sicuramente avrebbe meritato almeno una misera distribuzione per il grande schermo. Il film, diretto da Philip Adrian Booth, che si è preso la briga anche di occuparsi del montaggio e della sceneggiatura, risulta essere difficilmente valutabile, poiché si avvale di enormi problemi al livello della storia ma che vengono totalmente appagati da caratteristiche tecniche decisivamente eccellenti. La storia, che in principio sembra poter offrire ottime premesse per realizzare un inquietante e terrificante ghost movie, non riesce a soddisfare assolutamente le aspettative dello spettatore. Infatti ciò che parte come un idea originale, ben presto verrà a trasformarsi come una maldestra scopiazzatura de “Il mistero della casa sulla collina”, mentre la sceneggiatura dimostra sin da subito di essere estremamente misera di contenuti andando immediatamente incontro alla monotonia, tanto che per i primi cinquanta minuti si è costretti a vedere sempre cinque ragazze che vagano senza meta per i corridoi dell’ospedale. Per rimediare a questa scarsezza di contenuti ed evitare che il film durasse solamente pochi minuti, si è optato di farcire la pellicola con diversi richiami al passato in cui l’ospedale era ancora funzionante, o con frequenti flash improvvisi sui fantasmi, con l’intento di spaventare lo spettatore ma che falliscono miseramente. Ma come detto precedentemente, ad affascinare lo spettatore, non è la storia o la sceneggiatura (che anzi lasciano tantissimo a desiderare) ma sono tutti gli aspetti tecnici estremamente curati : la regia, seppur molto frenetica e a tratti confusa, può comunque risultare affascinante; la fotografia è decisivamente molto curata e suggestiva; ma ciò che sicuramente colpisce maggiormente è il modo in cui si è effettuato il montaggio, che appare veloce e cinetico, ma riesce a dare un tocco di originalità al film (tanto che alla fine della visione sembrerà di aver assistito più che a un film ad un trailer di circa un ora e mezza) rendendolo, probabilmente, affascinante per alcuni ma insopportabile per altri. Ma il vero e proprio punto di forza del film sta nelle scenografie; infatti, ambientando il film in un vero ospedale abbandonato, gli ambienti risultano perfetti per un film horror a tema di fantasmi e riescono a creare un atmosfera lugubre, inquietante e molto suggestiva. Infine altri punti instabili del film ci vengono dati dal cast poco professionale, e dunque deludente, e dal livello gore-splatter; in quanto il film ci offre solo qualche semplice scena appena sanguinosa ma nessuna sequenza realmente forte e che, vista l’atmosfera del film, si sarebbe potuta inserire facilmente evitando di creare danni al risultato finale. In conclusione questo “Death Tunnel” è un horror con molti problemi dovuti ad una dilettantesca sceneggiatura, ma ripagati da qualità tecniche molto professionali. Un film horror insolito che o affascina o delude terribilmente.

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