Dispatch backdrop
Dispatch poster

DISPATCH

2011 US
diciembre 20, 2011

Directores

Steven Sprung

Reparto

Michael Bershad, Bruce Bohne, John Apicella, Erick Avari, Blake Robbins, Roman Arabia, Camille Banham, Richard Beatty, Rick Beatty, Brandon Blanks
Drama Suspense
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Un centralinista del 911 risponde alla chiamata d'emergenza di una donna chiusa dentro casa con una bambina e un "mostro" che le sta dando la caccia. Il centralinista cerca di incoraggiare la donna e di guidarla al riparo nel frattempo che la polizia sopraggiunga. "Dispatch" prima di essere un cortometraggio è un racconto dello scrittore Sean Elwood, dal quale il regista Stefano Argenziano prende dichiaratamente ispirazione. Storia minimale e accattivante, perfetta per un corto, il cui obiettivo è colpire e destare attenzione in pochi minuti. "Dispatch" su carta era la storia giusta e Argenziano riesce a dar vita a un film teso ed emozionante, sicuramente ben gestito. Il regista è al suo esordio, ma la fermezza e la sicurezza che trasmette il prodotto finito non lo darebbero a pensare. Merito comunque di una evidente predisposizione alle gestione di spazi e tempi e a un attore (perchè solo uno ne vediamo anche se ne sentiamo altri tre) capace di tenere la scena per quasi 15 minuti. La vicenda si ambienta tutta in una stanza, con protagonista assoluto il centralinista interpretato con convinzione da Paolo Capozzo; gli studiatissimi movimenti di macchina giocano con lo spazio in modo da creare ritmo visivo in una location altrimenti monotona. Dettagli dell'ambiente e del nostro protagonista per sottolineare una sensazione di inquietudine e agitazione, a cui contribuisce anche un temporale incessante che accompagna l'intera durata del film. Incredibilmente il corto è pieno di effetti in computer grafica per ricreare i fondali della location e questo è praticamente impercepibile guardando il film; effetti speciali invisibili, creati dallo stesso regista che da autodidatta si è specializzato anche nei visual effects. Durante i primi minuti si ha la sensazione che la basilarità narrativa possa trasformarsi presto in monotonia e di conseguenza in noia, invece "Dispatch" regge molto bene i suoi minuti e la vicenda risulta anche piuttosto avvincente. La tensione è palpabile e la situazione per quanto a volte poco credibile riesce ad appassionare. Però arrivati alla fine si prova una leggera delusione, una senso di insoddisfazione perchè allo scoccare dei titoli di coda ci si rende conto che "Dispatch" soffre di quel finale che in gergo viene chiamato "a coda di sorcio". Avete presente la coda di un topolino? Nell'attaccatura il diametro è maggiore e si assottiglia a mano a mano che ci si avvicina all'estremità. "Dispatch" è un pò così, parte in pompa magna con una vicenda intrigante che ci tiene incollati allo schermo e termina un pò troppo bruscamente con un nulla di fatto. Ottima la fotografia plumbea dell'esperto Mirco Sgarzi ("32", "Ultracorpo", "House of Flesh Mannequins") e buona la suggestiva colonna sonora. Lavorando con maggior incisività sulla conclusione sarebbe potuto venir fuori un gran lavoro, così "Dispatch" è comunque un corto di qualità notevole.

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