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Paranoïak poster

PARANOÏAK

Disturbia

2007 US
mars 27, 2007

Kale, 17 ans, habite une de ces banlieues paradisiaques où il ne se passe jamais rien, jusqu'au jour où... Seul chez lui, maître de son temps, ses journées se passent à surfer sur le web, à regarder la télé, à jouer sur sa console, à se gaver de pizzas, à reluquer en douce la fille canon qui vient d'emménager dans la maison voisine. Car Kale n'a pas le droit de sortir de chez lui. Placé sous contrôle judiciaire à la suite d'une algarade, il doit purger sa peine à domicile, et trouve chaque jour plus étouffante cette contrainte. Son seul exutoire : épier ses voisins à la jumelle, observer leurs habitudes, leurs déplacements, leurs incongruités, tenter d'en déduire leurs petits et leurs grands secrets. Et Kale, jamais à court d'imagination, prend à ce petit jeu un plaisir considérable. Mais le jeu prend soudain une tournure inquiétante, lorsque Kale et sa nouvelle copine découvrent qu'un de leurs voisins, l'énigmatique M. Turner, pourrait bien être... un tueur en série...

Réalisateurs

D.J. Caruso

Distribution

Shia LaBeouf, Sarah Roemer, Carrie-Anne Moss, David Morse, Aaron Yoo, Jose Pablo Cantillo, Matt Craven, Viola Davis, Brandon Caruso, Luciano Rauso
Drame Thriller Mystère
HMDB

CRITIQUES (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Il diciassettenne Kale è scontroso e introverso da quando ha perso il padre in un violento incidente stradale, del quale si sente responsabile. Un giorno Kale stende con un pugno il professore di spagnolo che aveva fatto inutili allusioni al padre morto e per il suo gesto il ragazzo viene messo agli arresti domiciliari per tutto il periodo estivo, costretto a casa da una cavigliera che segnala alla polizia qualora dovesse allontanarsi da un raggio di 300 metri dalla sua abitazione. Annoiato dalla routine quotidiana, Kale comincia ad interessarsi alla vita privata dei suoi vicini di casa che spia con il binocolo dalla finestra della sua camera. Tra uno sguardo alla nuova arrivata Ashley che fa il bagno in piscina e un’occhiata a Mr. Carlson che tradisce la moglie con la donna delle pulizie, Kale si imbatte nel signor Tarner, un misterioso vicino che sembra essere l’uomo che rapisce ed uccide giovani donne di cui parla la televisione. Il ragazzo comincia ad indagare. Vero caso cinematografico della passata stagione cinematografica statunitense, “Disturbia” è riuscito a guadagnare al botteghino una considerevole cifra, diventando un vero fenomeno tra i giovani e consacrando Shia LaBeouf (Transformers) a star capace con il solo nome di attirare frotte di pubblico in sala. In realtà il piccolo thriller diretto da D.J. Caruso (Identità violate) e prodotto dalla Dreamworks di Spielberg sulla carta non avrebbe fatto presagire un simile successo, anche perché la storia del voyeur invischiato in una situazione da thriller a causa della sua curiosità è stata raccontata tante di quelle volte e in tutte le salse da servire una pellicola senza sorprese fin dall’incipit. Eppure, malgrado l’assoluta mancanza di originalità e la scontatezza di ogni risvolto del plot, “Disturbia” riesce a risultare decisamente gradevole, sia per coloro che conoscono a memoria “La finestra sul cortile” di Hitchcock, sia per i teenagers dalla mente ancora vergine. Le quasi due ore di film scorrono veloci senza mai annoiare lo spettatore, grazie ad una sapiente commissione tra generi che mescola con efficacia il dramma familiare ed esistenziale (nei primi venti minuti), la commedia giovanile (la parte centrale del film) e il thriller con venature horror nel lungo climax finale. Così facendo, Caruso, su una sceneggiatura di Christopher Landon e Carl Ellsworth, dona al pubblico un film semplice nella struttura e prevedibile nei colpi di scena, ma con un buon ritmo, qualche facile spavento e un tocco di macabro nella virata horror finale. Quella che potrebbe essere considerata la trovata originale di una storia risaputa è l’accento tecnologico dato all’impresa da voyeur del protagonista, che non si limita all’obiettivo della macchina fotografica e al binocolo per osservare le gesta dei suoi vicini, ma usufruisce di un armamentario caratteristico della più moderna tecnologia, fatto di videocamere, fotocamere e videofonini, tanto per aggiungere un tocco di modernità che molto farebbe riflettere sulla contemporanea situazione sulla privacy dell’individuo comune. Il cast è un altro punto a favore di “Disturbia” che vanta, oltre al già citato e ottimo protagonista Shia LaBeouf, David Morse (Il miglio verde) nel ruolo del misterioso vicino, Carrie-Anne Moss (Trinity nella saga “Matrix”) nel ruolo della madre del protagonista e la giovane e affascinate Sarah Roemer in quello della nuova vicina di casa. Non è un film che si farà ricordare negli annali del cinema, ma “Disturbia” riesce ad intrattenere con sfacciata disinvoltura e con rara efficacia, pur trattando una storia ormai classica per il thriller. Decisamente gradevole. Curiosità. L’affascinate titolo “Disturbia” è un gioco di parole per unire i termini “disturb” (disturbo) e “suburbia” (periferia).

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