MC
Marco Castellini
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Inghilterra, secondo dopoguerra: Grace ed i suoi due figli vivono in una grande casa isolata e quasi sempre immersa nella nebbia. I bambini soffrono di una strana malattia che li costringe a vivere al riparo della luce. Una mattina si presentano alla porta tre domestici: la giovane donna affida loro la conduzione della casa dopo aver illustrato le sue severe regole. La vita scorre apparentemente tranquilla ma rumori strani e voci provenienti da altre stanze cominciano a terrorizzare la donna ed i suoi due bambini: è come se la casa fosse popolata da altre presenze; ma chi sono questi “intrusi” e cosa vogliono… Il giovane e promettente regista spagnolo Amenàbar con il suo terzo film (i due precedenti sono il thriller “Tesis” ed il fantastico “Apri gli Occhi”) si getta nell’horror con questa ghost-story interpretata da un’ottima Nicole Kidman e prodotta dall’ex-marito di lei Tom Cruise. La scelta del regista appare subito chiara: la vera paura è quella che si cela nell’immaginazione; la tensione, la suspense sono rese tramite rumori, cigolii, porte che si chiudo e si aprono all’improvviso, una sorta di “indizi dell’orrore” che lasciano presagire qualcosa, ma qualcosa di indefinito e perciò ancora più terrificante. Il mistero va svelato solamente all’ultima scena, lasciando (per quanto sia possibile) il pubblico sbigottito. Diciamo che Amenàbar ha in parte ottenuto il risultato che si proponeva, solo “in parte” perché lo spettatore più smaliziato può intuire il finale già prima della metà del film e questo a causa del dazio che “The Others” deve inevitabilmente pagare nei confronti di precedenti ghost-movie come “Carnival of Souls”, “Suspense” o il recente “Il Sesto senso”. Comunque l’ottima fotografia dominata dal giallo dei lumi della casa che illuminano flebilmente le sinistre zone d'ombra delle stanze della inquietante magione, una colonna sonora particolarmente efficace (composta dallo stesso regista) e le ottime prove degli attori (come già detto la Kidman su tutti) bastano già ampiamente per godere della visione del film. Curiosità: per il piccolo James Bentley, non è stato difficile calarsi nella parte, il bambino infatti ha sofferto realmente, per alcuni anni, di una rara malattia che lo rendeva fotosensibile non permettendogli di esporsi alla luce del sole senza aver prima applicato una speciale crema protettiva per la pelle.