Salvage backdrop
Salvage poster

SALVAGE

2006 US
noviembre 2, 2006

Una joven aborda una camioneta desconocida de un hombre que le promete llevarla a su casa después del trabajo, una vez dentro se da cuenta que probablemente cometió un gran error. Luego despierta de la que parece haber sido la más horrible pesadilla en la que su muerte fue revelada, pero poco después se dará cuenta que la verdad es completamente distinta. Esta película formó parte de la selección oficial del Festival Sundance.

Directores

Josh Crook

Reparto

Lauren Currie Lewis, Cody Darbe, Chris Ferry, Maureen Olander, Jessica Delong, Sam Dahler, Jeff Crook, John P. Miller, Adam Morris, Maureen Wagner
Terror Suspense Misterio
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

Claire accetta il passaggio di uno sconosciuto che la passa a prendere a lavoro dicendo di essere stato mandato dal suo ragazzo Jimmy. Dopo alcune avance dell’autista, Claire scende dall’auto e si rifugia in casa, ma l’uomo riesce a entrare e la uccide. Ma si tratta di un incubo, Claire si è addormentata sul luogo di lavoro. Eppure c’è qualche cosa che non quadra, lo stesso incubo torna più volte e la ragazza comincia a confondere realtà e fantasia. Pedante, noioso e sconclusionato. Questi tre aggettivi descrivono alla perfezione un filmetto tanto furbo quanto vuoto, un perfetto esempio di come NON deve essere realizzato un horror indipendente. “Gruesome”, altrove conosciuto come “Salvage”, è la quarta opera di Jeff e Josh Crook, due fratelli registi e sceneggiatori solitamente impegnati in film che raccontano le problematiche dei giovani immersi nel sottobosco multietnico americano. Questa volta, con una manciata di dollari (circa 25.000) e con tanto di selezione al Sundance Film Festival del 2006, i due provano a cimentarsi con l’horror ma è palese che non ne hanno le capacità e non ne conoscono minimamente il linguaggio. “Gruesome” dura pochissimo, circa 75 minuti, eppure quell’ora e un quarto sembra durare un’eternità: vedere grossomodo la stessa scena ripetuta più volte, priva di ritmo e inventiva, e sopportare attori men che mediocri che dicono banalità è davvero troppo. Per di più il film dei fratelli Crook possiede uno di quei finali talmente irritanti da sospettare che l’intero film non sia altro che una presa in giro nei confronti dello spettatore, anche se la realtà risiede più probabilmente nell’incapacità del duo di dare una conclusione soddisfacente al pasticciato plot, scadendo così in un twist finale a sorpresa che non solo è banale e male orchestrato, ma dà la seria impressione allo spettatore di aver perso inutilmente il proprio tempo. Avete presente quei deus ex machina impensabili per quanto sono scemi e che minano seriamente la credibilità e la capacità di sospensione dell’incredulità da parte dello spettatore? Bene, “Gruesome” ne possiede uno da “vaffa…” assicurato. Gli attori coinvolti in questo film appaiono molto sottotono, volti poco interessanti alle prime armi e probabilmente con un futuro (se mai ci sarà, cinematograficamente parlando) circoscritto al solo indie o alla tv, a cominciare dalla poco coinvolta e poco coinvolgente protagonista interpretata dalla giovane Lauren Currie Lewis, passando a Chris Ferry (anche produttore del film) che impersona uno dei “cattivi” più insipidi e noiosi visti recentemente in film horror. I fratelli Crook dirigono con piglio televisivo senza mai costruire la benché minima tensione, difettando moltissimo nel ritmo e offrendo in generale un’opera del tutto anonima, tra l’altro svantaggiata da una confezione poveristica che usufruisce di una fotografia molto squallida. “Gruesome” è dunque un film piatto, noioso e privo di mordente; forse qualcuno potrebbe rimanere stupito dal – pessimo - finale a sorpresa, ma il fatto che gli autori non avessero in fin dei conti nulla da raccontare (o se ce l’avevano non ci sono riusciti) è la conclusione naturale che si può trarre da questa opera.

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