Leeches! backdrop
Leeches! poster

LEECHES!

2003 US
août 19, 2003

Type commun sangsues aquatiques se développent à grande taille après le repas de sang de stéroïdes lacées d'un certain nombre de nageurs collège d'endurance, puis les méchantes créatures assiègent l'ensemble du campus pour plus.

Distribution

Matthew Twining, Josh Henderson, Stacey Nelson, Alexandra Westmore, Michael Lutz, Charity Rahmer, Maya Parish, Stephen Sowan, Mark Ian Miller, Tyler Sedustine
Horreur Thriller
HMDB

CRITIQUES (1)

RG

Roberto Giacomelli

I giovani atleti della squadra di nuoto di un college americano fanno uso di steroidi per migliorare le loro prestazioni sportive. Durante l’allenamento in un lago, alcuni di loro vengono assaliti da alcune sanguisughe ma non si curano della cosa. Come conseguenza, le sanguisughe, cibatesi del sangue a base di anabolizzanti, crescono e si dirigono fameliche verso il campus. Toccherà al giovane chimico Spencer trovare un modo per annientare la minaccia. Leggendo la trama, “H2O – Bagno di sangue” non sembrerebbe disprezzabile, anzi riporta alla mente quei b-movies anni ’80 come “Dimensione terrore” o “Slugs – Vortice di terrore” che a loro volta strizzavano l’occhio al glorioso cinema di spavento degli anni ’50 e ’60. Peccato che poi andando a guardare il risultato dell’ennesimo film di David DeCoteau ci si ritrova di fronte il solito pessimo, squallido film del regista di “Brotherhood”. Il problema di “H2O” (che in originale si intitola più esplicitamente “Leeches!”), in fin dei conti, sta tutto in chi siede dietro la macchina da presa, quel terribile David DeCoteau che potremmo tranquillamente eleggere a peggior regista della storia del cinema. A parte il fatto che DeCoteau non ha stile e gli manca completamente il gusto estetico per l’immagine, i suoi film hanno tutti irrimediabilmente personaggi mal delineati, tempi morti assurdi e quella vena omoerotica insistita e compiaciuta che alla lunga stancherebbe anche Boy George. Dunque aspettatevi tanta sciatteria, noia in abbondanza e lunghe scene con giovanotti muscolosi che fanno la doccia e se ne vanno in giro a torso nudo nei modi più gratuiti possibile. Gli effetti speciali di “H2O” poi sono da incorniciare nel museo del trash. Ma qui non si tratta di mancanza di soldi o di buoni effettisti, ma di semplice non curanza. Per la serie “ma che ci frega, facciamo le cose alla cazzo di cane, basta che completiamo il film prima di cena”. Quando sono viste da lontano, le sanguisughe assassine sono dei semplici pupazzi di plastica che rimangono immobili mentre le vittime urlano e si dimenano senza un reale motivo, quando invece si vedono nel dettaglio che avanzano sulle loro vittime, sono dei semplici guanti con l’estremità dita a forma di sanguisuga! Si, avete capito bene! Si possono facilmente riconoscere le dita di chi le anima che fanno su e giù per simulare l’avanzata. Roba che perfino Ed Wood avrebbe preso a pernacchie DeCoteau! E poi quanto sono credibili questi giovanotti palestrati e perennemente seminudi che si spaventano e urlano appena vedono le bestie, senza reagire? Non è che pensano a scrollarsele via di dosso oppure a calpestarle, no, si gettano per terra e si lasciano assalire dai guanti/sanguisughe urlando o, se proprio sono tanto coraggiosi, si dimenano un po’. Non c’è una goccia di sangue, non c’è una scena di tensione, non c’è un sussulto realmente erotico: in “H2O” non c’è niente! E gli attori? Di una cagneria unica. La protagonista femminile, che dovrebbe essere la “regazzetta” più seria del gruppo, è una specie di barbie con sguardo perennemente perso nel vuoto che dice e fa cose stupide (la scena della piscina alla fine è tutta da ridere); il protagonista, invece, interpretato dall’attore feticcio di DeCoteau Michael Lutz, è quello intelligente del gruppo, quello che studia chimica, biologia e quindi può salvare l’umanità. E sapete da cosa si distingue dagli altri omaccioni a torso nudo? Semplice, porta gli occhiali. Cioè, vi rendete conto a cosa si limita la caratterizzazione dei personaggi? Portare gli occhiali è sinonimo di intelligenza, come il Puffo Quattrocchi o il Gremlin Brain! Si vede che DeCoteau e lo sceneggiatore Michael Gingold si sono impegnati! Ma poi il colpo di scena finale a che serve? Come me lo giustificano il comportamento di quello lì? Cos’è un aspirante cattivo di James Bond? Non ci sono parole per rendere bene la bruttezza di questo film, un pessimo lavoro eseguito da un pessimo regista, che praticamente da sempre (ma in modo particolare negli ultimi anni) confeziona il peggio che l’industria cinematografica americana low budget possa permettersi.

Bande-annonce