HARDCORE

Jake Van Dorn, membro influente di una comunità religiosa, assume un investigatore privato per ritrovare la figlia minorenne scomparsa a Los Angeles durante una gita con il gruppo religioso. Visto il disinteresse della polizia l’uomo decide di affidare l’indagine e la ricerca della figlia ad un investigatore privato, ma quando gli viene fatto vedere un film porno dove compare la sua bambina, assume in prima persona l'indagine che, ben presto, si trasformerà per lui in una discesa all'Inferno… L'inizio, lento e descrittivo, è la parte migliore di un film dove Schrader riesce a stabilire una vera dialettica tra il protagonista, l’ambiente e i personaggi minori. Ma l’interesse ed il coinvolgimento rimane per tutta la visione ed anzi accresce fino al finale positivo ma tutt’altro che consolatorio. Uno sguardo sconsolato e freddo sul mondo della pornografia, sullo sfondo di un ambiente famigliare, ed in particolare del rapporto padre-figlia, coperto da un’apparente velo normalità che nasconde una realtà fragile e spiacevole. Ennesima conferma per il protagonista George C. Scott che, con la sua intensa bravura, coinvolge e commuove.