Hellboy backdrop
Hellboy poster

HELLBOY

2004 US
abril 2, 2004

Nacido de las llamas del infierno hace sesenta años durante la Segunda Guerra Mundial, Hellboy (Ron Perlman) fue enviado a la Tierra por el loco diabólico Grigori Rasputín (Karel Roden) para hacer el mal. Destinado a ser un presagio del Apocalipsis, Hellboy fue rescatado por las Fuerzas Aliadas lideradas por el profesor Broom (John Hurt), fundador del clandestino I.I.P.D. (Instituto para la Investigación Paranormal y de Defensa), que lo crió como un hijo y desarrolló sus extraordinarios poderes paranormales. A pesar de sus oscuros orígenes, Hellboy se convierte en un extraño héroe del bien, que lucha contra las fuerzas del mal que amenazan nuestro mundo.

Reparto

Ron Perlman, Selma Blair, Doug Jones, John Hurt, Rupert Evans, Jeffrey Tambor, Ladislav Beran, Bridget Hodson, Karel Roden, Brian Steele
Fantasy Azione
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

skull skull skull skull empty skull
Nel 1944 lo stregone al soldo dei nazisti Grigori Rasputin apre un passaggio verso un’altra dimensione con l’intenzione di evocare una figura demoniaca che porti l’umanità verso un olocausto. Il rito viene però interrotto dai soldati americani, che impediscono il folle piano di Rasputin e riescono ad uccidere lo stregone e i suoi assistenti. Però qualche cosa è riuscita a passare dall’altra dimensione: si tratta di un cucciolo di demone, una sorta di scimmia rossa con un braccio di pietra. Il Dott. Broom decide di tenere il demone, che si mostra fin da subito molto amichevole, e di crescerlo come un figlio, chiamandolo Hellboy. Sessanta anni dopo troviamo Hellboy, ormai cresciuto, come leader di un gruppo di agenti segreti che operano per il governo americano all’interno del Dipartimento per la Ricerca sul Paranormale e la Difesa. Puntualmente Rasputin viene rievocato dai suoi servi nazisti resi immortali dal loro padrone e torna a seminare il panico tra le strade di New York, intenzionato a portare a termine il suo piano di distruzione. Dopo i vampiri mutanti di “Blade II”, il talentuoso regista messicano Guillermo Del Toro decide di cimentarsi con un altro cine-fumetto, ma stavolta parte dal principio e dona le origini cinematografiche ad “Hellboy”, fumetto fanta-horror nato dalla matita di Mike Mignola nel 1993. Dal momento che Del Toro si è sempre dichiarato un fan sfegatato del personaggio di Mignola, ha chiesto allo stesso creatore del personaggio di supervisionare l’intero progetto per averne una versione cinematografica che non deludesse i lettori del fumetto. E così è stato. Anche se l’Hellboy cinematografico presenta diverse variazioni rispetto alla controparte cartacea (anche perché i fumetti di questa saga non sono facilmente “filmabili”), riesce comunque a tenere intatto lo spirito grottesco e genuinamente fracassone dell’originale. Del Toro ha talento da vendere e riesce a creare un ottimo film con del materiale che in mano ad altri avrebbe potuto dar vita solamente ad un anonimo mucchio di esplosioni e ridicola computer graphic. Invece il regista messicano riesce a creare una perfetta mistura di generi capace di emozionare e intrattenere lo spettatore come raramente accade per film di questo genere. “Hellboy” ha in se le basi del cinema fantastico contaminate con suggestioni tipiche dell’horror lovecraftiano, a ciò viene aggiunto un ritmo incalzante da action movie e una dosata componente ironica data soprattutto dalle bizzarre caratterizzazioni dei personaggi protagonisti. Sono proprio i personaggi che popolano l’universo di “Hellboy” a donare una fortissimo appeal a questo film. Il diavolone rosse, interpretato dal magnifico Ron Perlaman (un attore dall’incredibile fisique du role), è un simpaticissimo “uomo d’azione” che adora le barrette di cioccolata Baby Ruth, mangia come un esercito e ha un debole per i gatti e i sigari cubani. Hellboy, Red per gli amici, è un essere grottesco e mostruoso, ma la sua educazione lo ha fatto uniformare concettualmente agli esseri umani e per questo tenta di celare le sue fattezze diaboliche piallandosi le enormi corna che ha sulla fronte. Ma Hellboy per i newyorkesi è una sorta di leggenda metropolitana, una creatura mitica che si dice si aggiri di notte per le vie della città, un paladino della legge che non ha e non può avere la celebrità dei suoi cugini supereroi, data la segretezza del Dipartimento governativo per cui lavora. Un eroe invisibile, dunque, voglioso di visibilità ma impossibilitato nell’averla realmente. Al nostro Red sono affiancati una serie di singolari comprimari che vanno dall’intelligente uomo-anfibio sensitivo Abe Sapien (un truccatissimo Doug Jones) alla problematica ragazza incendiaria Liz Sherman (Selma Blair), di cui Hellboy è innamorato ma non corrisposto. Il team è completato dal Dott. Broom, interpretato da un sempre bravo John Hurt, figura paterna e mentore del protagonista, e da John Myers (Rupert Evans), personaggio inedito creato in occasione del film e intento a fare da “balia” all’indisciplinato Hellboy. I cattivi, purtroppo, non sono troppo approfonditi e l’unico che ne esce davvero in maniera gloriosa è il Karl Ruprecht Kroenen (interpretato da Ladislav Beran), servo fedele di Rasputin, un nazista sadomasochista esperto di arti marziali e dal copro composto da estensioni meccaniche a causa delle mutilazioni autoinflitte. Il film è ricchissimo di ritmo e la regia è costantemente alla ricerca di sperimentazioni visive e acrobatiche. La fotografia dell’ottimo Guillermo Navarro dona un tono dark all’intera vicenda e gli effetti speciali, quasi totalmente realizzati in vecchio stile, sono di primissimo livello. Insomma, “Hellboy” è un vero spettacolo, un film che diverte con intelligenza, un anti-blockbuster senza epoca che va ad arricchire la già ottima galleria di freak in celluloide che Del Toro sta pian piano costruendo.

Dónde Ver

Alquilar

Apple TV Apple TV
Amazon Video Amazon Video
Rakuten TV Rakuten TV
Google Play Movies Google Play Movies

Comprar

Apple TV Apple TV
Amazon Video Amazon Video
Rakuten TV Rakuten TV
Google Play Movies Google Play Movies