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Howling V: The Rebirth poster

HOWLING V: THE REBIRTH

1989 GB
May 1, 1989

When a group of people from different walks of life converge in a Hungarian castle situated in Budapest which has been sealed for 500 years, they bring with them a werewolf which slowly begins to cut their numbers down.

Directors

Neal Sundstrom

Cast

Phil Davis, Victoria Catlin, Ben Cole, Mary Stavin, William Shockley, Elizabeth Shé, Mark Sivertsen, Stephanie Faulkner, Clive Turner, Jill Pearson
Horror
HMDB

REVIEWS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Nove persone, che apparentemente non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro, vengono invitati da un misterioso conte a trascorrere una giornata all’interno di un antico castello in Ungheria in cui nessuno mette più piede da oltre cinquecento anni. Durante il pomeriggio una violenta bufera di neve blocca le uscite del castello e tutti gli ospiti del vecchio maniero inizieranno a scomparire misteriosamente risvegliando nell’animo del conte il mito dell’uomo lupo. “Howling V –La rinascita” è il quinto capitolo della famosissima e sfortunatissima saga de “L’ululato” iniziata con maestria nel 1981 da Joe Dante e che ha cominciato vertiginosamente a rovinarsi a partire già dall’orrendo secondo capitolo. Questo quinto capitolo è una pellicola sul tema del licantropo che non può essere ricordata ne per la troppa bellezza ne per l’eccessiva bruttezza; ma che riesce, seppur non di molto, a rialzare la qualità della serie, che come detto precedentemente, ha sfornato dopo il primo capitolo, divenuto da subito un cult per il genere horror, solo filmacci ai limiti del guardabile. Il film in questione, diretto da un poco conosciuto Neal Sundstrom si avvale di una storia per niente originale ma che sembra voler cambiare stile rispetto ai suoi precedenti dando, ad un soggetto di base prettamente horror, varie sfumature da giallo-thriller. La sceneggiatura risulta essere alquanto misera e scarna in idee e a lungo andare potrebbe rivelarsi abbastanza ripetitiva e prevedibile, ma tutto sommato riesce comunque a catturare l’attenzione e l’interesse dello spettatore; inoltre, risulta troppo semplice arrivare alla soluzione del finale e ci sono diverse sciocchezze (chiamiamole così) che uno sceneggiatore più esperto avrebbe saputo risolvere tranquillamente (una prima domanda su tutte che lo spettatore si pone dopo la visione del film è : come è possibile che il lupo mannaro, nelle sue fugaci apparizioni, ha delle possenti catene alle caviglie ?) Il cast, non è certo il punto di forza del film, infatti tutti gli attori sono abbastanza incompetenti e sconosciuti, e sembra che non avessero alcuna voglia di recitare nel momento in cui bisognava cominciare le riprese; unici volti appena noti sono Philip Davis (Alien 3) e Ben Cole (Dr.Jekyll e Mr.Hyde sull’orlo della follia). Inoltre, ulteriori punti di demerito possono essere riscontrati nel basso tasso di gore-splatter e nella resa del lupo mannaro: per quanto riguarda il primo, il sangue è presente in basse misure, gli omicidi avvengono tutti fuori campo e ci sono solo pochissime scene appena violente; per quanto riguarda il secondo punto c’è da dire che, stranamente per un film sui lupi mannari, il licantropo viene solo fatto “assaggiare” mostrando quando una zampa, quando una mano o la bocca, ma per bene il lupo mannaro non viene mai fatto vedere. Il punto di forza sta nella suggestiva scenografia; il film è interamente ambientato nel vecchio castello che conferisce una bella atmosfera inquietante e affascinante al punto giusto e risulta essere il posto ideale per ambientare un film dell’orrore. In conclusione questo “Howling V- La Rinascita” è un filmetto con poche pretese che malgrado diversi problemi dovuti alla dilettantesca sceneggiatura e sicuramente al bassissimo budget, risulta piuttosto gradevole e interessante riuscendo a dimostrare che si può fare un discreto film sui licantropi pur evitando di far vedere i lupi mannari.