MC
Marco Castellini
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Identità La notte prima della sua esecuzione, uno psichiatra riesce a far ottenere ad un serial killer condannato a morte un’udienza supplementare, mirata a dimostrare la sua infermità mentale. La stessa notte, mentre il detenuto viene trasferito dal carcere al luogo dell’udienza, dieci sconosciuti, ciascuno con il loro “scheletro nell’armadio”, si incontrano a causa di un terribile temporale: un autista di limousine (John Cusack) con a seguito una star degli Anni ’80 (Rebecca DeMornay); un poliziotto (Ray Liotta) che sta accompagnando un omicida (Jake Busey); una ragazza squillo (Amanda Peet); una coppia di novelli sposi (Clea DuVall e William Lee Scott) ed una famiglia in crisi (John C. McGinley, Leila Kenzie, Bret Loehr), trovano tutti rifugio in un decadente motel gestito da sinistro custode notturno (John Hawkes). Il sollievo per aver trovato un riparo è presto sostituito dalla paura quando i dieci viaggiatori cominciano a morire, uno dopo l’altro. Capiranno presto che, se vogliono sopravvivere, devono scoprire il mistero che ha fatto in modo che si incontrassero proprio in quel posto e proprio quella notte… Leggendo la trama il film di di James Mangold potrebbe essere subito catalogato come il classico giallo-slasher che si porta avanti secondo lo schema ormai ben collaudato dell’eliminazione graduale dei personaggi, fino alla soluzione finale dell’enigma: i dieci piccoli indiani iniziano ad essere uccisi uno ad uno mentre si scoprono sempre nuove verità, perché nessuno è ciò che sembra, ognuno ha un suo scopo e un suo terribile segreto da nascondere, tutti quanti rinchiusi in una inquietante trappola. Fino all'ultimo si crede di sapere qualcosa, di conoscere a grandi linee quello che potrebbe essere il colpo di scena finale per poi scoprire che in realtà non è così, ed è proprio per questo che si può definire “Identità” uno dei migliori thriller-horror degli ultimi anni. La storia è veramente originale, è un puzzle ben costruito, ricco di colpi di scena e con dei personaggi dalle sfaccettature complicate e misteriose che rendono il tutto ancor più coinvolgente. Interessante e particolarmente azzeccata è poi anche la scelta di riproporre, attraverso una serie di background, le storie dei vari protagonisti e delle cause che li hanno spinti a ritrovarsi tutti insieme nel motel. Perfetta pure l’ambientazione: il temporale ed il piccolo motel rendono al meglio il senso claustrofobico che assilla per tutto il tempo i protagonisti. Infine anche il cast, ricco di volti noti ma senza star di prima fascia, risulta ben assemblato e assolutamente all’altezza soprattutto nei suoi due ottimi protagonisti principali Ray Lotta e John Cusack. Un thriller ben diretto, ben interpretato, originale e ricco di suspense…si può chiedere di più? (…specie di questi tempi…). Assolutamente consigliato.