The Abominable Snowman backdrop
The Abominable Snowman poster

THE ABOMINABLE SNOWMAN

1957 GB
August 26, 1957

A kindly English botanist and a gruff American promoter lead an expedition to the Himalayas in search of the legendary Yeti.

Directors

Val Guest

Cast

Forrest Tucker, Peter Cushing, Arnold Marlé, Maureen Connell, Richard Wattis, Robert Brown, Michael Brill, Wolfe Morris, Anthony Chinn, Fred Johnson
Adventure Horror
HMDB

REVIEWS (1)

FC

Francesco Chello

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Lo scienziato John Rollason si trova in Tibet con la moglie ed un collega per compiere alcuni studi e ricerche. Ma il vero motivo di interesse dell’uomo è il mistero dello Yeti, leggendaria figura del luogo di cui non ci sono prove dell’esistenza. Nel momento in cui gli si presenta l’occasione di una spedizione scientifica sull’Himalaya, alla ricerca del gigantesco e mostruoso essere, l’uomo non ci pensa due volte aggregandosi immediatamente alla missione. Ma giunti sulle vette innevate terribili e misteriosi incidenti iniziano a colpire gradualmente i protagonisti… “Il Mostruoso Uomo delle Nevi” (“The Abominable Snowman”) è un fanta-horror in classico stile anni ’50, con il fascino che ne consegue. Tratto da un teledramma di Nigel Keale e prodotto dalla Hammer nel 1957, nel periodo subito precedente a quelli che sarebbero stati gli anni d’oro per la famosa casa di produzione inglese, gli anni dei cicli di Dracula, Frankenstein, La Mummia e non solo. Il primo merito da attribuire alla pellicola è quello di essere stata una delle prime, se non la prima, a narrare del famoso quanto misterioso Yeti, conosciuto anche come l’Uomo delle Nevi, appunto, un mito senza alcun dubbio intrigante. Tutt’oggi i titoli su questo personaggio non sono tantissimi. Parlavamo di fascino tipico di quegli anni; potremmo iniziare dal bianco e nero, che dona alla visione quella sorta di “eleganza”, passando poi per le splendide e suggestive scenografie ed ambientazioni: dalla ricostruzione del paesino tibetano a quella delle vette innevate. Come non menzionare poi gli attori, e lo stile recitativo dell’epoca, tra cui spicca il protagonista, il grande Peter Cushing che, con Christopher Lee, sarebbe diventato di lì a poco un’icona Horror immortale, grazie ai già ricordati anni d’oro hammeriani. Un fanta-horror sì, ma in “salsa avventurosa”; motivo d’interesse in più per la pellicola, sono evidenti infatti alcune caratteristiche da tipica storia d’avventura: dal mistero da scoprire, alla missione a cui prendono parte i protagonisti, alle vicissitudini a cui andranno incontro. Ciò nonostante il film non è costruito principalmente sull’azione ma più sui personaggi e la loro psicologia, mettendo in risalto, in particolare, il contrasto tra la personalità del personaggio di Cushing, il dottor Rollanson, dai sani principi morali e quello del dottor Tom Friend, interpretato da Forrest Tucker, avido, bugiardo e dal fare truffaldino. Pur basandosi essenzialmente su di esso, il “Mostro” del titolo non compare quasi mai, ma quello che superficialmente potrebbe apparire come un difetto finisce per poter essere considerato un pregio della pellicola. La storia infatti è costruita, e bene, attorno al mistero che avvolge questa famigerata figura, alla tensione che la sua presenza provoca nei protagonisti ed alla suspense che contraddistingue le scene clou. Il volto dell’Uomo delle Nevi viene mostrato solo nel finale, mentre nel corso della pellicola il personaggio è “presente” i modi diversi, differenti ed intelligenti escamotage come suoni o rumori particolari, ombre, sagome, orme, inquadrature parziali degli arti. Il messaggio finale della pellicola sottolinea il peso che può avere la mano dell’uomo sull’ambiente, sull’esistenza di altre razze, cercando di mettere l’accento sulla possibilità che l’uomo ha per evitarlo. La pellicola esplora le conseguenze negative della avidità dell’uomo su ciò che lo circonda oltre che sui rapporti con i suoi simili. Rapporti tra uomini che si compromettono facilmente sia, come dicevamo, in presenza di interessi personali che in condizioni di estrema difficoltà come quelle in cui si troveranno i protagonisti. In conclusione Il Mostruoso Uomo delle Nevi è un titolo affascinante, gradevole ed interessante da vedere, in particolare se si apprezza il genere in questione. L’unica versione italiana reperibile attualmente sul mercato è un riversamento dalla pellicola italiana dell’epoca, pellicola che, com’era naturale che fosse, mostra i segni del tempo risultando un po’ rovinata in diversi punti; d’altro canto però non fosse stato per tale versione ci risulta difficile immaginare una nuova importazione per questo titolo. Inoltre il doppiaggio originale, che probabilmente con l’importazione di una nuova versione sarebbe andato perduto, gli conferisce, se possibile, un pizzico di fascino in più: il doppiaggio in Italia è un’arte, è vera recitazione, ogni epoca ha il suo stile recitativo e di conseguenza il suo stile di doppiaggio. Curiosità: il film è conosciuto anche con un secondo titolo originale ovvero “The Abominable Snowman of the Himalayas”.

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