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SUISAID - CHI ACCOPPA UN AMICO TROVA UN TESORO

2004 IT

CRITIQUES (1)

AP

Antonluigi Pecchia aka Pax

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Un giovane sta’ passando un periodo davvero sfortunato, è caduto in depressione e cerca molte volte di suicidarsi ma senza alcun risultato… Decide così una sera di stringere un patto con i suoi 3 coinquilini che in cambio dell’eredità del giovane lo dovranno uccidere meno dolorosamente possibile e, possibilmente, senza farsene accorgere dal giovine. Però i suoi 3 coinquilini non riusciranno a compiere l’impresa e assolderanno un terribile serial killer per appioppargli il lavoro “sporco”. Ma il tutto non andrà come si era previsto… Primo lungometraggio diretto dal regista Dagoberto Brasile, dalla durata di “sole” 3 ore e girato in ben 6 anni. In “Suisaid – Chi accoppa un amico trova un tesoro” ritroviamo mescolati tantissimi generi di film, ma per semplificare lo classifico come un horror/grottesco. “Suisaid” presenta un po’ tutti i temi trattati da questo regista anche in seguito come: mischiare vari generi di film, l’ironia, il cinema esagerato usato molto spesso come se si trattasse di un cartone animato, personaggi molto ridicoli, ritmo ben veloce e che non si basa sull’atmosfera. Film che riesce a divertire e intrattenere lo spettatore si, ma con parti un po’ noiose (si tratta pur sempre di 3 ore! ); c’è presenza di splatter specialmente nel terzo tempo (il film si divide in tre tempi dalla durata circa di un’ ora l’uno!) e un colpo di scena nel finale inaspettato. Gli effetti speciali artigianali sono chiaramente finti (ma l’intento di questo film non è di certo quello di sembrare il più reale possibile!). Inoltre c’è da dire che si tratta pur sempre di un film che non ha nessuna intenzione di “serietà” e che dopo la visione sicuramente non avrà lasciato nulla allo spettatore, però è un film che si lascia guardare e molto spesso fa’ sorridere. Ormai in Italia resta soltanto il cinema autoprodotto e quindi non si può di certo cercare il perfetto in questa autoproduzione low budget. La visione di questo film è consigliata specialmente a tutti quelli che amano gli horror grotteschi e a coloro che sanno apprezzare le produzioni indipendenti a basso budget. Curiosità. Dopo i primi 10 minuti di “Suisaid”, c’è una scena in cui il protagonista perde il suo cane, quella scena in realtà è un cortometraggio sempre di Dagoberto Brasile girato nel 1998. Nel titolo la parola “Suisaid” non è altro che la pronuncia della parola in inglese “suicide”, che significa in italiano “suicidio”. Per saperne di più sui lavori, sul cast ed avere altre informazioni riguardo allo staff di questi lavori vi rimando ai seguenti link: www.krakatoaink.net e www.myspace.com/krakatoaink Citazione:”Fino ad ora avete conosciuto il dottor Jekyll, ora conoscerete mister Heidi”