Jack Frost backdrop
Jack Frost poster

JACK FROST

1997 US
noviembre 18, 1997

Un asesino en serie muere y su alma se reencarna en un muñeco de nieve, que obviamente reinicia sus matanzas.

Directores

Michael Cooney

Reparto

Christopher Allport, Shannon Elizabeth, Stephen Mendel, F. William Parker, Brian Leckner, Scott MacDonald, Kelly Jean Peters, Rob LaBelle, Eileen Seeley, Zack Eginton
Fantasy Horror Commedia
HMDB

RESEÑAS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Il Natale è ormai alle porte quando un furgoncino della polizia, con a bordo un pericoloso serial killer destinato alla sedia elettrica (Jack Frost), va a scontrarsi con un camion trasportante sostanze chimiche. Dopo l’incidente, il serial killer riesce ad evadere ma durante la fuga viene travolto dai liquami chimici e il suo DNA verrà ad unirsi con il manto di neve che ricopre la strada, trasformandosi così in un minaccioso pupazzo di neve assassino. Intenzionato a continuare il suo lavoro da killer, Jack Frost si dirigerà in un piccolo paesino di montagna e spetterà allo sceriffo del posto (diretto responsabile dell’arresto del killer) fermare la follia omicida del pupazzo di neve. Come facilmente deducibile dal plot, non abbiamo nulla a che fare con l’omonimo film con Michael Keaton uscito nel 1998, no, questo “Jack Frost” non è una favoletta agrodolce, buonista e per famiglie (come il film con Keaton) ma trattasi di una pellicola puramente horror e che, malgrado sia datata 1996, ancora non è riuscita a trovare alcuna distribuzione nel nostro Paese. “Jack Frost” è una pellicola che potrebbe essere tranquillamente catalogata sotto la voce “trash”, ma se tale deve essere considerata va specificato che si tratta di un “trash” più che dignitoso, che riesce ad alternare con molta audacia momenti puramente horror a momenti colmi di ironia. Ovviamente, ciò che maggiormente colpisce ed incuriosisce di tale film non è la storia, ma bensì l’antagonista, Jack Frost; personaggio che, oltre ad affascinare esteticamente grazie ad una resa insolita ed efficace, affascina anche nella sua genesi bizzarra e fumettistica. Jack Frost, infatti, prende vita in maniera analoga a molti “cattivi” conosciuti nelle vignette e come tali esso ci viene rappresentato, ossia come un uomo (prima di diventare di neve) talmente viscido e malvagio da risultare improbabile e che, dopo la morte, utilizza a proprio vantaggio ciò che lo ha ucciso. Anche nello scegliere il nome segue la classica tradizione tipica dei fumetti, un nome che ha una buona assonanza con il cognome e che, allo stesso tempo, ha un significato inerente; Jack Frost è infatti il nome che gli americani usano per chiamare i loro pupazzi di neve. Come già accennato precedentemente, il film, pur essendo un vero e proprio horror, decide (giustamente) di trattare l’argomento anche con una certa ironia che non guasta mai, anzi riesce a giovare notevolmente al risultato finale, poiché sarebbe stato molto difficile e ridicolo trattare con troppa serietà un argomento che vede per protagonista un pupazzo di neve che se ne va in giro ad ammazzare chiunque gli capiti a tiro. Buona anche la prova registica di Michael Cooney, che rivestirà il ruolo di regista anche per il secondo capitolo “Jack Frost 2 – Revenge of the Mutant Killer Snowman” e la recitazione degli attori, tra i tanti spicca il volto di una giovane Shannon Elizabeth (“American Pie”, “I 13 Spettri”) qui alla sua prima interpretazione. Tra gli altri punti di forza vi è la scelta di inserire sufficienti dosi di gore e molta fantasia negli omicidi, tutto ciò per far si che il “piatto” venga digerito ancor meglio dagli amanti dell’horror; ma tra i tanti aspetti positivi è riscontrabile anche qualche piccola macchietta nera, tra queste la fintissima realizzazione del pupazzo di neve! Sicuramente ciò è stato imposto dal risicato budget, ma se si guarda l’opera sotto l’ottica giusta questo problema non sarà sicuramente così rilevante. In conclusione questo “Jack Frost” è un film curioso e simpatico ma, prima di essere visionato, occorre che lo spettatore regredisca all’età mentale di dieci anni. Se pensavate di aver visto ormai di tutto in un film dell’orrore, se avevate una concezione ciclica del genere, se pensavate che ormai fosse stato trattato tutto il trattabile in un film horror, vi sbagliavate e questo “Jack Frost” ne è la chiara dimostrazione. Da vedere, una vera chicca del trash!