Jeepers Creepers - Il Canto del Diavolo 2 backdrop
Jeepers Creepers - Il Canto del Diavolo 2 poster

JEEPERS CREEPERS - IL CANTO DEL DIAVOLO 2

Jeepers Creepers 2

2003 US
agosto 8, 2003

Una squadra di basket completa di giocatori, riserve, allenatori e cheerleaders fa ritorno col proprio autobus dal Campionato studentesco. Dopo un incidente apparentemente casuale, che li costringe ad una sosta forzata, vengono attaccati da un'orribile creatura alata che uccide gli adulti del gruppo. Si tratta di un antico demone che ogni 23 anni, per 23 giorni, risorge dal suo letargo per nutrirsi. Siamo al 22esimo giorno e the Creeper si prepara per l’ultimo banchetto. Il demone terrà il gruppo sotto scacco, decimandolo, fino a quando Jack Taggart, un contadino del luogo, al quale l’essere ha sottratto il figlioletto più piccolo, non interverrà per salvare i giovani e vendicarsi.

Registi

Victor Salva

Cast

Ray Wise, Jonathan Breck, Nicki Aycox, Eric Nenninger, Marieh Delfino, Al Santos, Tom Tarantini, Josh Hammond, Luke Edwards, Garikayi Mutambirwa
Horror
HMDB

RECENSIONI (1)

MR

Marco Ruggeri

skull empty skull empty skull empty skull empty skull
Un autobus percorre la desolata campagna americana trasportando la squadra di basket di un college, reduce dalla fresca vittoria del campionato giovanile al quale ha partecipato. I festeggiamenti sono però interrotti dall’improvviso e misterioso scoppio di due pneumatici, incidente che costringe la comitiva dapprima a rallentare ed infine ad arrestare del tutto il suo viaggio di ritorno verso casa. Bloccati in piena notte su una strada deserta, i ragazzi scoprono di essere le vittime prescelte di un predatore che li ha abilmente intrappolati al solo scopo di sterminarli. La Creatura che li sta cacciando è un essere demoniaco che si risveglia dal suo letargo ogni 23 anni per trascorrere 23 giorni di veglia cibandosi di povere e indifese vittime umane. Gli studenti del college non sono altro che la portata principale dell’ultima cena del demone, prossimo a scomparire per i futuri 23 anni alla fine di quello che è il suo ultimo giorno di caccia. Quando tutte le speranze dei ragazzi sembrano ormai svanite, arriva in loro soccorso il padre di un bambino rapito e ucciso il giorno precedente, deciso a fare qualunque cosa per porre fine alla vita dell’essere che gli strappato l’affetto del figlio… L’atteso sequel di “Jeepers Creepers – Il Canto del Diavolo” (campione d’incassi ai botteghini americani un paio di stagioni fa) si rivela convincente soltanto durante i primi minuti di proiezione: la sequenza iniziale cattura l’attenzione dello spettatore, piacevolmente colpito sia dal ritmo della scena, sia dalla presenza sullo schermo del grandissimo Ray Wise (tormentato e diabolico padre di Laura Palmer nel serial capolavoro di David Lynch, “Twin Peaks”). Terminata però l’introduzione iniziale, le aspettative positive iniziano a sfaldarsi minuto dopo minuto: il tentativo di costruire una situazione che sia allo stesso tempo nuova e terrificante, almeno nelle intenzioni del giovane Victor Salva (già regista del prequel), inizia a scontrarsi con la debole ossatura alla base dell’intera struttura del film. La scelta di far ruotare la pellicola intorno ad un gruppo di ragazzi prigionieri in un autobus, infatti, non regala alla lunga i frutti sperati: a dispetto di un contesto bene o male originale, la sensazione di claustrofobia e di tensione che altre pellicole incentrate sulla reclusione forzata dei suoi protagonisti in “spazi ristretti” hanno impresso sullo spettatore questa volta è soltanto un miraggio. Basta correre con la memoria alle case abbandonate di film come “La notte dei morti viventi” di George Romero o “La Casa” di Sam Raimi per rendersi conto dell’atmosfera differente che pervade questi capolavori. L’impressione è che in “Jeepers Creepers – Il canto del Diavolo 2” sia stato addirittura raggiunto il risultato opposto a quello desiderato, in quanto per buona parte del film, invece di provare angoscia, si ha la costante sensazione di trovarsi in una situazione statica, immobile e piatta. Il numero eccessivo di attori in scena (i ragazzi rinchiusi nell’autobus sono troppi!) non permette mai al pubblico di immedesimarsi a fondo nei protagonisti della storia: anche uno spettatore attento e scrupoloso farà fatica a riconoscere i volti dei giovani, al punto di domandarsi più volte se l’attore inquadrato sia una faccia nuova o una già vista in qualche sequenza precedente. E senza immedesimazione non c’è partecipazione. Anche la Creatura demoniaca che furoreggia sullo schermo per buona parte del film fa fatica a rendersi credibile: nonostante cerchi più volte di ingraziarsi i favori del pubblico regalandosi primi piani ravvicinati, espressioni cattive e minacciose, cercando addirittura di fare il verso ai grandi boogey-men del passato, il risultato rasenta la sufficienza. Chi non ha colto una maldestra citazione del mitico humor nero di Freddy quando il mostro inizia a leccare in modo alquanto ridicolo un finestrino dell’autobus? Anche in questo caso però il paragone non regge. Sul piano degli effetti speciali il film non regala particolari sorprese: a qualche buon effetto di make-up si contrappongono una serie di sequenze che non sembrano curate a sufficienza, specialmente quando viene mostrato il demone in volo. Inoltre la scelta di limitare gli spargimenti di sangue sullo schermo contribuisce a stemperare ulteriormente l’effetto di tutta una serie di situazioni che, anche condite con il più estremo gore, riuscirebbero difficilmente a terrorizzare lo spettatore. Inevitabile il paragone con il prequel: pur non avendo fatto gridare al miracolo, “Jeepers Creepers – Il canto del Diavolo” aveva convinto per una trama solida e ben costruita, per un’atmosfera cupa e opprimente, per un ritmo incalzante, teso, in grado di regalare momenti di piacevole brivido, e per un finale nero e senza speranza che era riuscito a lasciare il segno. Nel caso di questo “Jeepers Creepers – Il canto del Diavolo 2” qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. Ancora una volta siamo di fronte ad una pellicola piena zeppa di incongruenze narrative e strutturali che lasciano a bocca aperta anche gli spettatori meno smaliziati. Sorvolando sull’ormai logoro cliché della “zona senza campo dove nessun telefono cellulare riesce a comunicare con il mondo esterno”, gli elementi che sottolineano la leggerezza di alcuni passaggi della sceneggiatura sono molteplici: la capacità di una ragazza del gruppo di sognare le vittime passate, ad esempio, si rivela, nonostante le interessanti premesse, soltanto un evidente e forzato pretesto narrativo per spiegare agli studenti nell’autobus le abitudini “alimentari” del Mostro. E si potrebbe continuare sottolineando la superficialità con la quale vengono toccati argomenti come l’omosessualità o il razzismo… E’ inoltre impossibile perdonare una serie di incongruenze logiche che affliggono la pellicola: capita ad esempio di vedere come gli stessi ragazzi in preda al panico durante una scena per l’impossibilità di fuggire e di aprire le porte bloccate dell’autobus, riescano nella sequenza immediatamente successiva a scendere tranquillamente e senza la benché minima fatica. Osservare poi il temibile demone (di cui tanto dovremmo aver paura) agitarsi in cielo arpionato come un pesce o peggio ancora vederlo saltellare sull’erba come una rana impazzita dopo aver perso una gamba ed un braccio, regala, seppure involontariamente, qualche momento di lieve comicità. Dispiace constatare, film dopo film, la tremenda difficoltà che negli ultimi anni il cinema sembra mostrare nell’inventarsi incubi nuovi e sempre più agghiaccianti. “Jeepers Creepers – Il canto del Diavolo 2” conferma questa inarrestabile tendenza perché non convince, perché lascia lo spettatore perplesso, e perché ancora una volta non è ciò che più di tutto un fan del cinema horror desidera: un incubo di cui aver paura e di cui innamorarsi senza alcuna riserva.

Dove Guardare

Noleggio

Apple TV Apple TV

Acquista

Apple TV Apple TV