MC
Marco Castellini
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Il figlio di uno scienziato rimane vittima di un suo stesso esperimento che gli muta la testa ed un braccio in quelli di una mosca. Per sua fortuna un poliziotto riesce a catturare l’insetto che ha “acquistato” la testa ed l’arto del giovane: chiudendo i due esseri in un apparecchio li restituirà alla normalità. Ancora Vincent Price e ancora il fantomatico (e neppure questa volta mai nominato) Dottor K. Anche negli anni cinquanta non si sfuggiva alla “legge dei sequel” e così ecco uno scontato ed inutile seguito del fortunato film del ’58 “L’esperimento del dottor K”. Le situazioni sono le medesime, gli effetti speciali sempre buoni ma è la suspense che manca, come non potrebbe essere altrimenti visto che il film riprende in maniera quasi identica la trama della pellicola di Neumann. I primi minuti del film sono poi quasi “comici” con un goffo Vincent Price che tenta, con il solo sguardo (allucinato!), di esprimere i pensieri narrati dalla voce fuori campo. Curiosità: stranamente la pellicola è in bianco e nero, a differenza del primo episodio che, se pur girato un anno prima, era a colori.