AC
Alessandro Carrara
•Quattro amici d’infanzia, dotati di poteri extrasensoriali in seguito al soccorso di un “diverso” in difficoltà, ogni anno si riuniscono per commemorare l’evento in una baita tra le montagne del Maine: in quello stesso luogo è appena atterrata una navicella aliena che minaccia di contaminare il genere umano per diffondersi a macchia d’olio sul Pianeta... Subito dopo questo breve incipit si materializza quello che sarà ricordato come uno dei film più brutti della storia del cinema. I primi quaranta minuti dell’ “Acchiappasogni” si rivelano un canovaccio ipertrito da tutti gli stereotipi Kinghiani del genere: i ragazzi preadolescenti, il giuramento d’eterna amicizia, il soprannaturale etc etc…. in sostanza una riedizione in altra salsa di “It” e “Stand by me”. Il tutto trascorre con una lentezza inusitata, tale da sfiorare l’autopunizione dello spettatore. Superata però questa fase iniziale, il film cambia completamente al punto da dare grandi soddisfazione agli amanti del trash fantascientifico: dopo che la nebbia delle atmosfere Kinghiane si rarefa, il film compare per quello che è in realtà: un trashone da paura a base di rutti, scoregge, alieni, militari, cospirazioni politiche e naturalmente la Salvezza dell’Umanità! In effetti mentre la prima parte attingeva dai romanzi migliori di Stephen King, la seconda è una sfacciata imitazione di “Howard e il destino del mondo” e di altri film conosciuti, del genere trash e non. Prima nota di merito va agli alieni, i quali nascono come creature lombrichiformi che (come il glorioso xenomorfo di “Alien”) incubano negli ospiti umani, ma che a differenza della creazione di Giger hanno la divertente trovata di uscire per via…RETTALE!!! Gli umani infettati si riconoscono subito dal generoso profondere di rutti e peti puzzolenti, oltre che da un’abnorme gonfiore allo stomaco che suggerirebbe più un’intossicazione alimentare che una presenza aliena... La nascita della cosiddetta “anguilla stronzo” (nominata così dal simpatico personaggio del colonello Kurt) è la prima scena degna di merito nel film: in verità si tratta di un plagio di una celebre sequenza di “Arma Letale 2”che potrebbe essere intitolata “Chi si alza dal cesso muore!”. Notevole anche la tecnica d’agguato dell’anguilla aliena, che cerca di strappare il pene al malcapitato umano con un evidente citazione del capolavoro del trash “Killer Condom” (il cui design viene ripreso dalla bocca dell’anguilla stronza), il tutto condito da una generosa profusione di sangue degna di un trash-splatter di Jackson prima maniera. Gli extraterrestri giunti allo stadio adulto si fanno passare per alieni di “Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo” (evidentemente Spielberg è seguito anche in altre parti dell’universo…) per nascondere la loro vera natura di anguille giganti (alte più meno due metri e mezzo) bipedi e idrocefale (un design che non ha nulla da invidiare a “Gappa il mostro che minaccia il mondo”). Inevitabili avversari degli alieni sono, come da copione, i militari americani, che naturalmente conoscono da trent’anni la loro esistenza e hanno formato un corpo speciale (chiamati i “Blu”, da contrapporsi ai “Grigi” extraterrestri) capitanato dal col. Curtiss, interpretato sfortunatamente dal bravissimo (solitamente) Morgan Freeman, qui nel punto più basso della sua carriera: il povero grande attore è stato conciato con due batuffoli di cotone sulle sopracciglia e una ridicola permanente per ottenere l’effetto “pettinatura a tronchetto” tipica dei più fanatici elementi dell’Esercito Americano. Egli stesso sembra non vedere l’ora che il film sia finito tantochè il suo volto è quasi sempre una maschera inespressiva… Il ruolo principale dei “Blu” è quello di controbattere la minaccia aliena, isolando la zona d’infestazione e raggruppando tutti i civili infetti in un lager (in barba a tutti i diritti costituzionali…) in attesa di essere sterminati… per il bene dell’Umanità, s’intende! Nonostante la loro importantissima missione, i Blu sono risibilmente equipaggiati con quattro elicotteri Apache e un OH6 “ovetto”, proprio del Comandante, armato di una ridicola minigun 7.65 a canne rotanti montata sull’elicottero tramite una raffazzonatissima struttura a traliccio che fa molto posticcio e molto “Rombo di Tuono”. Con tale formidabile armamento, in una delle scene più esilaranti del film, i Blu attaccano l’enorme (all’incirca un chilometro di lunghezza) astronave dei Grigi in panne. Notare che la nave in questione sembra una parodia di un’astronave ferenghi di “Star Trek, the next generation”, realizzata come il resto degli effetti speciali in deprecabile CG ed evidentemente fasulla anche per i meno esperti. La scena della distruzione dell’astronave, eseguita da cinque elicotterini ronzanti attorno all’enorme mole extraterrestre, è degna di un film Norrisiano sul Vietnam: che farebbe un comandante serio in quel caso? Bombardamento con B1, B2, B52 e tutta la forza d’urto strategica degli Stati Uniti? Nooo…un paio di missilini Hellfire e tutto a posto!!! (per la cronaca, l’astronave si autodistrugge in una nuvola di polvere rossa…) L’avversario principale di Curtiss, e altro cattivone del film (per par condicio) è l’alieno chiamato Mr.Gray, presentato come una specie di Freddy Krueger spaziale, che in forma umana continua a ridere, deprecare e a fare battutine in maniera abbastanza patetica…nonostante questo tutti gli danno retta. Altra scena memorabile nel film è quella del combattimento finale fra l’alieno buono (facilmente riconoscibile dai nobili lineamenti del volto) e Mr. Gray, proprio nel momento in cui il suddetto è quasi sul punto di conquistare il Mondo. Il combattimento è pregno di un pathos e di un’epicità pari a quella del più famoso scontro finale Godzilla/Mechagodzilla, ma purtroppo essendo stata girata in CG il risultato finale è inferiore all’illustre predecessore… Che dire? La regia del lungometraggio era pure stata affidata a un nome importante, Lawrence Kasdan, che aveva avuto l’onore di lavorare per Indiana Jones negli anni ’80 come sceneggiatore. Il film è girato come un’A movie: confezione patinatissima e grande dispendio di denaro per quello che alla fine si è rivelato una “cagata pazzesca” di fantozziana memoria… Stroncato da tutti all’uscita (tranne…indovinate da chi? S. King…) oggi il film è considerato il più brutto prodotto degli ultimi anni, anche i commessi di Blockbuster ne sconsigliano il noleggio! Nonostante questo, se la visione del film in maniera artistica si rivela sicuramente un’esperienza di autopunizione cinematografica, l’interpretazione filmbruttesca della pellicola può rivelarsi quasi piacevole, a parte l’introduzione “pseudo-stand by me”, capace di atterrare molte volontà d’acciaio. La recensione ha cercato di mettere in evidenza i moltissimi spunti trash del film, quasi a sottolineare che il regista abbia involontariamente usato tutti i clichè del trash movie per ottenere una specie di omaggio al B-movie girato come A-movie. Se si riesce a sopravvivere alla prima parte che invoglia lo spettatore a schiacciare il tasto stop sul lettore DVD/videoregistratore, la pellicola può offrire spunti di piacevole ilarità.