Shaun of the Dead backdrop
Shaun of the Dead poster

SHAUN OF THE DEAD

2004 GB
April 9, 2004

Shaun lives a supremely uneventful life, which revolves around his girlfriend, his mother, and, above all, his local pub. This gentle routine is threatened when the dead return to life and make strenuous attempts to snack on ordinary Londoners.

Cast

Simon Pegg, Nick Frost, Kate Ashfield, Lucy Davis, Dylan Moran, Jessica Hynes, Penelope Wilton, Bill Nighy, Martin Freeman, Matt Lucas
Horror Comedy
HMDB

REVIEWS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Shaun è un trentenne sfaticato e con una vita leggermente disastrosa: il suo lavoro è poco esaltante; in famiglia ha qualche problema con la madre e, soprattutto, con il severo patrigno; trascura la sua fidanzata Liz per andare ad ubriacarsi nel pub del quartiere, il Winchester, con il suo unico amico e coinquilino Ed (ancora più scansafatiche di lui). Insomma…non certo una bella prospettiva di vita! Le cose si preparano ad ottenere una scossa decisiva dal momento in cui Shaun viene lasciato da Liz. Per lui è arrivata l’ora di mettere a posto la sua vita, ma un nuovo ostacolo si prepara ad incombere: i morti stanno rapidamente tornando in vita e iniziano a minacciare la quiete dei vivi per placare la loro sete di sangue. Shaun, armato con un mazza da cricket e aiutato dal suo amico Ed, dovrà portare in salvo la madre e l’ex fidanzata in un luogo al sicuro e familiare: il Winchester sarà il posto ideale! “Penso che ‘Shaun of the dead’ sia una vera bomba, mi è piaciuto moltissimo! ” è con queste parole che George A.Romero, il papà di tutti gli zombie movie, ha commentato “Shaun of the Dead”. Ma tale opera non ha ricevuto solo il consenso del regista de “La notte dei morti viventi” ma anche da parte di altri autori come Quentin Tarantino, Peter Jackson e Stephen King. Potrebbero sembrare solo voci, queste, buttate lì solo per dare una buona campagna pubblicitaria al film, ma non è questo il caso di “Shaun of the dead” che è riuscito in breve tempo a divertire e a farsi apprezzare da tutti i fan dell’horror guadagnandosi immediatamente l’appellativo di “cult”. “Shaun of the dead” è una horror comedy (Simon Pegg lo descrive così:“Non è una commedia sugli zombi, ma un film sugli zombie e una commedia”) britannica datata 2004 (arrivato in Italia stranamente per il solo commercio dell’home video), frutto dell’accostamento delle menti di Edgar Wright (alla regia e alla sceneggiatura) e di Simon Pegg (nel cast e, anch’esso, alla sceneggiatura). L’intero progetto, ha rivelato in un intervista il regista Edgar Wright, è nato durante le riprese di un episodio della situation comedy britannica “Spaced” (più precisante durante le riprese dell’episodio in cui, un essere demoniaco, assedia una casa), realizzata sempre dall’accoppiata Wright – Pegg, quando si accorse di condividere con Pegg la passione per gli horror sugli zombie realizzati da Romero; a quel punto venne l’idea, ad entrambi, di cimentarsi in un progetto horror sulla falsa riga dei film di Romero. È così che nasce “Shaun of the dead” (ri-intitolato per il mercato italiano con l’imbarazzante titolo, poco consono, “L’alba dei morti dementi”), film che senza dubbio alcuno risulta essere una delle più fresche e scanzonate opere realizzate negli ultimi anni. Non c’è una sola cosa che stoni, tutto risulta essere assolutamente perfetto e ben escogitato poiché si è riusciti a dar vita ad un perfetto esempio di horror-comedy dato che ci sono scene sanguinarie e raccapriccianti degne di qualunque zombie movie che si rispetti e scene altamente ironiche che non possono fare altro che indurre alla risata lo spettatore. Che Romero funga da musa ispiratrice è palese (un manipolo di sopravvissuti assediati dentro un piccolo luogo chiuso, sbudellamenti e smembramenti caratteristici dei suoi film) ma il risultato sbalorditivo è che Wright non realizza una semplice opera di imitazione ma bensì un film che gode, comunque, di una propria identità e personalità riuscendo a risultare persino originale. I minuti durante la visione del film scorrono veloci grazie a continue sequenze ricche di ironia (un’ironia che però mai sfocia nel demenziale) e gustose situazioni tipiche di un ottimo b-movie; ma gran parte del merito della scorrevolezza del film va alle ottime e simpaticissime performance di Simon Pegg (nei panni del protagonista Shaun) e di Nick Frost (l’inseparabile e poco cortese amico Ed) capaci di muoversi con molta disinvoltura davanti la macchina da presa e di caratterizzare nel migliore dei modi i loro personaggi costantemente sopra le righe. Ma oltre alle brillanti interpretazioni di Pegg e Frost anche tutto il resto del cast, in cui figura anche un bravo Bill Nighy (il Davy Jones della seria “I Piarati dei Carabi”), riesce a risultare perfettamente in parte e a non deludere. La regia di Edgar Wright (realizzatore del fake trailer “Don’t” compreso nel progetto “Grindhouse”) non fa una grinza e risulta abbastanza curata e dinamica nella costruzione delle scene. Buone, anche se non troppe, le scene sanguinarie che affondano abbastanza le mani nello splatter (che troverà il culmine in un gustoso smembramento finale) e azzeccata risulta essere anche la notevole colonna sonora. In conclusione “L’alba dei morti dementi” è un film assolutamente geniale, uno dei migliori horror degli ultimi anni nonché una delle pellicole più spensierate, gustose e riuscite che siano mai state realizzate sul tema dello “zombie” (meglio utilizzare il termine “morti viventi” perché usare la parola con la Z è ridicolo). Un film assolutamente da vedere e rivedere…soprattutto se vi siete mai chiesti se i cani riescono a guardare in alto. Il voto è stato arrotondato per eccesso.

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