MC
Marco Castellini
•Firenze metà anni ottanta: un folle assassino uccide e sevizia le coppiette che si appartano in zone isolate. La polizia brancola nel buio; una laureanda in criminologia che sta preparando una tesi proprio su “l’assassino delle coppiette” comincia ad indagare… Siamo di fronte all’ennesimo pessimo prodotto della cinematografia italiana di genere. I difetti sono i soliti: sceneggiatura pessima, attori scadenti e incapacità registica. Un film che, nonostante la sua brevità (poco più di un’ora) riesce egualmente a far annoiare lo spettatore e che per giunta termina in maniera brusca e assolutamente indecifrabile. Prima dei titoli di coda il regista ci regala la sua ultima “chicca” inserendo una frase in sovraimpressione che recita: “Questo film è stato realizzato come monito ai giovani (ma monito per cosa! Per non farli andare più ad imboscare con le fidanzate!) e con la speranza che sia di aiuto alle forze dell’ordine per la cattura di questi feroci assassini (sarà sicuramente dopo aver visto questo film che la polizia si è decisa ad arrestare Pacciani!). Da evitare!