L'Invasione delle Api Regine backdrop
L'Invasione delle Api Regine poster

L'INVASIONE DELLE API REGINE

Invasion of the Bee Girls

1973 US
giugno 1, 1973

Neil Agar, agente di sicurezza del Dipartimento di Stato, viene inviato a Peckham, in California, per indagare sulla morte di un batteriologo che lavorava presso la Brandt Research, sponsorizzata dal governo. La sua indagine viene presto complicata da un numero crescente di decessi, tutti uomini morti per insufficienza cardiaca congestizia causata da esaurimento sessuale.

Registi

Denis Sanders

Cast

William Smith, Anitra Ford, Victoria Vetri, Cliff Osmond, Wright King, Ben Hammer, Anna Aries, Andre Philippe, Sid Kaiser, Katie Saylor
Horror Thriller Fantascienza
HMDB

RECENSIONI (1)

RG

Roberto Giacomelli

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In un paesino dell’America meridionale si verificano strani decessi per arresto cardiaco, causati da rapporti sessuali troppo “intensi”. Le vittime sono tutti uomini e crescono di numero con il passare dei giorni. Per far chiarimento sulla vicenda viene mandato sul luogo dei decessi un agente di polizia in borghese, il quale scopre che la causa di tutto potrebbe risiedere in una mutazione genetica che sta interessando alcune donne del paese. Esisteva un tempo in cui il cinema horror e di fantascienza trovava interessanti spunti nella realtà sociale quotidiana per interpretare le paure e i timori dell’uomo moderno. Gli anni ’50 e ’60 sono stati contraddistinti da una ricchissima produzione fantascientifica che attraverso mostri giganti, mutazioni genetiche e invasioni aliene riusciva ad esorcizzare e mettere alla berlina le paure per il processo tecnologico, la guerra e i mutamenti dell’ecosistema che spesso ne seguivano. I cambiamenti socio-culturali che hanno interessato l’uomo dalla fine degli anni ’60 con le rivoluzioni culturali, hanno gettato nuova carne al fuoco e offerto nuovi spunti per mettere in scena timori reali sottoforma di film fanta/horror. “L’invasione delle api regine” segue questo trend, rappresentando il classico prodotto di fantascienza con qualche spruzzata di horror, che unisce la metafora sociale all’intrattenimento di genere. Il film è stato diretto da Denis Sanders nel 1973, quindi in quel periodo in cui i movimenti per l’emancipazione femminile e l’uguaglianza dei sessi, già nati nel decennio precedente, si facevano più battaglieri e cominciavano a raggiungere importanti traguardi anche sul campo pratico. Contestazioni e movimenti che destabilizzavano l’ormai consolidata ripartizione di genere nella società e nella famiglia, offrendo così spunto alla fantasia di creare una storia in cui il ruolo del maschio e la sua virilità fossero minacciati. Un po’ come accadeva nel cult di Brian Forbes “La fabbrica delle mogli”, anche “L’invasione delle api regine” prende duqnue spunto proprio dai movimenti femministi sessantottini, ma se nel film di Forbes tutto ruotava attorno alla possibilità di reprimere la voglia di emancipazione femminile, in “L’invasione delle api regine” emerge il pericolo che dati movimenti di liberazione sessuale possano rappresentare per il maschio. Paure infondate, naturalmente, ma pur sempre dettate da ondate di mutamento e innovazione sociale che sfaldavano le certezze accumulate in secoli di mappatura sociale. In film in questione porta in scena un gruppo di donne mutanti generate dalle radiazioni prodotte da un’industria farmaceutica, donne aggressive e vogliose di esperienze sessuali estreme che portano alla morte per arresto cardiaco i loro partners. La tematica anti femminista si unisce quindi al timore per il progresso scientifico, annettendosi a ben tre generi cinematografici differenti: la fantascienza, l’horror, l’erotico. Della fantascienza “L’invasione delle api regine” ha il plot e l’atmosfera di mistero/catastrofe; dell’horror ha alcuni elementi come gli strani omicidi e un certo gusto per il macabro; mentre l’erotismo emerge dalle numerose scene di nudo femminile e dalle situazioni “spinte” che caratterizzano buona parte del film. Al di là dell’indiscusso fascino che questo film può suscitare, però non si riscontrano particolari meriti artistici. La regia di Sanders non è particolarmente memorabile, limitandosi a documentare con un certo distacco l’intera vicenda. Anche gli interpreti non sono proprio di prima scelta, così ben poca attenzione verrà concessa al protagonista, interpretato dal legnoso William Smith (“Conan il barbaro”; “Maniac Cop – Poliziotto sadico”), per dedicarsi maggiormente alle grazie delle numerose fanciulle poco vestite che popolano il lungometraggio, da Anita Ford (“Il messia del diavolo”; “La porno detective”) a Victoria Vetri (“Rosemary’s Baby”; “Quando i dinosauri si mordevano la coda”). Molto modesti gli effetti speciali, orecchiabile il tema musicale. Si lascia guardare con divertimento e si prova una certa nostalgia per un determinato tipo di cinema povero ma onesto ormai estinto, ma in generale “L’invasione delle api regine” non è certamente un film imperdibile. Attenzione! Circola un’edizione del film in dvd edita dalla EMIfilm inspiegabilemnte mutilata degli ultimi minuti, dunque si può fare affidamento solamente all’edizione da edicola (edita dalla Mosaico media) o alla recentissima ristampa a cura della DNC, entrambe integrali.