Hollow Man 2 backdrop
Hollow Man 2 poster

HOLLOW MAN 2

Hollow Man II

2006 US
mai 23, 2006

Griffin, soldat psychopathe, devenu invisible suite à des expériences de l'armée, décide d'éliminer ses ennemis. La jeune biologiste qui le soignait, utilisée par l'armée comme appât, engage un détective pour la protéger. Pour arrêter Griffin, il n'a qu'une seule solution : devenir invisible à son tour...

Réalisateurs

Claudio Fäh

Distribution

Christian Slater, Laura Regan, Peter Facinelli, David McIlwraith, Jessica Harmon, Sarah Deakins, Sonya Salomaa, Stefano Giulianetti, Chelah Horsdal, William MacDonald
Horreur Thriller Science-Fiction
HMDB

CRITIQUES (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Uno scienziato che aveva lavorato in un progetto governativo viene misteriosamente ucciso da un essere invisibile; da quel momento Maggie Dalton, il secondo scienziato coinvolto nel progetto, viene fornita di una scorta da parte dei federali, composta dai detective Frank Turner e Lisa Martinez. Una notte, mentre sta facendo la guardia fuori dalla casa della Dott. Dalton, la detective Martinez viene uccisa dall’uomo invisibile. Turner e la Dott. Dalton fuggono via, inseguiti dal misterioso uomo invisibile che vuole assolutamente recuperare un siero tampone di cui solo la dottoressa conosce la formula, ma allo stesso tempo sono braccati anche dall’esercito che invece non vuole che l’uomo invisibile recuperi la formula. Arriva direttamente sugli scaffali delle videoteche “L’uomo senza ombra 2”, sequel del fortunato film diretto da Paul Verhoeven nel 2000: un sequel piuttosto fiacco e abbastanza inutile, anche se, tutto sommato, non malvagio. Con il capostipite c’è una differenza piuttosto consistente poiché, a parte la vistosa povertà realizzativa se confrontato con il primo film, in questo seguito si nota una considerevole virata verso il thriller fanta-politico piuttosto che rimanere sugli standard felicemente fanta-horror del film di Verhoeven. Dunque, tralasciando la “R” appioppata dalla MPAA, la commissione di censura americana, in “L’uomo senza ombra 2” ci sarà ben poca presenza di emoglobina e la completa assenza della suspance di cui il primo film si faceva forte, soprattutto nelle scene in cui agiva indisturbato l’uomo invisibile. Naturalmente, trattandosi di un prodotto per l’home video, anche il cast è notevolmente declassato a stelline di raccatto televisivo, come il poco espressivo Peter Facinelli ( “Supernova” ) nel ruolo del detective Turner e Sarah Deakins ( “Alone in the dark” ) nel ruolo del detective Martinez. Nei panni della dottoressa Dalton compare Laura Regan ( “My little eye”; “They” ), mentre l’uomo invisibile è stavolta “interpretato” da uno degli attori hollywoodiani più decaduti degli ultimi anni: Christian Slater ( “Nella mente del serial killer”; “Alone in the dark” ), che fortunatamente ci concede il lusso di ammirare la sua inespressiva faccia solamente per pochi istanti. Tutti nomi, questi, che se paragonati al cast all stars del primo film, ne rivelano tutta la sua natura da home video. Come detto in precedenza, una vistosa povertà di mezzi è poi data dal bassissimo utilizzo degli effetti speciali che si limitano al far levitare oggetti impugnati dall’uomo invisibile e ad un suggestivo ( anche se troppo breve ) combattimento sotto la pioggia; una scelta comunque saggia, poiché è meglio non mostrare se non si hanno mezzi, piuttosto che osare troppo cadendo nel ridicolo, come fanno spesso molti odierni low-budget di genere con manie di grandezza. Chiarito ciò e data una tirata d’orecchie allo sceneggiatore esperto in horror Joel Soisson ( “Morte a 33 giri”; “Dracula’s legacy”; “Hellraiser: Hellword” ) che spesso mette troppa carne al fuoco, generando a tratti confusione, il film si presenta comunque come un accettabile B-movie, molto coinvolgente e piuttosto onesto nelle intenzioni e nella resa finale, diretto da uno sconosciuto Claudio Fah, che si limita a portare a termine un’opera su commissione senza aggiungere nessun tocco personale. Con “L’uomo senza ombra 2” siamo, dunque, molto lontani dal bel film di Verhoeven, ma ci troviamo comunque a che fare con un onesto prodotto su commissione, superiore a molti altri titoli da home video, ma sicuramente scorrevole e divertente. Passabile.

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