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Emiliano Ranzani
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Una famiglia di nobili ottocenteschi in carrozza si ferma in un bosco nel quale, nel medesimo istante, una setta satanica compie sacrifici umani a base di giovani ragazze; il rito dà nuova vita a dei morti lì sepolti, che si mettono subito ad attaccare i protagonisti, costringendoli a riparare in un vecchio castello abbandonato. Ad attenderli nei sotterranei, ci sono, però, dei vampiri...Così, nel delirante miscuglio di satanismi, zombie e fratelli di Dracula, si giunge ad un quantomeno inaspettato finale. Film francese girato in digitale da uno dei pochi esponenti dell’horror underground d’oltralpe, “Maleficia” si può riassumere, similmente a tanti altri film del genere, come una storiella alquanto semplice per dare sfogo alla cruenta immaginazione del regista. Belle locations e costumi, ma troppi difetti dovuti al budget, il quale, sebbene al di sopra di quelli dei normali film stile “casalingo”, è troppo basso per permettere al regista e alla troupe di realizzare certe scene nel migliore dei modi. Molto, moltissimo splatter (con tanto di uccisione e resurrezione di un bambino) e alcune citazioni, come quella de “Gli orrori del castello di Norimberga” del grande Mario Bava non bastano per salvare lo spettatore dalla noia per l’eccessiva lunghezza e ripetitività del film.