Maleficia backdrop
Maleficia poster

MALEFICIA

1998 FR
janvier 1, 1998

La famille Karlson hérite d'un château dans une région reculée de la Transylvanie. Désormais, ils affronteront des êtres maléfiques et une multitude de monstres, vampires, zombies soumis à la volonté du démon. Leur seule délivrance : la mort... N'y allons pas par quatre chemins, le Doctor gore ne fait pas dans la dentelle !!! Ça défouraille dans tous les sens, à coup de tripes, d'hémoglobine et d'ossements en tous genres.

Réalisateurs

Antoine Pellissier

Distribution

Guy Cicorelli, Nelly Astaud, Brigitte Garrigue, Claude Gatumel, Maryline Sojo, Nicolas Pélissier
Horreur
HMDB

CRITIQUES (1)

ER

Emiliano Ranzani

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Una famiglia di nobili ottocenteschi in carrozza si ferma in un bosco nel quale, nel medesimo istante, una setta satanica compie sacrifici umani a base di giovani ragazze; il rito dà nuova vita a dei morti lì sepolti, che si mettono subito ad attaccare i protagonisti, costringendoli a riparare in un vecchio castello abbandonato. Ad attenderli nei sotterranei, ci sono, però, dei vampiri...Così, nel delirante miscuglio di satanismi, zombie e fratelli di Dracula, si giunge ad un quantomeno inaspettato finale. Film francese girato in digitale da uno dei pochi esponenti dell’horror underground d’oltralpe, “Maleficia” si può riassumere, similmente a tanti altri film del genere, come una storiella alquanto semplice per dare sfogo alla cruenta immaginazione del regista. Belle locations e costumi, ma troppi difetti dovuti al budget, il quale, sebbene al di sopra di quelli dei normali film stile “casalingo”, è troppo basso per permettere al regista e alla troupe di realizzare certe scene nel migliore dei modi. Molto, moltissimo splatter (con tanto di uccisione e resurrezione di un bambino) e alcune citazioni, come quella de “Gli orrori del castello di Norimberga” del grande Mario Bava non bastano per salvare lo spettatore dalla noia per l’eccessiva lunghezza e ripetitività del film.