The Wax Mask backdrop
The Wax Mask poster

THE WAX MASK

M.D.C. - Maschera di cera

1997 FR
April 4, 1997

Paris, 1900: a couple are horribly murdered by a masked man with a metal claw who rips their hearts out. The sole survivor and witness to the massacre is a young girl. Twelve years later in Rome a new wax museum is opened, whose main attractions are lifelike recreations of gruesome murder scenes. A young man bets that he will spend the night in the museum but is found dead the morning after. Soon, people start disappearing from the streets of Rome and the wax museum halls begin filling with new figures...

Cast

Robert Hossein, Romina Mondello, Riccardo Serventi Longhi, Gabriella Giorgelli, Umberto Balli, Valery Valmond, Gianni Franco, Massimo Vanni, Aldo Massasso, Goffredo Unger
Horror Thriller
HMDB

REVIEWS (1)

MC

Marco Castellini

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Roma di fine secolo, un certo professor Boris dirige un museo delle cere, all’interno del quale espone le sue opere: magnifiche statue di cera, così perfette in ogni particolare da sembrare realmente “vive”. Nel frattempo nella capitale un misterioso assassino miete vittime, i cui corpi non vengono più trovati. Un giornalista, aiutato dalla giovane Sonia che lavora come costumista nel museo, riesce a smascherare il colpevole e a scoprire il segreto del fantomatico dottore. Il film che doveva segnare la nascita del connubio artistico tra Dario Argento (in veste di produttore) e Lucio Fulci (in veste di sceneggiatore e regista) a causa della prematura morte di quest’ultimo non ha potuto essere tale ed ha finito invece per segnare il debutto alla regia del mago degli effetti speciali Sergio Stivaletti. La storia, ispirata dal racconto “Una notte nel museo delle cere” di Gaston Leroux, è già stata portata sullo schermo varie volte (“La Maschera di Cera” di Curtiz,1933; “Il Mulino delle donne di Pietra” di Ferroni, 1960), per questo forse la pellicola sembra mancare un po’ di originalità ma i buoni effetti speciali (curati dallo stesso neo regista Stivaletti) e un regia efficace lo rendono se non altro scorrevole e “vedibile” fino al termine. La figura centrale del film è quella del mad-doctor reso folle dal sua passione per la scienza ma anche dall’amour fou per Sonia, che gli ricorda la donna amata e da egli stesso uccisa. Elementi classici della tradizione gotica quindi, che però si fondono con altri più moderni e “shockanti”: il mostro finale dal look quasi cyberpunk, il metodo di pietrificazione dei corpi non più affidato alla classica, e poco credibile, colata di cera sui cadaveri ma all’iniezione di un liquido nelle vittime ancora vive che le getta in uno stato di morte apparente di non-vita etc… Un tentativo di modernizzare i temi dell’orrore “classico” che però riesce solo in parte e che non convince appieno, specie nelle sequenze finali del film. Per quel che riguarda il cast, decisamente convincente l’interpretazione della giovane Romina Mondello, molto meno invece quella del protagonista, il veterano Robert Hossein. In definitiva un discreto ed incoraggiante esordio alla regia per il grande Sergio Stivaletti, il suo “M.D.C.” rappresenta uno dei pochi tentativi di produrre e dirigere un horror in Italia negli ultimi anni… e già questo non è poco!