Nella terra dei cannibali backdrop
Nella terra dei cannibali poster

NELLA TERRA DEI CANNIBALI

2004 IT
mayo 20, 2004

Amazzonia. Il tenente Wilson (Lou Randall) è a capo di un drappello che deve ritrovare una spedizione scomparsa nel fitto della giungla. La guida è l’esperto Romero (Claudio Morales). Il gruppetto si addentra nella giungla e in un villaggio comincia a rendersi conto che quelli che sta cercando hanno lasciato una scia di sangue che li ha resi poco simpatici. Trovano infine i resti dei componenti la spedizione in un villaggio di cannibali, ma mancano quelli di Sara Armstrong (Cindy Matic). Sara, infatti, è stata tenuta in vita per essere onorata come dea bionda nelle feste del villaggio. Riportarla indietro sarà un problema

Directores

Bruno Mattei

Reparto

Claudio Morales, Lou Randall, Cindy Jelić Matić, Ydalia Suarez, Silvio Jimenez, Sanit Larrauri, Kenny Krall, Alex Vitale
Terror Acción Suspense
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

Una spedizione militare viene mandata in Amazzonia per recuperare la figlia di un senatore, dispersa nella giungla insieme alla compagnia di esploratori di cui faceva parte. Giunti sul luogo, i militari scopriranno che gli esploratori sono stati catturati e divorati da una tribù di cannibali che hanno tenuto in vita la figlia del senatore perché spacciata per una divinità. “Nella terra dei cannibali” è il secondo film, dopo “Mondo Cannibale”, dell’operazione intrapresa da Bruno Mattei e dal produttore e sceneggiatore Gianni Paolucci nel tentativo di resuscitare il filone cannibalesco all’italiana. Se “Mondo Cannibale” era un pedestre tentativo di remake di “Cannibal Holocaust”, “Nella terra dei cannibali” è un inspiegabile clone di “Predator”, il bel film diretto da John McTiernan. Infatti per tutta la durata della pellicola non facciamo altro che imbatterci in situazioni già viste nel film con Schwarznegger, con tanto di battute identiche ed anche qualche scena rubata al film ispiratore e montata qui ( attenzione alla sequenza notturna nella giungla quando i militari vengono aggrediti da un cinghiale, in pratica è stato rubato un frame! ). Naturalmente il risultato complessivo non può che risultare di una comicità disarmante: vedere delle celebri scene ( che personalmente conosco quasi a memoria ) rigirate e inserite in un contesto del tutto differente fa sorridere, nonché risentire gli stessi dialoghi di “Predator” riferiti ai cannibali piuttosto che ad un cacciatore di teste alieno, da un senso di parodia involontaria simile agli sketch della “Premiata ditta”. Se già in “Mondo Cannibale” si erano evitate scene particolarmente estreme ( anche se qualche scena splatter è presente ), in “Nella terra dei cannibali” di splatter non ce n’è neanche l’ombra, caratteristica che non può che sminuire ancora di più la qualità di questa pellicola. Qualità sempre più infima se si tiene conto anche della regia inesistente di Mattei ( che si cela dietro il nuovo pseudonimo di Martin Miller ) e la recitazione da recita scolastica degli interpreti ( Claudio Morales e Cindy Matic protagonisti anche in “Mondo Cannibale” ). In conclusione, “Nella terra dei cannibali” è un prodotto che se viene preso per quello che è, cioè un ridicolo trash, diverte, anche se lascia molto incerti sulle intenzioni dei produttori sul perché voler copiare un film celebre come “Predator”. Comunque è da apprezzare il coraggio di Mattei e Paolucci nel voler rispolverare questo sottogenere ormai dato per morto. Se solo si fossero impegnati un po’…