MF
Massimo Filograna
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Nonostante il capitolo precedente sembrasse aver messo fine alle “sofferenze” di Freddy, il botteghino decide di resuscitarlo per la gioia dei fans in un modo alquanto improbabile: il cane del forzuto sopravvissuto di colore del terzo film, fa la “pipì” sulla tomba dello psicopatico risconsacrandone il terreno e portandola a nuova “vita”. Per festeggiare il lieto evento zio Freddy elimina immediatamente gli ultimi 3 guerrieri del sogno, Kristel prima di morire in un modo orrendo dona i suoi poteri di “Dreammaster”(che è il vero titolo del film) ad Alice, una insignificante ed insicura cameriera di uno squallido bar. Una ragazza che ama sognare ad occhi aperti….Il dono di Kristel la trasformerà in una guerriera dei sogni molto particolare: avrà infatti il potere di assorbire tutti i superpoteri onirici delle vittime cadute sotto il freddo e affilato guanto di Freddy. Lo psicopatico le uccide gli amici uno dopo l’altro rendendola sempre più forte ma quando decide di attentare all’unico ragazzo che mai avesse degnato Alice di attenzione ed amore,segna la sua inesorabile fine Il film non aggiunge nulla di nuovo ai precedenti a parte una nuova protagonista che ritroveremo nel quinto capitolo della serie. Siamo negli anni 90, i gusti del pubblico stanno cambiando e il carattere di Freddy appare sempre più quello di un ragazzino dispettoso, ben lontano dalla cinica perversione del primo capitolo. Probabile scelta della produzione per aumentare la fetta di pubblico ed ingrossare i guadagni al botteghino, a discapito però di un film che poteva essere migliore. Prototipo del genere Horror adolescenziale “Usa e getta” tipico degli anni '90. Addirittura la colonna sonora originale sui titoli di coda viene sostituita da un brano Hip Hop, testimonianza che ormai la tendenza nel mercato dell’orrore si orienta verso squallide operazioni commerciali rivolta non certo a cultori dell’orrore ma a teenagers americani privi di gusto della nuova generazione. Una tendenza dissacratoria che condizionerà le produzioni della maggior parte dei film cult Horror degli anni 90 (prima fra tutte “Venerdì 13 capitolo VI”).