The Human Centipede backdrop
The Human Centipede poster

THE HUMAN CENTIPEDE

The Human Centipede (First Sequence)

2009 NL
ottobre 31, 2009

Due ragazze in viaggio in Germania si perdono in mezzo a un bosco, con una ruota della macchina forata. Cercano aiuto, e approdano in una grande casa isolata tra gli alberi. Ad accoglierle c’è un uomo, che finge di volerle aiutare e invece le droga, legandole poi ai letti di una sorta di sala operatoria costruita nella cantina dell’abitazione. Insieme a loro c’è anche un ragazzo giapponese, pure lui rapito e imprigionato. L’aguzzino è un chirurgo di fama internazionale, ora in pensione, famoso per le sue operazioni volte a separare i gemelli siamesi. Da tempo, però, il dottore coltiva un folle e macabro sogno: compiere il processo inverso, e unire insieme i corpi, attraverso gli orifizi bocca-ano, per creare un centopiedi umano, un’immonda creatura mai vista sulla faccia della terra. Le tre vittime dovranno subire questo incredibile trattamento…

Registi

Tom Six

Cast

Dieter Laser, Ashley C. Williams, Ashlynn Yennie, Akihiro Kitamura, Andreas Leupold, Peter Blankenstein, Rosemary Annabella
Horror
HMDB

RECENSIONI (1)

AC

Andrea Costantini

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Jenny e Linsday, due turiste americane in vacanza in Germania, rimangono bloccate in una buia strada in mezzo al bosco a causa di una gomma bucata. Dopo essere state avvicinate da una specie di maniaco, le due ragazze decidono di avventurarsi nel bosco alla ricerca di aiuto, imbattendosi in una sontuosa villa. Il proprietario è il dottor Josef Heiter, un chirurgo specializzato nella separazione dei gemelli siamesi, ora in pensione che si offre ben disposto nell’aiutare le due giovani americane. Solo che invece di chiamare il soccorso stradale, il dottore droga le ragazze e le rinchiude nello scantinato, con lo scopo di utilizzarle per un folle progetto di chirurgia. Scorrendo qua è la tra le pagine di internet che scrivono di cinema dell’orrore, è praticamente impossibile non imbattersi in un articolo che parli di questo fantomatico millepiedi umano. Ad una prima e furtiva analisi del titolo, quello che balza alla mente dello spettatore divoratore di pellicole horror di bassa lega, è una spaventosa creatura mutante, grande come un palazzo, con decine e decine zampe da insetto e la testa da essere umano, in richiamo alle mitiche creature degli sci-fi di cinquant’anni fa. Comprensibile e anche piuttosto disgustoso. Mai tanto lontana fu la verità perché il millepiedi in questione non è un artropode alterato geneticamente, bensì il risultato di un delicato intervento chirurgico ad opera di un medico tanto geniale quanto pazzo che forse non ha eguali nella storia del genere. E il risultato va oltre la creatura mutata da radiazioni. Molto oltre. Un luminare della chirurgia esperto nella separazione dei gemelli siamesi decide di tentare ciò che nessuno aveva mai fatto prima d’ora. Non dividere. Unire. Con un’agghiacciante spiegazione con tanto di proiettore e diapositive, il Dottor Heiter spiega alle vittime legate al lettino e al pubblico inchiodato allo schermo il suo folle progetto e la tecnica che utilizzerà per realizzarlo: unire i tre poveri malcapitati collegando chirurgicamente bocca e ano e realizzare così una creatura mai vista prima, con un unico apparato digerente. Si può solo immaginare cosa succederà quando il primo elemento del millepiedi, la testa della creazione, avrà la necessità di andare di corpo. Sicuramente l’idea di Tom Six, regista olandese qui alle prese anche con la sceneggiatura, la produzione e il montaggio, è una delle più forti e sconvolgenti del cinema degli ultimi anni. Era difficile pensare a torture peggiori di quelle che abbiamo visto nei vari capitoli di “Saw” oppure più orribili dei supplizi di “Martyrs” eppure, quando si dice che non esiste più fantasia per questo genere di film, ecco che salta fuori un nuovo gioiellino di disgusto. Ma non si tratta di un film splatter come la trama lascerebbe immaginare, anzi sono pochi i momenti sanguinosi e nella maggior parte di essi le ferite sono nascoste da medicazioni. Nonostante questo il risultato è sorprendentemente efficace. Ti si infila dentro lo stomaco e ti fa star male, anche mostrando poco perché in questo film, a fare male è il concetto. In mani sbagliate il film sarebbe potuto diventare un bagno di sangue, affiancandosi così allo standard degli splatter odierni, risultando un prodotto qualunque e rovinando la geniale idea di base. A dirigere questo stomachevole teatrino degli orrori c’è il dottor Josef Heiter, un pazzo filo nazista sadico come pochi e soprattutto completamente fuori di testa, perfettamente interpretato da Dieter Laser e che sicuramente entrerà nell’immaginario collettivo come mad doctor per eccellenza. Se proprio si vogliono trovare dei lati negativi nel film si potrebbe parlare di scarsa caratterizzazione dei personaggi, ma questa non è necessaria perché le due ragazze e l’asiatico sono veri e propri animali da laboratorio. Anche per il dottore non abbiamo una back story in cui viene sviscerata la motivazione della sua follia, ma questo non è per forza un lato negativo e l’alone di mistero che aleggia sulla figura del chirurgo ne accentua la malvagità. Sono presenti alcune ridondanze nello sviluppo della storia che, una volta presentata la creatura, potrebbero far calare l’attenzione dello spettatore. Anche se l’unica vera caduta di stile è l’intervento dei poliziotti, purtroppo ridicoli e per nulla attendibili. Detto ciò, il resto del film è degno dell’appellativo di cult movie: le ambientazioni sono perfette e la casa luminosa, ordinata e pulita, il giardino ben curato e l’apparente normalità si scontrano con la sporcizia degli scopi del dottore, in una serie di scene che rimarranno impresse per follia, ribrezzo e attrazione. Un amante del genere non potrà non rimanerne affascinato. Infine bisognerebbe un attimo soffermarsi sul modo di dire “mettersi nei panni di qualcuno” e, soprattutto nel finale, l’effetto sarà devastante. Curiosità: il film viene citato in una puntata di “South Park” intitolata HUMANCENTiPAD dove Steve Jobs interpreta il ruolo del dottor Heiter e unisce Kyle ad altre persone per alimentare un iPAD. E’ il primo capitolo di una trilogia composta da “First Sequence”, “Full Sequence” e “Final Sequence”. L’idea di base della trilogia è sempre la stessa, ma si eleva esponenzialmente il disgusto e il numero di componenti del millepiedi.

Trailer