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LA VIOLENCIA DEL SEXO

Day of the Woman

1978 US
noviembre 2, 1978

Una joven escritora viaja al campo en busca de un poco de soledad y tranquilidad para trabajar en su nuevo libro. Pero en su lugar encuentra una horrible pesadilla. Tras ser agredida por cuatro degenerados, Jennifer logra sobrevivir y mientras intenta sobreponerse, en su mente, ahora dañada y psicótica sólo existe una idea: la venganza sobre esos cuatro hombres que la violaron.

Directores

Meir Zarchi

Reparto

Camille Keaton, Eron Tabor, Richard Pace, Anthony Nichols, Gunter Kleemann, Alexis Magnotti, Tammy Zarchi, Terry Zarchi, Traci Ferrante, William Tasgal
Terror Suspense
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Jennifer Hill, una scrittrice in cerca della calma adeguata per scrivere il suo prossimo romanzo, si trasferisce in un’isolata casa in campagna. La ragazza è solita prendere il sole in riva al fiume e aggirarsi in vesti succinte nel giardino di casa sua, ma un giorno viene adocchiata da un gruppo di balordi, che la fanno salire con la forza sul loro motoscafo e la portano in un luogo isolato dove la stuprano in quattro. Creduta morta, Jennifer viene abbandonata, ma, dopo un periodo di degenza e una visita in chiesa per chiedere assoluzione da ciò che stava per fare, la ragazza cerca vendetta verso i suoi aguzzini. Uno dei più famosi rappresentanti del filone “Rape & Revenge”, e film maledetto per eccellenza (vietatissimo per molti anni in numerosi Paesi del mondo tra cui Canada, Nuova Zelanda, Norvegia, Irlanda, Inghilterra ), “Non violentate Jennifer”, appare ancora oggi un’esperienza piuttosto disturbante per lo spettatore. Se accostato ad altri film del medesimo genere probabilmente “Non violentate Jennifer” dimostra essere il più efferato e misogino, vantando una parte centrale, cioè la parte dello stupro, di una lunghezza esasperante ( circa 30 minuti ): in questo lungo frangente di tempo la giovane scrittrice viene umiliata, malmenata e stuprata dai quattro uomini in tutti i modi immaginabili, rendendo la visione del tutto di durissimo impatto anche per lo spettatore più navigato. La parte finale, quella dedicata alla vendetta, appare come una liberazione anche per lo spettatore, però in questa occasione il regista adotta un tocco più leggero nella rappresentazione della violenza, anche se la scena dell’evirazione nella vasca da bagno si lascerà ricordare per molto tempo. Il regista di questo film, Meir Zarchi, riesce a rendere nel modo più realistico e disturbante possibile l’intera vicenda, grazie ad un tono semi documentaristico, comunque caratteristico dell’intero filone del “Rape & Revenge”, accentuato dall’assenza di una colonna sonora ( a parte il motivetto suonato all’armonica da uno dei quattro balordi ) e da una fotografia naturalistica. Il cast è quasi totalmente composto da sconosciuti che vantano nel loro curriculum questa unica prova recitativa, ad eccezione di Camille Keaton, l’attrice che interpreta Jennifer, che si era già fatta conoscere per ruoli rilevanti in “Cosa avete fatto a Solange?” (nel ruolo di Solange!), “Estratto dagli archivi segreti della polizia di una capitale Europea” e “Il sesso della strega”. Se si dovesse tenere conto dell’amoralità e della totale misoginia della pellicola, “Non violentate Jennifer” sarebbe senz’altro da boicottare; ma se si tralasciano questi particolari, ricorrenti comunque per tradizione in tutti i film di questo filone, e si considera la buona performance degli attori e la sapiente direzione di Zarchi, nonché la sensazione di assistere ad una sorta di snuff movie, si può tranquillamente considerare questo film un’opera senz’altro riuscita. Naturalmente inserendo questo film nel panorama generale del cinema horror, rappresenta ben poca cosa, ma se considerato semplicemente per quello che vuole essere, cioè uno shock movie capace di far parlare di se, è riuscito pienamente nel suo intento. Da guardare assolutamente per chi apprezza il filone “Rape & Revenge”, trascurabile per gli altri; sconsigliato ai più impressionabili. Curiosità. “Non violentate Jennifer” vanta uno dei titoli originali più strambi mai pensati “I spit on your grave”, letteralmente “Ho sputato sulla tua tomba”. Esiste anche un sequel diretto nel 1993 da Donald Farmer dal titolo “Savage Vengeance” in cui torna anche Camille Keaton nel ruolo di Jennifer Hill.