Python backdrop
Python poster

PYTHON

2000 US
agosto 9, 2000

Un científico crea un arma letal al mutar a una enorme serpiente Pitón que escapa al momento de ser transportada, causando un gran daño a los habitantes de un pueblo.

Directores

Richard Clabaugh

Reparto

Frayne Rosanoff, Robert Englund, Casper Van Dien, William Zabka, Dana Barron, Sara Mornell, Wil Wheaton, Jenny McCarthy-Wahlberg, Chris Owens, Sean Whalen
Terror Comedia Ciencia ficción
HMDB

RESEÑAS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

Una piccola cittadina americana è sconvolta da una serie di inspiegabili delitti : alcune persone vengono ritrovate orribilmente corrose apparentemente da un potente acido. L’artefice di tali delitti, ben presto, risulterà essere un enorme serpente fuggito da un aereo durante il suo trasporto presso un ricco erpetologo (esperto di rettili). Spetterà ad un giovane operaio di una fabbrica di acidi liberare la cittadina dalla minaccia di questo feroce ed enorme rettile. La prima domanda che ci si pone dopo aver assistito alla visione di quest’abominevole pellicola è: Che bisogno c’era di fare un film così? “Python – spirali di paura” risulta essere infatti il solito film, il solito beast-movie visto e rivisto centinaia di volte, in cui gia dopo la prima sequenza di immagini, si sa già come il film proseguirà e come finirà. La storia è davvero sempre la stessa: ancora una volta ci viene proposto un film di serie z che utilizza come villain il solito serpente gigante, che ormai non terrorizza più nessuno e che alla fine sarà battuto da un branco di ragazzetti deficienti ed antipatici che nella realtà non avrebbero avuto nessuna speranza di salvezza. Ad una storia “trita e ritrita” collabora una sceneggiatura estremamente elementare, fiacca e prevedibile, che non riesce a spaventare nemmeno un bambino e non riesce, ancor peggio, a far appassionare minimamente lo spettatore alla vicenda. Ad una sceneggiatura disastrosa contribuisce una ancor peggiore regia (che dire anonima sarebbe un complimento) elementare e orribilmente televisiva. Parliamo ora del cast: gli attori sono un disastro! Nessuno fa bene il proprio lavoro e nessuno riesce a calarsi nei panni del personaggio affidato; il primo fra tutti è proprio il protagonista, un completo sconosciuto, inadatto al suo ruolo e che per tutta la durata del film non fa altro che correre e impennare con la sua bicicletta. Tra una marea di visi sconosciuti e insignificanti, emergono due volti noti : il primo è quello di Casper Van Dien (“Starship Troopers” ; “Shark Attack” ; “Skeletonman”) uno dei peggiori attori apparsi nella lunga storia del cinema, qui nei panni di un membro delle forze speciali giunto in città per andare a caccia del grosso serpente; mentre il secondo volto noto è quello di Robert Englund (il famoso Freddy Krueger della serie “Nightmare”), che interpreta il ruolo dell’esperto di serpenti e ci si chiede cosa ci faccia un attore del suo calibro in un idiozia come questo film. Solita storia, pessima sceneggiatura, dilettantesca regia, un cast rabbrividevole, ci si augura almeno qualche cosa di buono nella resa del serpente…ma niente da fare. Il grosso serpente, che questa volta viene rappresentato come un incrocio tra vari tipi di serpenti, è stato reso con un digitale davvero grezzo e pessimo, che in nessun modo si integra con i paesaggi ma che, nonostante questo, viene messo in bella mostra fin dall’inizio. Inoltre, per far cadere ancora più in basso un film sbagliato sin dal principio, si è deciso di inserire diversi siparietti del tutto trash, che risultano odiosi e decisivamente insopportabili. Inutile infine pretendere da un film del genere almeno qualche sequenza splatter o gore, poiché a parte una decapitazione velocissima e qualche scheletrino insanguinato trovato dalla polizia, questo film non ha proprio nulla che possa interessare lo spettatore di film horror. In conclusione questo “Python – spirali di paura” è un vero e proprio filmaccio, mal fatto, inutile, prevedibile, con una resa orribile del digitale e che non ha alcun motivo di esistere. Assolutamente da evitare.