Resident Evil: Degeneration backdrop
Resident Evil: Degeneration poster

RESIDENT EVIL: DEGENERATION

バイオハザード:ディジェネレーション

2008 JP
February 13, 2008

Leon S. Kennedy and Claire Redfield must battle a rogue warrior seeking revenge after unleashing the deadly G-Virus, whilst a mutated monster goes on a rampage.

Directors

Makoto Kamiya

Cast

Paul Mercier, Alyson Court, Laura Bailey, Roger Craig Smith, Crispin Freeman, Michael Sorich, Salli Saffioti, Michelle Ruff, Mary Elizabeth McGlynn, Steve Blum
Animation Horror Action Science Fiction
HMDB

REVIEWS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Sette anni dopo la distruzione di Raccoon City, un gruppo di ecoterroristi diffonde nuovamente il T-virus nell’aeroporto di Harvardville dove deve imbarcarsi il Senatore Davis, ritenuto responsabile di alcune speculazioni della ditta Will Pharma. Sul luogo si trova anche Claire Redfield, veterana dei disastri di Raccoon City e ora membro di un’organizzazione che sostiene le vittime del bioterrorismo, che prende immediatamente la situazione sotto controllo. Nel frattempo l’aeroporto è stato messo in quarantena per contenere il contagio e viene inviato Leon S. Kennedy, altro sopravvissuto a Raccoon City, per recuperare il senatore Davis, qualora sia ancora vivo. I fan del videogioco della Capcom “Resident Evil” hanno spesso espresso una certa insoddisfazione di fronte alla saga cinematografica partorita dalla mente di Paul W. S. Anderson, notevolmente differente dalla storia e dall’atmosfera del videogioco. “Resident Evil: Degeneration” dovrebbe essere dunque quel “dono” tanto agognato da chi ha passato notti insonni ad esplorare gli edifici di Raccoon City e a spappolare le teste degli zombi. Purtroppo però “Degeneration” è un po’ come quei giocattolini tanto desiderati che poi, una volta nelle proprie mani, ci si rende conto che non funzionano come la pubblicità in tv ci aveva mostrato. Innanzitutto bisogna chiarire che “Degeneration” non è il quarto film della saga cinematografica dedicata a “Resident Evil”, anzi con la saga che ha per protagonista Milla Jovovich non ha proprio nulla a che fare; è piuttosto un “Resident Evil 4.5” che va ad inserirsi all’interno della saga video ludica, riprendendo situazioni e personaggi visti in “Resident Evil 2” (videogioco), “Resident Evil: Code Veronica” e “Resident Evil 4”. Ambientato sette anni dopo la distruzione di Raccoon City (“Resident Evil 3”) e un anno dopo la missione iberica di Leon S. Kennedy, sembra che questo “Degeneration” sia stato commissionato dalla Sony per fare da ponte e palliativo d’attesa all’imminente quinto capitolo per console che avrà per protagonista sempre Leon e in cui compariranno alcuni elementi introdotti in questo film. Solamente pensando alla natura di questa operazione spudoratamente commerciale ci si potrebbe dunque già fare un’idea della marginalità riservata all’aspetto più puramente qualitativo. Il problema maggiore di “Degeneration” è che ciò che ci si sarebbe potuto aspettare da una trasposizione filmica di un videogioco non accade e il film stesso non sembra altro che un collage di scene non interattive del videogioco stesso, prive del giusto ritmo, di un buon collante narrativo e del pur minimo approfondimento caratteriale dei personaggi. La trama in fin dei conti non sarebbe neanche un gran problema… certo, si tratta di un plot molto esile che ripercorre a grandi linee molti temi già affrontati (anche meglio) nei capitoli per console, ma comunque funziona abbastanza bene. Ciò che non va sono alcune banalità e incredibili coincidenze disseminate qua e là (vedi legami di parentela e persone giuste al momento giusto) e soprattutto il disequilibrio di ritmo. Infatti “Degeneration” sembra costruito su due blocchi narrativi estremamente distinti: una prima mezz’ora molto riuscita ambientata nell’aeroporto e un’ultima mezz’ora adrenalinica ambientata nei laboratori della Will Pharma. In mezzo una mezz’ora di nulla assoluto. Il ritmo dunque subisce impennate e tracolli improvvisi e troppo vistosi senza riuscire a trovare il giusto equilibrio che solitamente appartiene ad un film. Altra grave mancanza è una minima costruzione caratteriale dei personaggi, tutti eccessivamente tagliati con l’accetta e, nel caso delle vecchie conoscenze Claire e Leon, incapaci di approfondire le personalità già emerse nei videogiochi. Soprattutto Leon, che nei capitoli su console sembrava un personaggio quasi “completo”, qui subisce un’involuzione incredibile, trasformandosi in un uomo d’azione dal look alla backstreet boys che sbiascica solo qualche battutina da macho e non trasuda la pur minima emozione, gettandosi a capofitto solamente in evoluzioni da action movie tamarro. Aggiungete poi che l’animazione 3D, seppur buona, non è al passo con la tecnologia odierna e a risentirne sono soprattutto le espressioni facciali dei personaggi che appaiono tutti troppo marmorei e freddi, sfociando così nell’inevitabile inespressività. Però c’è da ribadire che le scene d’azione sono davvero ottime e adrenaliniche, ben congegnate e anche riprese con un senso cinematografico non indifferente. A conti fatti “Degeneration” lascia l’amaro in bocca: quello che sarebbe dovuto essere il riscatto del videogiocatore è in realtà un mega spot da un’ora e mezza per introdurre il videogioco “Resident Evil 5”. Guardabile ma comunque non soddisfacente per i fan della saga video ludica, assolutamente ostico per tutti gli altri.

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