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Roberto Giacomelli
•Quattro ragazzi e quattro ragazze di ritorno da un locale notturno si imbattono in un vagabondo che annuncia loro una terribile morte. Dopo aver deriso l’uomo, gli otto amici se ne vanno a casa, ma quella stessa notte il vagabondo viene ucciso e gettato nel cassonetto della spazzatura adiacente alla casa dei giovani. La mattina dopo, Rachel ritrova il barbone morto e si rinchiude nella sua stanza in stato di shock; ma presto la ragazza scompare lasciando solo una chiazza di sangue sul letto. A questo punto gli amici di Rachel si mettono alla sua ricerca, scoprendo ben presto di avere a che fare con un vampiro.
Ci sono diversi film di ottima qualità che, malgrado siano stati prodotti ormai diversi anni fa, non sono ancora stati distribuiti nel nostro Paese e forse mai verranno distribuiti. Questo è il caso di preziose pellicole orientali dalla fama ormai mondiale, come “Ichi the Killer” o “Battle Royale”, oppure piccoli film americani ormai di culto come “Bubba Ho-Tep” o “May”. Poi ci sono, al contrario, quei filmacci che appena realizzati vengono immediatamente e inspiegabilmente distribuiti ovunque.
Il caso di “Sete di sangue” ( “The Bloodletting” in originale ) è un po’ anomalo: trattandosi di una pellicola praticamente inguardabile, non ha avuto una particolare fortuna distributiva ( e visionandolo se ne potrebbe capire il motivo ), trovando accoglienza solamente nel mercato distributivo italiano grazie alla Gargoyle video. Questo film indipendente americano datato 2004, è un’immonda pellicola che se la batte con “The Brotherhood – Stirpe di sangue” per lo scettro di peggior film di vampiri della storia del cinema
Da quando l’horror è tornato in auge e sta invadendo il mercato dell’home video, siamo abituati ad assistere a massacranti visioni di scrausi ed inutili prodotti, però con “Sete di sangue” ci si stupisce che la colpevole dell’ anteprima distributiva sia stata la nostrana, e spesso fidata, Gargoyle video, casa di distribuzione particolarmente dedita al nostro genere preferito e attenta solitamente a scovare pellicole valide ( si ricordano “Halloween Killer”, “The Curse of El Carro”, “Calvaire” ), eppure con “Sete di sangue” si cade davvero in basso, in un baratro senza fondo, dal momento che abbiamo a che fare con un prodotto semi-amatoriale che ha la presunzione di apparire come un film più ricco, facendo uso di ridicoli effetti digitali e di imbarazzanti coreografie infarcite di arti marziali.
“Sete di sangue” ruota attorno al nulla: non c’è praticamente storia e per un’ora e venti minuti i personaggi non fanno altro che imbastire dialoghi stupidi e scontrarsi con l’invincibile vampiro. Meglio stendere un velo pietoso sull’interpretazione degli “attori” e sulla regia inesistente di Shaun Paul Piccinino ( che interpreta anche uno dei personaggi principali ); e che dire della fotografia da sit-com croata e delle scenografie probabilmente improvvisate nella casa delle vacanza dello stesso Piccinino? Ci si aspetterebbe almeno da queste produzioni ultra-low-budget un particolare estro creativo, una voglia di sperimentazione o una particolare propensione per l’eccesso, ma in “Sete di sangue” non c’è nulla di tutto questo; non si tenta neanche il facile escamotage dell’entertainment gettandosi sul rozzo splatter.
Può causare perdita di pazienza e voglia di gettar via il dvd.
Pessimo solo perché non c’è un voto inferiore!