ED
Enrico Dal Pino
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Jean Piquer Simon punta su un libro dello scrittore splatter (punk?) Shaun Hutson per deliziare il pubblico con un film che, nonostante le dubbie qualità, è da considerarsi cult-movie per il seguito di pubblico ed una specie di mitizzazione gore che ha avuto con gli anni. Storiella trucissima sullo sfondo di una città colorata tipicamente in stylish anni '80 (non si sa come mai ma certe pellicole hanno il fascino sbiadito di quegli anni) che parte da uno stereotipo sfruttato moltissimo nel cinema di questo genere (in riferimento ai beast-movie): scorie radioattive - discarica - mutazione spaventosa di un animale (nel caso lumache vischiose e bavose). Niente di nuovo, quindi, da questo punto di vista; Piquer decide di puntare praticamente tutto sugli effettacci ripugnanti (incredibile quello della lumaca che esce dalla bocca dello yuppies che si appresta a bere e la copulazione della coppia che finisce in un bagno di sangue) non discostandosi dal tipo di cinema che più gli è consono. Per il resto niente di esaltante per questa pellicola che si barcamena tra una sceneggiatura scialba con dialoghi risibili e a volte pure comici e riprese senza acuti.