Snuff killer - La morte in diretta backdrop
Snuff killer - La morte in diretta poster

SNUFF KILLER - LA MORTE IN DIRETTA

2004 IT
marzo 16, 2004

Michelle, bella ed elegante, vive a Parigi con suo marito Renè, un politico di successo, e sua figlia Lauren di diciotto anni. Una mattina la donna si accorge che la figlia non è rientrata a casa e si rivolge ad un detective privato che arriva ad una drammatica scoperta: Lauren è stata rapita da un'organizzazione che produce film porno illegali.

Directores

Bruno Mattei

Reparto

Carla Solaro, Gabriele Gori, Carlo Mucari, Federica Garuti, Anita Auer, Achille Brugnini, Alberto Ruocco, Valerio Alessandrini, Raul Tilli, Antonio Calandrino
Terror Suspense Misterio
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

La giovane e ricca Lauren una sera va in discoteca con i suoi amici ma, appartatasi in auto con un ragazzo appena conosciuto, viene rapita da un uomo che prima uccide il suo partner. Michelle, madre di Lauren, dopo aver consultato un investigatore privato che la indirizza nel settore del traffico di donne, decide di intraprendere una ricerca personale nel mondo del porno, arrivando addirittura a sospettare che la figlia sia stata rapita per prendere parte a un film snuff. Con “Snuff Killer” ci troviamo in pieno periodo “La Perla Nera”, nome della casa di produzione di Gianni Paolucci che ha finanziato tutti gli ultimi film di Bruno Mattei, ovvero le peggiori cose che il regista romano abbia realizzato in vita sua. “Snuff Killer” non sfugge alla regola e si presenta come un visivamente pessimo e contenutisticamente sterile prodottucolo girato presumibilmente per soli motivi “alimentari”. La confezione è squallidissima, basti pensare che la resa video del digitale utilizzato fa accostare “Snuff Killer” a quei tristissimi film hard girati direttamente in video che circolavano nei primi anni ’90, con tanto di scene fotograficamente sovresposte e interni palesemente ricostruiti (male) in qualche teatro di posa; e il DVD targato CVC che circola in Italia non fa altro che accentuare i difetti, grana dell’immagine compresa. Come di consuetudine per un certo Mattei a carenza di idee, fin troppo frequente negli ultimi suoi venti anni di carriera, il film è una spudorata scopiazzatura di un famoso blockbuster hollywoodiano, in questo caso è toccato al bel thriller firmato da Joel Schumacher “8mm: Delitto a luci rosse”. Bisogna però sottolineare come in questo caso non tutta la farina sia del sacco di Schumacher, poiché un pochino appartiene senza dubbio anche a Paul Scharder, visto che “Snuff Killer” prende in prestito da “Hardcore” (altro noto film sul mondo del porno e dello snuff) l’incipit, solamente modificando il sesso del protagonista, da maschio a femmina. Ecco, l’identità di genere della protagonista e l’improbabile finale sono farina del sacco di Mattei, autore anche del soggetto e della sceneggiatura. Le imbarazzanti somiglianze con il film di Schumacher non si limitano però alla pedissequa evoluzione dell’indagine ma anche alla riproposizione di scene fotocopia (la protagonista che visiona uno snuff appena acquistato e si rende conto che è un falso, ad esempio) e addirittura all’utilizzo di alcune frasi, tra cui la famosa “Se danzi con il diavolo, il diavolo non cambia. E’ il diavolo che cambia te!”, pronunciata da Joaquin Phoenix nel film originale e qui più volte messa in bocca ad un personaggio analogo. In confronto ad altri film brutti di Mattei si può però riconoscere a “Snuff Killer” un minimo di ricercatezza e cura nella gestione delle inquadrature, cosa che purtroppo non riesce a salvare un film che non ha davvero nulla da dire, peraltro anche noiosetto e interpretato dai soliti attori-cani che popolano le produzione “La perla nera”. Nel ruolo della protagonista c’è Carla Solaro, attricetta dalle scarse doti recitative che ha spesso lavorato con Tinto Brass (in “Fermo Posta”, “Senso ‘45” e una comparsata in “Paprika”) e ha mostrato ogni abbondante centimetro della sua pelle su calendari e riviste per soli uomini. Malgrado la protagonista e la tematica “hot”, “Snuff Killer” però si concentra meno del previsto sulla componente erotica, risultando pudico anche sul versante della violenza. Come per tutti gli altri film di Bruno Mattei degli ultimi anni, il consiglio è di evitare la visione di “Snuff Killer”, così da ricordare lo scomparso regista per le sue opere più celebri che lo hanno reso di culto tra gli appassionati di horror.

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