Surrounded backdrop
Surrounded poster

SURROUNDED

2014 IT
July 3, 2014

A day in the life of a teacher after her husband leaves for a one day trip for business. She is pregnant and is left alone in their isolated house at the countryside. She begins to feel invisible presences, which frighten her all night. Who are they and can she survive until the next day?

Directors

Federico Patrizi, Laura Girolami

Cast

Tatiana Luter, Daniel Emilio Baldock, Emanuela Birocchi, Seán James Sutton, Guglielmo Poggi
Thriller
HMDB

REVIEWS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Carl e Maryann sono una giovane coppia. Lui è un avvocato di successo e deve assentarsi per un’intera giornata per questioni di lavoro, lei è un’insegnante in cinta di due mesi. Vivono in una villa isolata, immersa nella campagna, e cominciano ad accadere strane cose: prima un uomo bussa alla porta reclamando il suo cane, poi strani rumori insospettiscono la donna, allarmandola che qualcuno si sia introdotto in casa. Con il marchio “Gabriele Albanesi Produzioni”, visto che il regista di “Il bosco fuori” è qui in veste di produttore, arriva nei cinema italiani, distribuito da Explorer Entertainment, “Surrounded – Circondata”, un thriller italiano ma dal sapore internazionale, che è stato venduto sulle piattaforme di digital download in ben 67 Paesi. Come accadeva in Italia un tempo, quando si producevano horror per il mercato internazionale, la via più breve e sicura per confezionare un prodotto appetibile per il più ampio pubblico possibile era costruire un film su un canovaccio di successo già esistente. E così, dal momento che oggi vanno piuttosto forte gli home invasion e tra “You’re Next”, “La notte del giudizio” e “Dark Skies” di brividi e divertimento negli ultimi mesi ne sono arrivati a profusione, c’è spazio anche per l’home invasion tricolore. Con “Surrounded”, però, siamo più dalle parti di “Them” e di “The Strangers”, dove l’azione e il sangue cedono il passo ai ritmi lenti e al mistero Però “Surrounded” non riesce a pieno negli obiettivi prefissati e i tentativi di costruire la tensione, che sono chiaramente l’elemento primario del film, riescono una volta su tre. Innanzitutto la sceneggiatura degli esordienti Laura Girolami e Federico Patrizi, che oltre a scrivere dirigono anche il film, ci mette davvero troppo tempo ad entrare nel vivo e su 84 minuti di durata totale, i primi segnali di pericolo avvengono intorno al cinquantesimo minuto. Prima di ciò, se escludiamo l’incursione del tizio che cerca il suo cane, non succede praticamente nulla e non vengono neanche gettati indizi di quell’imminente pericolo che lo spettatore sa esserci e che prima o poi farà capolino. Il problema ulteriore è che la tensione e la suspense non vengono gestite per il meglio e il film non riesce mai a spaventare o risultare inquietante, finendo irrimediabilmente per annoiare. Fermo restando che volutamente non c’è sangue e non c’è violenza e che i tentativi di creare tensione non funzionano troppo, “Surrounded” può dirsi però riuscito nel twist finale. Seppur non troppo inaspettata, la soluzione del film arriva in maniera efficace e il faccia a faccia della protagonista con la minaccia che la attanaglia, nelle ultime battute, lascia quel senso di soddisfazione della trovata andata a segno. Sotto il punto di vista recitativo, Daniel Baldock (“Letters to Juliet”, “Bloody Sin”), che interpreta Carl e si vede giusto nel prologo, lascia un po’ a desiderare, ma la protagonista Tatiana Luter, che di recente abbiamo visto in “L’ultima ruota del carro” e “Bologna 2 Agosto: I giorni della collera”, è davvero brava e regge sulle sue spalle l’intero film. Tecnicamente valido, grazie soprattutto a una fotografia che esalta i bianchi asettici degli interni della villa e gli scuri delle numerose scene poco illuminate, “Surrounded” si avvale di una regia meticolosa che appare molto attenta ai movimenti di macchina vicini a un certo elegante virtuosismo argentiano… e non si fatica a riconoscere nella scena in cui Maryann urla sbattendo i pugni contro la porta-finestra una citazione a “Profondo Rosso”, così come la carrellata a piano sequenza che va dalla camera da letto al bagno e poi torna indietro è tipica di certe velleità del regista di “Tenebre”. Pur avvalendosi, dunque, di una certa ricercatezza tecnica e usufruendo di una protagonista che lascia il segno, “Surrounded” non convince del tutto a causa di una scrittura un po’ superficiale, della tensione latitante e della gestione di tempi e ritmi mal calibrata.

Trailer