Red Water backdrop
Red Water poster

RED WATER

2003 US
August 17, 2003

In the quiet waters of the Mississippi, body parts are being discovered. No one knows what is behind it all, until a huge man eating bull shark turns up. This bull shark is different, as it can breath in fresh water, making a deadly encounter between anyone who comes before it. John Sanders must now try and reach the surface, with his ex-wife and whilst being held hostage.

Directors

Charles Robert Carner

Cast

Lou Diamond Phillips, Kristy Swanson, Coolio, Jaimz Woolvett, Rob Boltin, Langley Kirkwood, Dennis Haskins, Gideon Emery, Charles Dumas, Clive Scott
Horror Azione
HMDB

REVIEWS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Un famelico Bullshark, squalo capace di vivere anche in acque dolci, infesta le tranquille e placide acque del Lake Barrett seminando il panico nella zona. Non tarda ad aprirsi una taglia sulla sua “pinna” ma nel frattempo, in quelle acque, si incroceranno le strade del pescatore John Sanders che, sul suo peschereccio e con la sua ex moglie, si dirige verso un ricco giacimento petrolifero e di un gruppo di criminali alla ricerca di un bottino che giace sul fondo del lago. L’incontro tra John e i criminali sarà un po’ turbolento ma a peggiorare la situazione ci penserà ben altro… Nello sconfinato panorama dei beast movie quelle che ricevono maggiori attenzioni sembrano essere le pellicole che si focalizzano sulla figura dello squalo; ma queste, oltre ad essere le pellicole più gettonate, risultano essere anche quelle più scadenti poiché, il più delle volte, vedono coinvolti scialbi prodotti mirati alla diffusione via etere o al direct to video. Siamo nel 2003 quando, senza che nessuno ne sentisse particolarmente il bisogno, viene prodotto e realizzato per il commercio televisivo “Red Water – Terrore sott’acqua”, vale a dire il solito beast movie da quattro soldi che non fa altro che affogare in una vagonata di luoghi comuni sin dalle premesse e che dunque non avrebbe alcuna possibilità di stuzzicare a dovere la curiosità dello spettatore. Ma questo film tutto sommato riesce a cavarsela abbastanza egregiamente offrendo uno spettacolo soddisfacente o, quanto meno, superiore alle basse aspettative. Ovviamente le pecche che la pellicola presenta sono molte ed anche piuttosto evidenti ma comunque abbastanza prevedibili e giustificabili poiché si tratta pur sempre di un film prodotto per il commercio televisivo; inutile dunque aspettarsi e/o pretendere scene particolarmente crude o violente, sequenze e soluzioni che avrebbero richiesto elevati budget e dosi elevate di gore o splatter poiché pretendere questo da un tal film sarebbe davvero cercare il proverbiale pelo nell’uovo. L’aspetto che maggiormente può essere, però, esposto a facile e dovute critiche è senz’altro la poco esaltante sceneggiatura che alterna, in maniera un po’ troppo brusca, il primo e il secondo tempo. Nel primo tempo, infatti, il tutto procede con troppa lentezza e staticità, la storia fatica molto ad entrare nel vivo della situazione e lo squalo riceve pochissima attenzione (nei primi 40’ non sembra nemmeno di vedere un beast movie); nel secondo tempo, invece, la situazione prende la giusta piega ed ecco che finalmente sarà possibile vedere all’opera il grosso pesce e gli eventi iniziano a svolgersi con un ritmo accelerato e adeguato. Ma fatta da parte la sceneggiatura, che doveva saper giostrare in maniera più efficace la situazione, tutto il resto funziona piuttosto bene (ovviamente si parla sempre entro i canoni televisivi) e non incita a facili e gratuite critiche. La regia, affidata ad un poco conosciuto Charles Robert Corner, è abbastanza anonima e non si presta ne ad essere elogiata ne ad essere bistrattata: Corner si muove abbastanza bene dietro la macchina da presa ma appare poco coinvolto dal progetto così da generare un opera un po’ “fredda”; i nomi coinvolti nel cast, inoltre, seppur non brilleranno mai nel firmamento delle stelle di Hoolywood risultano comunque abbastanza convincenti e credibili nella parte (sicuramente si è visto di peggio in questo genere di prodotti) e tra loro si può citare Lou Diamond Phillips (“Bats” e “Supernova”) nei panni del protagonista John Sanders che con il so volto mono-espressivo non riesce ad offrire grandi performance, e Kristy Swanson (vista nei panni della giovane cacciatrice di vampiri nel film “Buffy l’ammazzavmpiri” datato 1992) nelle vesti dell’ex moglie di John, una Swanson che misteriosamente riesce a non invecchiare minimamente con il passare degli anni. Ma ciò che maggiormente incanta e sorprende in “Red Water” è la sfavillante resa dello squalo che non eccede in dimensioni così da non perdere in credibilità e che non viene realizzato mai con dei grezzi effetti in cgi (caratteristici in questo genere di film) ma sempre con un efficacissimi effetti meccanici molto realistici nelle fattezze e nelle movenze dell’animale. In conclusione “Red Water – Terrore sott’acqua” è un onesto beast movie che si lascia affondare da una totale mancanza di idee ma che, a somme tirate, risulta comunque un prodotto piacevole e ben confezionato. Se la concorrenza fosse stata minore e di pellicole “simili” (per non dire uguali) ce ne fossero state dimeno avrebbe senz’altro guadagnato qualche punto.

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