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LA SAGA CREPÚSCULO: AMANECER - PARTE 1

The Twilight Saga: Breaking Dawn - Part 1

2011 US
noviembre 16, 2011

El amor que Edward y Bella sienten el uno por el otro se sella con la celebración de una gran ceremonia organizada por Alice. Durante la luna de miel, los recién casados tienen relaciones sexuales y Bella queda embarazada. El rápido crecimiento del feto, mitad humano mitad vampiro, afecta gravemente a su salud, llevándola al borde de la muerte...

Directores

Bill Condon

Reparto

Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Billy Burke, Peter Facinelli, Michael Sheen, Elizabeth Reaser, Kellan Lutz, Nikki Reed, Jackson Rathbone
Aventura Fantasía Romance
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Edward e Bella si sposano. Un giorno di gran festa, in cui amici e parenti dei due innamorati si ritrovano nel bosco per la cerimonia…tutti a parte Jacob, che adirato per la scelta di Bella è fuggito in Canada dopo aver ricevuto l’invito al matrimonio. I due si recano a Esme, isola brasiliana, per passare il viaggio di nozze, ma dopo una notte di sesso, Bella si accorge di essere rimasta incinta. La gravidanza è anomala, troppo veloce e con effetti collaterali terribili che hanno ripercussioni sulla salute della ragazza. Nel grembo di Bella c’è infatti un feto vampiro che sviluppandosi assorbe la vita della madre umana. Tornati a Forks, Edward deve trovare una soluzione per salvare la vita di sua moglie e per far ciò è aiutato dai suoi familiari e da Jacob, mentre gli altri licantropi del branco si preparano a muovere guerra ai Cullen per sottrarre il bimbo che Bella ha in grembo, potenziale minaccia per la loro razza e testimonianza della violazione del patto da parte dei vampiri. E così anche la saga di “Twilight” è quasi giunta a termine. Gli oltre 2 miliardi incassati fino ad ora fanno della trasposizione cinematografica dei romanzi di Stephenie Meyer uno dei prodotti filmici più remunerativi degli ultimi anni e l’uscita del gran finale, diviso in due parti, non farà altro che incrementare questo successo globale. “Breaking Dawn” esce dunque diviso in due parti, un po’ come è successo anche per l’ultimo Harry Potter – altra saga letteraria/cinematografica da record –, per non sacrificare il corposo materiale di cui si compone l’ultimo romanzo della serie (e perché, diciamocelo chiaramente, due incassi sono meglio di uno!). Quasi 700 pagine in cui si rompe un po’ la monotonia del tormentato triangolo amoroso Edward- Bella-Jacob – che pure rimane centralissimo – per dare spazio a elementi di sufficiente pathos e colpi di scena. Di conseguenza il film, o almeno questa prima parte, ne esce avvalorata dal discreto materiale di partenza che fa di “Breaking Dawn – Parte 1” finora l’episodio più completo e meglio strutturato di questa saga filmica. Le stucchevoli frasette da romanzo Harmony di cui sono (giustamente?) colme le prime tre puntate sono diminuite di numero e “Braking Dawn” parte dal matrimonio annunciato per concentrarsi su una storia dalla portata ampiamente drammatica. La sceneggiatrice Melissa Rosenberg, autrice degli script dell’intera saga, sembra aver imparato progressivamente gli errori compiuti di volta in volta e proprio per questo motivo “Breaking Dawn” mostra quella sicurezza che mancava alle pellicole viste fino ad ora. Rimane l’alone romantico a cui si affianca una drammaticità differente da quella di “New Moon”, più adulta e coinvolgente che stavolta mette in ballo le vite dei personaggi. Si riduce l’azione in senso stretto che era stata portata in scena in “Eclipse” (anche se non manca una frenetica, seppur breve, battaglia corpo a corpo tra Cullen e licantropi) ma aumenta la suspense, in questo caso legata proprio alla sorte dei personaggi, anche se noi tutti sappiamo/immaginiamo in che modo si risolverà la storia. “Braking Dawn” aggiunge anche un po’ di ironia, colpevolmente grande assente dagli altri capitoli, che si manifesta attraverso il comportamento di alcuni personaggi secondari durante la cerimonia iniziale e nell’impacciata e castissima notte di sesso tra Edward e Bella. L’elemento orrorifico, accentuato da David Slade in “Eclipse”, qui appare inizialmente del tutto assente. Tra matrimonio e luna di miele ci si dimentica completamente che abbiamo sotto gli occhi un vampiro e piuttosto sembra di assistere a una delle tante commedie americane sulle difficoltà di coppia, poi, nel momento in cui entra in ballo il feto killer, il tono cambia. L’horror in senso stretto non è mai realmente presente, considerando anche la “famosa” scena di parto che i tabloid di mezzo mondo ci avevano annunciato come cruenta. Non credeteci, non si vede nulla, è quasi tutta in soggettiva e perfino il cordone ombelicale non si capisce dove sia andato a finire. Questa storia del feto vampiro che svuota letteralmente Bella però non è affatto male, dagli echi quasi cronenberghiani, oserei, ed è resa egregiamente dal regista Bill Condon, aiutato dai credibilissimi effetti speciali di John Bruno, che riesce a trasformare Bella in uno scheletro vivente. Ci troviamo comunque di fronte alla solita retorica che accompagna tutta la serie, un ormai chiarissimo intento istituzionale di educare i giovani americani ai sani principi del puritanesimo. Dunque, dopo lo svuotamento di ogni connotazione negativa delle figure del vampiro e del licantropo (anzi, un loro accostamento alla divinità), dopo lo scoraggiamento del sesso prematrimoniale, la valorizzazione della verginità giovanile e l’essenzialità del sacramento del matrimonio, arriva il momento della procreazione. Il sesso, qui accolto e praticato, è comunque veicolo del male, della malattia, della contaminazione: Bella rischia la vita perché ha fatto sesso – non importa se dopo il matrimonio! – e questo si manifesta attraverso un essere mortifero che si ripercuote sospettosamente sull’aspetto fisico della ragazza come una metafora dell’AIDS. Ovviamente l’aborto non è neanche concepibile: Bella non vuole e il feto non si può estirpare, pena la morte della madre. Una visione comunque pienamente in sintonia con le regole dell’horror, in cui il sesso è sinonimo di morte. Cast di volti noti al pubblico della saga a cui si aggiunge la fugace comparsa di Maggie Grace (“The Fog – Nebbia assassina”; “Io vi troverò”) nei panni di Irina, vampira rancorosa per la morte del suo amato e malvagio Laurent. Bill Condon, caro ai fan dell’horror per il sottovalutato “Candyman 2 – Inferno nello specchio” e premio Oscar per il film musicale “Dreamgirls”, è il nuovo acquisto in cabina di regia, anche se il cambio non si sente più di tanto, come per gli altri episodi di una saga stilisticamente livellata. Buona la colonna sonora. Nella saga di “Twilight” si può dunque notare un miglioramento progressivo da film a film, quindi questa prima parte di “Breaking Dawn” appare fino ad ora la più convincete, aiutata anche da un tono più adulto del materiale narrativo. Gira e rigira, comunque, siamo sempre dalle parti del prodotto pensato e realizzato per le fan della saga, ricco di fastidioso buonismo, retorica e correttezza politica. Ma questo è l’universo di Twilight. P.S. Non andate via durante i titoli di coda, c’è una sorpresa dopo i primi credits.

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