Bella si sveglia trasformata. Ora è madre e vampiro. Il suo autocontrollo è stupefacente, così come la sua forza fisica. Per paradossale che sia, non si è mai sentita più viva. Deve, però, fare i conti con l'imprinting di Jacob su sua figlia Renesmee e rimandare quelli con Charlie, che chiede spiegazioni che non può avere. Ma il vero pericolo arriva quando la piccola viene scambiata per una bambina immortale, ovvero un'umana trasformata, troppo pericolosa per essere lasciata in vita, a causa della sete da neonato e dell'incapacità di mantenere la segretezza. La notizia, sebbene menzognera, giunge ai Volturi, che raccolgono le forze per sbarazzarsi per sempre del clan dei Cullen.
Registi
Bill Condon
Cast
Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Peter Facinelli, Elizabeth Reaser, Ashley Greene, Jackson Rathbone, Kellan Lutz, Nikki Reed, Billy Burke
Bella ha dato alla luce Renesmee e per non morire di parto è stata trasformata in vampiro da Edward. Ora la ragazza sta cercando di prendere confidenza con le sue nuove abilità e sua figlia cresce in modo impressionante giorno dopo giorno. Ma un problema minaccia la vita dei Cullen: i malvagi Volturi sono convinti che Renesmee sia il frutto della vampirizzazione di una bambina umana, cosa proibita dal codice dei vampiri, e per questo stanno muovendo battaglia ai Cullen con l'intento di eliminare la bambina.
Caso più unico che raro: "Breaking Dawn", quarto capitolo della saga di "Twilight" è allo stesso tempo il migliore e il peggiore della quadrilogia. Il film, spezzato in due parti, ha infatti una parte 1 - uscita lo scorso anno - decisamente ben realizzata e più matura in confronto a quello che fino ad allora questa saga ci aveva abituato, ma una parte 2 a dir poco disastrosa!
Il romanzo di Stephenie Meyer da cui il film è tratto è un bel tomo di circa 700 che, volendo rimanere letterari il più possibile, può anche starci che venga trasposto in due film. Guardando “Breaking Dawn – Parte 2” si ha però la
sensazione che si tratti di semplice specchietto per le allodole per prolungare di un altro anno e un altro film il successo milionario di questa saga. “Breaking Dawn – Parte 2” è il classico brodo allungato, esiguo materiale narrativo dilatato per circa due ore, con la conseguenza che la noia regna sovrana. La prima interminabile ora è tutta incentrata su Bella che scopre i suoi poteri da vampira, mentre ciò che rimane è dedicato alla ricerca di vampiri da tutto il mondo che facciano da testimoni a Bella ed Edward contro i Volturi.
Si nota, inoltre, una sovrabbondanza di personaggi in questo capitolo che penalizza l’entrata in empatia con qualunque di loro. Uno dei difetti di “Twilight Saga” è stato proprio l’incapacità di approfondire i numerosi personaggi di contorno ricorrenti di capitolo in capitolo (la famiglia Cullen, il clan dei licantropi, i Volturi), concentrandosi unicamente sul triangolo Edward-Bella-Jacob. Se a questa mancanza aggiungete la ventina di nuovi personaggi introdotti nell’ultima ora di “Braking Dawn – Parte 2”, potrete immaginare l’effetto massa informe che si è venuto a creare.
Inoltre questo ultimo capitolo ha l’imperdonabile pecca di risultare involontariamente ridicolo a più riprese. “Twilight Saga” ha sempre avuto questa
tendenza all’ironia involontaria con personaggi gratuitamente a torso scoperto, look per vampiri e licantropi decisamente discutibile e frasette da bacio perugina messe dentro ogni 2x3, ma in “Breaking Dawn – Parte 2” si aggiunge a tutto ciò la pessima idea di mostrarci i vampiri come se si trattasse degli X-Men. I poteri che caratterizzano i vampiri sparsi per il mondo che ci descriveva la Meyer nel romanzo vengono qui resi visivamente come se fossimo di fronte a un film della Marvel, con, per esempio, il tizio che ha il fuoco nelle mani (e controlla gli elementi) e la vampira che da forti scossoni elettrici con il tatto.
Ad affossare ulteriormente questo ultimo e atteso capitolo c’è una preoccupante mancanza di cura generale. Gli effetti speciali sono più scadenti del solito (al contrario di “Breaking Dawn – Parte 1” in cui c’era un’impressionante trasformazione fisica di Bella) con utilizzo massiccio di grossolano green screen, trucchi in CGI grezzi e perfino il make-up dei vampiri ha un brutto effetto cerone da teatro lì dove avrebbe dovuto simulare il pallore dei non-morti. E considerato il budget di oltre 130 milioni di dollari non si riesce davvero a capire come abbiano investito tutti quei soldi.
Unico pregio di questa deludente conclusione sono quei pochi minuti di battaglia finale che vede contrapposti i nostri eroi ai Volturi, con scene anche piuttosto violente per gli standard della
saga. Peccato però che quest’unica sequenza d’azione venga rovinata da un espediente narrativo che farà comprensibilmente irritare qualcuno.
Cast di soliti noti con l’inespressivo Robert Pattinson, un Taylor Lautner più marginale del solito, l’eccessivamente gigionesco Michael Sheen e una Kristen Stewart ormai artisticamente cresciuta che domina per bravura tutto il cast. Sceneggiatura fiacca della solita Melissa Rosemberg, autrice degli script di tutta la saga, e regia anonima di Bill Condon, che ha girato il film back-to-back con “Breaking Dawn - Parte 1”.
Solitamente i capitoli finali di una saga dovrebbero essere i più complessi, spettacolari ed emozionanti, con “Twilight” succede l’esatto contrario e “Breaking Dawn – Parte 2” manda a monte le buone premesse del capitolo precedente risultando prolisso, verboso, noioso e con una cura formale sotto i livelli minimi per una produzione ad alto budget.
I fan della saga sicuramente riusciranno a trovare qualche cosa di buono, ma se non si è “emotivamente coinvolti” dal franchise e ci si approccia da semplici spettatori che comunque conoscono la materia, si rimarrà amaramente delusi da un film che poteva benissimo essere condensato negli ultimi minuti di “Breaking Dawn – parte 1”.