Underworld: Evolution backdrop
Underworld: Evolution poster

UNDERWORLD: EVOLUTION

2006 US
enero 12, 2006

La lucha milenaria entre depredadores ha adoptado nuevas dimensiones de violencia. Ha nacido una nueva raza en nada comparable a ninguna otra conocida. Traicionada por los de su propio clan, la guerrera vampiro Selene (Kate Beckinsale), busca venganza. Para ello, decide descubrir la verdad sobre la identidad del primer Inmortal verdadero. No es Marcus, el rey de los vampiros como se creía, sino Alexander Corvinus, padre de Marcus y de su hermano gemelo William. Selene y el híbrido Michael (Scott Speedman), protagonistas de un amor prohibido, lucharán juntos contra el poderoso Marcus, quien está decidido a liberar a su hermano preso y usar la sed de sangre de éste para llegar a dominar el mundo.

Directores

Len Wiseman

Reparto

Kate Beckinsale, Scott Speedman, Tony Curran, Shane Brolly, Derek Jacobi, Bill Nighy, Steven Mackintosh, Zita Görög, Brian Steele, John Mann
Fantasía Acción Suspense
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Selene e Michael sono in fuga, l'una colpevole della morte di Viktor, grande anziano del clan dei Vampiri; l'altro di rappresentare l'osceno incrocio tra la razza dei Vampiri e quella dei Lycan. Ben presto Marcus, ultimo vampiro anziano e primo esponente della sua razza, si risveglia e venuto a conoscenza di ciò che è successo durante il suo riposo e dei tradimenti che si sono verificati nel suo clan, si convince che la cosa migliore da fare è andare in cerca di suo fratello William, primo Lycan della storia, e di condurre insieme a lui una sanguinaria scalata al potere. Ma William è stato imprigionato secoli prima da Viktor in una fortezza di cui solo Selene conosce la locazione e di cui solo Michael possiede la chiave. Lo scontro sarà inevitabile. A due anni di distanza da "Underworld", giunge nelle sale la sua evoluzione. "Underwold: Evolution" si apre con un salto temporale di diversi secoli mostrandoci come i tre vampiri sovrani, Viktor, Marcus e Amelia, sono impegnati a scongiurare i primi segni della dilagazione della licantropia, causata dal Lycan originario William. Ritorno al presente e riallaccio al primo capitolo, dopo un rapido riassunto narrato dalla affascinante voce di Selene. Per alcuni aspetti questo secondo episodio è realmente un'evoluzione, dal momento che la storia si infittisce e porta in scena nuovi personaggi, ma allo stesso tempo tutto ciò che viene lasciato in sospeso nel primo film e tutte le novità di questo secondo, vengono portate ad un compimento. Forse alcuni personaggi avrebbero necessitato di una maggiore attenzione, come nel caso del fondamentale Alexander Corvinus, antenato comune di entrambe le razze di mostri, e il licantropo William, a cui viene relegata solo una particina nel finale. L'evoluzione è scandita anche da una maggiore disponibilità di budget che ha dato la possibilità di dar vita a scenografie spettacolari ed effetti speciali e di make-up praticamente perfetti. Particolarmente apprezzabile è la scelta da parte del regista e sceneggiatore Len Wiseman (reduce dal primo episodio) di utilizzare il digitale solo per lo stretto indispensabile, dando così la possibilità di vedere in azione accattivanti lycan meccanici(ma spesso sono costumoni di pelliccia indossati da stunt-man). Le scene sanguinose sono letteralmente triplicate in confronto al "moderato" primo episodio, mostrandoci i combattimenti tra mostri nella soluzione più cruenta, spesso e volentieri sconfinando nello splatter (da antologia la battaglia iniziale nel passato e lo scontro finale con Marcus). Ma una involuzione può essere notata nella delineazione psicologica dei personaggi: oltre ai già citati Corvinus e William, neanche il personaggio di Marcus riceve l'adeguato sviluppo (ci viene mostrato come un classico villain con manie di onnipotenza), così come Michael (ancora interpretato da Scott Speedman) che non subisce nessuna variazione significativa in confronto al suo personaggio nel primo film, malgrado la sua nuova condizione da mezzosangue avrebbe fatto presagire un ulteriore conflitto interiore. L'unico personaggio che sembra evolversi è Selene (una sempre bellissima Kate Backinsale), non più fredda agente di morte, appare meno vampira e più umana, accompagnata da sempre più frequenti ricordi della sua famiglia e della sua condizione originaria di essere umano. Naturalmente anche i sottintesi sociologici sviluppati nel precedente film qui vengono abbandonati, così come la stratificazione sociale e la guerra tra clan vengono messe in secondo piano per dar più rilievo alle vicende personali della famiglia Corvinus; anche l'aspetto lycan della vicenda viene messo inspiegabilmente in sottofondo, come dire che la razza dominate e più interessante sia sempre e comunque quella dei Vampiri. I Lycan ci vengono mostrati come guardie del corpo dei succiasangue e sembra che in questo film non abbiano una coscienza razionale, ma solo un incontrollabile istinto distruttivo. In conclusione "Underworld: Evolution" è un divertente monster movie intriso di cultura pop e scandito da piacevoli virate splatter. Alcuni particolari lo innalzano realmente ad evoluzione del primo episodio, per poi cedere sotto altri aspetti, ma il risultato è comunque un sequel fresco, coinvolgente e spettacolare.

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