Valerie on the Stairs backdrop
Valerie on the Stairs poster

VALERIE ON THE STAIRS

2006 CA
December 29, 2006

Taken from a Clive Barker original screen story, tells the tale of a novelist who discovers there are fates worse than literary anonymity in this sexually-charged tale of terror.

Directors

Mick Garris

Cast

Christopher Lloyd, Tony Todd, Tyron Leitso, Nicola Lipman, Jonathan Watton, Christine Barrie, Clare Grant, Suki Kaiser
Horror TV Movie
HMDB

REVIEWS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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L’aspirante scrittore Rob Hanisee prende una stanza in un albergo dove vengono ospitati gratuitamente fino alla pubblicazione di una loro opera scrittori in erba o in declino. L’edificio è abitato da scrittori falliti, per lo più cinici, disillusi o ancora pieni di speranze e Rob si inserisce tra questi ultimi, malgrado un passato familiare non proprio roseo. Ma degli strani eventi “disturbano” continuamente l’operato dell’uomo: una ragazza chiede spesso aiuto tra i corridoi dell’edificio e poi scompare tra le mura trascinata via da un essere mostruoso. Rob non riesce a capire se queste visioni siano frutto della sua immaginazione o tra le mura dell’albergo si muova un fantasma. Comincerà a indagare. “Masters of Horror” è un singolare progetto nato dalla mente di Mick Garris, regista noto in ambito horror soprattutto per le trasposizioni dei romanzi di Stephen King. Garris ha pensato di riunire i più rappresentativi registi di horror cinematografico in un progetto destinato alla tv via cavo Showtime e all’home video, il risultato è “Masters of Horror”, una serie di 13 mediometraggi da 60 minuti l’uno, ognuno diretto da un grande nome del cinema di genere; ogni episodio ha un budget di 1,8 milioni di dollari, la location fissata nella città canadese Vancouver ed è stata concessa la più totale libertà creativa ad ogni regista. I nomi coinvolti nella seconda stagione di questo progetto sono: Tobe Hooper, Dario Argento, Stuart Gordon, Joe Dante, John Carpenter, John Landis, Ernest Dickerson, Brand Anderson, Tom Holland, Peter Medak, Rob Schmidt, Norio Tsuruta e lo stesso Mick Garris. Mick Garris, creatore del progetto “Masters of Horror” torna dietro la macchina da presa anche per la seconda stagione. Dopo il potenzialmente interessante ma deludente “Chocolate” della prima serie, tratto da un suo racconto, Garris decide di cimentarsi con un’opera dell’amico Clive Barker e dà così vita ad una delle cose migliori realizzate durante la sua lunga carriera. Garris si sa, non è mai stato un gran regista, impantanato per lo più in noiose trasposizioni filmiche per la tv dei romanzi di Stephen King. Garris è uno scrittore, ha una lunga carriera da sceneggiatore, ha esordito come giornalista in riviste di cinema e scrive abitualmente racconti, dunque una storia che raccontasse di scrittori, di sogni infranti e personaggi dell’immaginazione letteraria non poteva che essere adatta a lui. “La bestia” (brutto titolo sostituito in Italia al ben più adatto “Valerie on the Stairs”) è un oggetto curioso e affascinante; ci immerge nel mondo della letteratura in maniera singolare, mostrandoci la vita di scrittori falliti e le loro creazioni dotate di vita propria. “Valerie on the Stairs” è un romanzo mai pubblicato, ma Valerie è anche una ragazza che il protagonista incontra di sovente sulle scale interne dell’albergo: realtà e immaginazione si mescolano di continuo, Valerie è un fantasma, un’amante, un desiderio, ma anche un’idea che non ha avuto uno sviluppo concreto, non è riuscita ad uscire dalle mura di quell’edificio ed è quindi costretta a vagare in quei corridoi in eterno. Ma Valerie non è la sola che si muove in quei corridoi, c’è anche un’orrenda creatura infernale (la bestia del titolo) che tiene incatenata a se Valerie, la possiede come si possiede un oggetto, ma allo stesso tempo la ama e uccide chiunque tenti in qualche modo di mettere fine alla sua esistenza, o comunque tenti di sottrargliela. Il film stenta un pochino a partire, la descrizione iniziale dei personaggi non è molto originale e le prime apparizioni di Valerie ricordano un po’ troppo le innumerevoli storie di fantasmi di cui Hollywood è colma; poi, con l’entrata in scena del manoscritto e della dimensione meta letteraria, tutto si fa più interessante e relativamente originale. Le scene splatter sono realizzate molto bene dal solito ottimo team di Berger e Nicotero e risultano in questo caso ottimamente dosate lungo lo svolgimento della storia. Il cast è convincente e affianco al protagonista Tyron Leitso (“House of the Dead”; “Seed”) compaiono soprattutto la conturbante Clare Grant (“Black Snake Moan”) nel ruolo di Valerie e Christopher Lloyd (l’indimenticabile Emmett “Doc” Brown di “Ritorno al futuro”) nella parte dello scrittore Everett Neely. Doveroso citare Tony Todd (“Candyman”; “La notte dei morti viventi”), nascosto dietro l’irriconoscibile dal trucco (un po’ derivativo, per il vero) della Bestia. Finale strambissimo, metaforico e surreale.