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VIERNES 13

Friday the 13th

1980 US
mayo 9, 1980

Varios jóvenes pasan sus vacaciones en un campamento de verano, reabierto recientemente, y en el que unos años antes murió un joven ahogado en el lago. En poco tiempo, algunos de ellos son encontrados sin vida.

Directores

Sean S. Cunningham

Reparto

Adrienne King, Betsy Palmer, Kevin Bacon, Jeannine Taylor, Harry Crosby, Laurie Bartram, Mark Nelson, Peter Brouwer, Robbi Morgan, Rex Everhart
Terror
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

1957. Nel campeggio di Crystal Lake un ragazzino, Jason Voorhees, muore annegato nel lago. Un anno dopo, due animatori del campeggio vengono sorpresi in atteggiamenti amorosi e uccisi. Da allora il campeggio viene chiuso finché, circa venti anni dopo, un gruppo di ragazzi e ragazze si impegnano nel restaurarlo per una nuova apertura, malgrado si dica che su quel posto gravi una maledizione. Dal momento in cui i ragazzi mettono piede a Crystal Lake, prende inizio una catena di efferati omicidi ai danni degli stessi restauratori. “Venerdì 13” è probabilmente il più famoso slasher movie che la storia del cinema ricordi e, pur non essendo l’iniziatore del genere ( attribuito storicamente a “Black Christmas” di Bob Clark ), ne è sicuramente il consacratore. Infatti “Venerdì 13” fu un successo planetario: costato solamente 500.000 $, incassò una cifra talmente alta tra botteghino e successivo home video ( nonché sfruttamento del marchio ), da incoraggiare i produttori a portare avanti la saga fino a ben dieci titoli più un cross over con la saga “Nightmare”. Il caso più clamoroso di longevità per una saga cinematografica horror. “Venerdì 13” ha il merito di aver portato ad estreme ed esplicite conseguenze le regole dello slasher, già esposte in “Halloween – La notte delle streghe” di John Carpenter. In questi film vi sono, infatti, gli elementi chiave per la costruzione di un perfetto slasher movie, che poi saranno analizzati e destrutturati nel craveniano “Scream”, vero manifesto del genere. Gli slasher sono prodotti con un potenziale pubblico di teen agers, quindi i protagonisti devono essere teen agers per consentire una maggiore identificazione, anche se in genere appaiono antipatici e fisicamente avvenenti; inoltre gli slasher, inconsapevolmente, si sono fatti portatori di un messaggio spiccatamente moralistico e conservatore, dal momento che i numerosi omicidi avvengono sempre ai danni di giovani rappresentanti di un’adolescenza deviata: chi fa sesso o fa uso di alcool e droghe muore, mentre a salvarsi è abitualmente il personaggio ( in genere una ragazza ) che non si è lasciato corrompere da questi peccati veniali. Gli omicidi poi avvengono abitualmente all’arma bianca e sono effettuati preferibilmente da uno psicopatico/a dal volto celato da una maschera. “Venerdì 13” è appunto il portabandiera di tutte queste regole, ma, come si è detto, deve molto al precedente “Halloween – La notte delle streghe”, a cominciare dall’idea di utilizzare un titolo immediato e suggestivo ( entrambi i titoli si riferiscono a particolari giorni dell’anno ), per poi passare al body-count e alla scelta di un commento musicale ( ad opera di Henry Manfredini ) ossessivo e inquietante, passato alla storia del cinema horror così come il ben più suggestivo motivo di “Halloween”. Malgrado gli enormi meriti storici, però, “Venerdì 13” non contiene caratteristiche che possano consacrarlo anche a livello artistico. La regia di Sean S. Cunningham, anche se di mestiere, non presenta elementi di rilievo ( ben lontana dall’elegante prova che due anni prima aveva dato Carpenter in “Halloween”, ormai irrimediabile punto di raffronto ), anche se lo stile voyeuristico di alcune inquadrature è apprezzabile per la capacità di far immedesimare lo spettatore nell’indefinita ( e indefinibile ) presenza che si muove tra gli alberi del bosco. La sceneggiatura, per stessa affermazione di Cunningham, è solo un pretesto per la messa in scena di brutali omicidi e per costruirvi un discreto colpo di scena finale. Un ulteriore merito dal film va agli eccezionali effetti di make-up ad opera del maestro Tom Savini, che mette in scena degli omicidi molto realistici. Il cast annovera un’inquietante Betsy Palmer nel ruolo della signora Pamela Voorhees; Adrienne King, nel ruolo di Alice, la protagonista; e un giovanissimo Kevin Bacon al suo esordio cinematografico. Un film imperdibile per chiunque voglia avvicinarsi al mondo dell’horror cinematografico: grande l’importanza storica e assicurato il divertimento dello spettatore. E ricordate: se qualcuno vi chiedesse chi è l’assassino di “Venerdì 13”, state ben attenti a ciò che rispondete!

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